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i chiarimenti del Fisco
  • di Oliviero Franceschi e Daniele Cuppone
  • Lunedì 23 Maggio 2016, 10:13

Guida al 730, ecco i chiarimenti del Fisco

Pronti nuovi parametri per detrarre le spese universitarie 


Doppio colpo per il 730: da un lato il Ministero dell’istruzione ha sfornato dopo quasi trent’anni il nuovo Decreto sulle spese universitarie, dall’altro l’Agenzia delle Entrate ha risposto ad alcune perplessità dei contribuenti. Ecco a voi le ultimissime news in materia. 
 
Spese detraibili, via le incertezze

Con la Circolare n. 18 E del 6 maggio 2016 l’Agenzia delle Entrate ha fugato numerosi dubbi dei contribuenti sulle possibilità di detrazione di alcune tra le spese più ricorrenti. Il primo Ok dell’agenzia è arrivato sulle spese per “dermo-pigmentazione” (per la cronaca i tatuaggi) delle ciglia e sopracciglia, sostenute però per un caso molto specifico e cioè per rimediare ai danni estetici causati da una particolare malattia che si chiama “alopecia universale”. Secondo l’Agenzia infatti l’intervento, anche se non ha natura curativa, cerca di sollevare il malato dall’impatto psicologico della malattia. Naturalmente per poter detrarre la spesa occorrerà sia una certificazione medica, nella quale si attesti che l’intervento subito dal contribuente è finalizzato a correggere l’effetto della patologia, che una fattura rilasciata da una struttura sanitaria autorizzata, dalla quale risulti che il tatuaggio è stato effettuato per mezzo di personale medico. 
 
Mense scolastiche

Via libera anche alla detrazione delle spese sostenute per la mensa scolastica, che possono essere detratte anche se il servizio non viene erogato dalla scuola, ma da operatori esterni o dal Comune, rientrando tra le spese per la frequenza scolastica. Per la detrazione non serve nessuna delibera dell’istituto. Occorre invece riportare sul bollettino o sul bonifico bancario il beneficiario della somma, la causale del versamento (servizio mensa), la scuola frequentata e il nominativo dell’alunno. Se si paga la somma in contanti o col bancomat o con i buoni mensa si può documentare la spesa con un’attestazione dell’ente che eroga il servizio mensa, nella quale va indicato il costo sostenuto e i dati dello studente. L’attestazione e la relativa richiesta del genitore sono esenti da bollo.
 
Condomini e misuratori di calore
 

Come molti proprietari di casa sanno entro il 31 dicembre 2016 dovrebbero essere installati i misuratori individuali di calore nei condomini e negli edifici polifunzionali. L’Agenzia delle entrate ha spiegato che si potrà godere per tali spese dell’agevolazione del 65%  spettante per le spese di risparmio energetico, per un valore massimo della detrazione pari a 30mila euro, ma solo quando il montaggio dei misuratori avvenga insieme alla sostituzione integrale o parziale dell’impianto di climatizzazione invernale esistente, con impianti dotati di caldaie a condensazione oppure con pompe di calore ad alta efficienza o con impianti geotermici a bassa entalpia.
Tuttavia, nel caso l’intervento di installazione dei misuratori di calore non sia congiunto con la sostituzione del vecchio impianto di riscaldamento oppure quando il nuovo impianto non rientri tra quelli agevolabili niente paura: sarà infatti sempre possibile utilizzare la detrazione del 50% per le spese di recupero del patrimonio edilizio.
 
Spese universitarie, anno zero
 

Dopo tanta attesa è arrivata la nuova disciplina regolamentare per la detrazione delle spese universitarie delle università non statali. Il Miur, Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, ha finalmente emanato il Decreto n. 288 del 29 aprile 2016, nel quale indica il limite di detraibilità per l’anno 2015 delle tasse e contributi di iscrizione per i corsi di laurea, laurea magistrale e laurea magistrale a ciclo unico delle università non statali. La produzione di tale provvedimento era stata prevista dalla legge di stabilità 2016 che ha appunto stabilito che le spese per l’istruzione universitaria presso università non statali non deve superare quella stabilita annualmente per ciascuna facoltà con decreto del Miur. Le nuove soglie (che riportiamo nel box in basso) sono state definite in base all’area disciplinare della facoltà (medica, sanitaria, scientifico-tecnologica, umanistico-sociale) e alla Regione in cui ha sede il corso di studi.
Per quanto riguarda i corsi di dottorato, di specializzazione e i master universitari di primo e secondo livello, la spesa massima detraibile è stata fissata nei seguenti importi:
3.700 euro per i corsi e i master con sede in regioni del Nord
2.900 euro per il Centro
1.800 euro per il Sud e le Isole.
Nel Decreto del Miur si specifica anche che agli importi stabiliti va aggiunta la tassa regionale per il diritto allo studio. Gli importi massimi dovranno essere aggiornati con Decreto Ministeriale entro il 31 dicembre di ogni anno.
 
Rientro dei cervelli e bonus ricercatori
 
Sì alla detrazione direttamente in dichiarazione dei due bonus Irpef spettanti per il rientro in Italia dei lavoratori dipendenti (Legge n. 238/2010) e per i docenti e ricercatori (Decreto legge n. 185/2008).
I lavoratori che non hanno usufruito dei rispettivi benefici  dal datore di lavoro potranno portarli nella dichiarazione dei redditi, indicando nella casella “Casi particolari” del quadro C del 730 o di quello RC dell’Unico rispettivamente il codice “1” per l’agevolazione prevista per i lavoratori dipendenti e il codice “2” per l’agevolazione prevista a favore dei docenti e ricercatori. I dati da inserire sono comunque reperibili nella Certificazione Unica rilasciata ai lavoratori. Ad ogni modo la Circolare dell’Agenzia delle entrate n. 18 E /2016 fornisce utili indicazioni in materia.

Hanno collaborato Alberto Martinelli ed Enrico Rabitti

 
 
 

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