immagine Il 92% degli italiani possiede la casa in cui vive o va in vacanza
  • di Paola Toscani
  • Sabato 10 Marzo 2018, 15:12

Il 92% degli italiani possiede la casa in cui vive o va in vacanza

Nove famiglie proprietarie di immobili su dieci vivono ovannoin vacanza nella propria casa: sono alcuni dei risultati di una ricerca condotta dall’Istat sul valore del patrimonio residenziale in Italia. Il risultato? Il 92% è, appunto, nelle mani dei privati. Chi non abita o va in vacanza nella propria abitazione ha scelto il mattone come investimento. La conquista del metro quadro è del resto, storicamente, una caratteristica delle famiglie italiane che, fra le tipologie di acquirenti, superano oggi di gran lunga in classifica società e amministrazioni pubbliche.

E a giudicare dai dati, chiha scelto il mattone negli ultimi anni ha fatto la scelta giusta. Nonostante la crisi, infatti, dall’inizio del millennio a oggi il valore della casa è salito in media di ben il 76%: chi ha comprato nel 2001, ad appena tre lustri di distanza si ritrova con un patrimonio di tre quarti superiore a quello impegnato inizialmente. Certo c’è chi ha optato per questo investimento in un momentostorico non altrettanto favorevole.
Si pensi agli anni della crisi economica: nei cinque anni dal 2011 al 2016, quando i prezzi hanno iniziato a calare, il valore si è ridotto di circa l’8%.Masononumeri che vanno letti tenendo conto innanzitutto che nei dieci anni precedenti c’era stato quasi un raddoppio dei valori e considerando, poi, che già da due anni la tendenza alla discesa ha dato segnali di rallentamento.

Il report dell’istituto di statistica non si ferma alle abitazioni, maè unpunto di osservazione su tutto il patrimonio reale, stimato in quasi dieci miliardi di euro (9.561, per l’esattezza). Sotto la lente dell’Istat ricadono quindi tutti i cosiddetti asset – eccezion fatta per quelli finanziari- sia attivi che passivi. Emerge così che capannoni, negozi e uffici rappresentano la metà della ricchezza complessiva di un’ azienda, che possiede, per un altro 25%, beni strumentali, come mezzi di trasportoe altri macchinari.

“Casa dolce casa” insomma, ma anche “Terra dolce terra”: nel patrimonio immobiliare ricadono infatti anche i terreni agricoli, come il mattone, per il 90% in mano alle famiglie che vi svolgono attività in proprio.


 

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