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  • di Giuseppe Spoto
  • Domenica 5 Novembre 2017, 17:55

Le quote condominiali gestite mediante un "conto dedicato"

L’amministratore non può trasferire le somme di un condominio a favore di un altro, al fine di coprire perdite di altre gestioni
 
L’approfondimento di questa settimana è dedicato al conto corrente condominiale e al corretto comportamento che deve tenere l’amministratore nella gestione di un condominio. L’amministratore per l’adempimento del compito a lui affidato deve riscuotere i contributi condominiali e deve gestire le somme raccolte in modo trasparente senza commettere nessun abuso. Le somme che provengono dai condomini possono essere corrisposte all’amministratore per adempiere a specifici pagamenti condominiali o comunque per sostenere le spese di gestione delle parti comuni che possono essere di ordinaria o straordinaria amministrazione.
 
Appropriazione indebita

La seconda sezione penale della corte di Cassazione nella sentenza n. 31322 del 2017 ha rigettato il ricorso di un amministratore di condominio che era stato condannato in primo ed in secondo grado per appropriazione indebita di somme che andavano destinate al pagamento delle spese di teleriscaldamento e che invece aveva utilizzato per ripianare le perdite di un altro condominio da lui amministrato. Pe i giudici della Cassazione l’amministratore di condominio compie reato se si appropria del denaro altrui di cui ha la gestione in funzione del suo ruolo, per assicurare a sé o ad altri un ingiusto profitto. Il reato di appropriazione indebita si consuma non solo quando l’amministratore si comporta come se fosse il proprietario del denaro condominiale che gestisce in funzione del suo incarico, ma anche quando, al fine di coprire perdite di altre gestioni condominiali, trasferisce somme di un condominio a favore di un altro.
 
Responsabilità penale

Il reato di appropriazione indebita è procedibile di ufficio se è contestata l’aggravante dell’abuso delle relazioni di ufficio, pertanto l’amministratore che non ottempera correttamente al suo incarico potrebbe trovarsi a rispondere seriamente per appropriazione del denaro dei condomini di abbai il possesso in funzione del suo incarico. L’appropriazione indebita è un reato istantaneo e come tale si consuma con la prima condotta appropriativa.
 
Conto corrente

A mente dell’art. 1129 c.c. l’amministratore di condominio è obbligato a far transitare le somme ricevute a qualsiasi titolo dai condomini o da terzi, su un conto corrente dedicato alla gestione condominiale. Per aprire il conto corrente intestato al condominio, l’amministratore non ha bisogno di una specifica delibera o di una specifica autorizzazione da parte dell’assemblea, a meno che non vogli anche aprire una linea di credito a nome del condominio.
 
Gestione delle somme

È fatto divieto confondere più gestioni condominiali e fare confluire o transitare somme di altri condomini in un conto diverso rispetto a quello del condominio. L’amministratore che gestisce più condomini deve avere tanti conti correnti quanti sono i condominii da lui controllati. Se l’amministratore muore, l’intestazione a favore del condominio permette di evitare l’inconveniente che il conto corrente condominiale venga bloccato.
 
Trasparenza

Ciascun condomino può chiedere di prendere visione ed estrarre copia, a proprie spese, degli estratti conto della banca o della posta e ha diritto a controllare la situazione economica del condominio, nonché l’operato dell’amministratore. L’art. 1130bis c.c. prevede la possibilità che l’assemblea incarichi un revisore del compito di verificare la contabilità del condominio, garantendo una maggiore trasparenza.
 
 

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