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  • di Giuseppe Spoto
  • Lunedì 12 Dicembre 2016, 09:25

Il "social housing" per famiglie in difficoltà

Alloggi con standard qualitativi e canoni ridotti rispetto a quelli di mercato

L’approfondimento di questa settimana è dedicato alle novità di condivisione secondo le varie forme del cosiddetto “social housing”, dell’ecovillaggio e dei condomini sociali. In realtà, si tratta di esperienze che sono nate tutte partendo dal c.d. “social housing”. Questa espressione ha diversi significati e ricomprende una serie di aspetti finalizzati ad assicurare e tutelare il diritto all’abitazione. Non bisogna però confondere l’espressione con il concetto di edilizia residenziale popolare, anche se molto spesso avviene una sovrapposizione tra i significati. Più precisamente con social housing si intende indicare le attività dirette a fornire alloggi a famiglie in difficoltà che non sono in grado di trovare sistemazione abitativa alle condizioni di mercato. Si tratta di un fenomeno che ha avuto riconoscimento perfino a livello sovranazionale. Ricordiamo che la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea menziona tra i mezzi per riconoscere il diritto alla casa e assicurare un’esistenza dignitosa ai soggetti più bisognosi il c.d. “social housing”. Tale fenomeno ha come obiettivo principale fornire alloggi con elevati standard qualitativi, applicando canoni più ridotti rispetto a quelli del mercato.
 
Condominio sociale

Il fenomeno è strettamente connesso anche al c.d. “condominio sociale” o “cohousing”. Con questa espressione vengono descritte le esperienze abitative di condivisione tra soggetti dove singoli giovani coppie, oppure anziani si trovano a vivere insieme in un complesso residenziale e ciascuno mette al servizio degli altri in via turnaria le proprie competenze o il proprio tempo. Il progetto di condominio solidale prevede la condivisione di spazi come cucine, sale riunioni, lavanderie, laboratori, palestre, biblioteche per migliorare reciprocamente la vita di ognuno. I volontari si impegnano a svolgere servizi utili per la comunità gestendo gli spazi comuni.
 
Badante o babysitter di condominio

In alternativa ai condomini solidali, è possibile che l’assemblea dei condomini decida di assumere  figure come la badante condominiale o la babysitter condominiale incaricate di svolgere una prestazione lavorativa non a vantaggio di un singolo nucleo familiare, ma dell’intero condominio. Il progetto prevede una sola "badante" o una sola “babysitter” all'interno di un condominio, che divide le ore di lavoro tra più famiglie. Ovviamente anche gli oneri saranno suddivisi per quote. Con questo progetto si realizza un servizio utile per tutti, ma contenendo le spese di gestione del contratto domestico.
 
Ecovillaggio

Con l’espressione ecovillaggio si indica un modello abitativo comune compatibile con le energie rinnovabili e con il rispetto dell’ambiente. Lo scopo principale è ridurre l’impatto ambientale, incentivando nuove forme di convivenza tramite l’adesione ad alcuni principi comuni. Molto spesso i progetti di ecovillaggio sono accompagnati da obiettivi di riqualificazione e pulizia dei quartieri, migliorando la qualità della vita degli abitanti di una intera zona.
 
La crisi economica

La crisi economica e il precariato lavorativo rendono le difficoltà abitative sempre più grandi, così trovare il modo di condividere le spese comuni o di partecipare insieme ad altre persone ad un progetto utile per l’intera comunità condominiale possono essere gli espedienti più efficaci per contrastare i problemi di emergenza abitativa in maniera concreta.
 
 

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