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Presto avranno lo sconto
  • di Vincenzo Malatesta
  • Lunedì 30 Ottobre 2017, 09:33

I lavori in giardino? Presto avranno lo sconto

La detrazione per la cura di terrazzi, balconi e giardini sarà del 36% e riguarderà anche le aree condominiali

Contro smog e polveri sottili arriva il bonus verde, una detrazione Irpef che incentiva lavori per la cura del verde privato: dai terrazzi ai balconi fino ai giardini, anche condominiali. Si tratta di una novità assoluta contenuta nella legge di bilancio 2018, da qualche ora al vaglio del Parlamento dopo che il disegno di legge è stato approvato dal Consiglio dei ministri: ad annunciarla è stato su Twitter il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina.
 
Bonus per tutte le aree scoperte
 
L’agevolazione è introdotta in favore delle aree scoperte di pertinenza delle unità immobiliari private di qualsiasi genere. E riguarda anche impianti di irrigazione, pozzi e lavori di recupero di giardini di interesse storico. Il meccanismo ricalca quello degli sgravi per le ristrutturazioni edili: dal primo gennaio 2018 sarà detraibile il 36 per cento delle spese sostenute per il verde fino a 5 mila euro per ciascuna unità immobiliare (il tetto vale per ogni appartamento anche in caso di lavori condominiali).
 
Pagamenti a mezzo bonifico

Come avviene per gli altri incentivi, i pagamenti devono essere effettuati con bonifici “parlanti”, cioè quelli che specificano tutte le informazioni necessarie imposte dalla legge. Rientrerà in dieci quote annuali la detrazione fiscale indicata nella dichiarazione dei redditi sulla base della fattura del professionista del verde che ha realizzato l’intervento. Un esempio? Se per l’impianto di irrigazione si spendono 3 mila euro, è possibile detrarre in tutto 1.080 euro, quindi 108 l’anno.
 
Progetti e impianti

Il bonus copre i servizi di progettazione, costruzione e manutenzione del verde: potranno dunque essere incentivate le prestazioni di vivaisti, floricoltori, tecnici, impiantisti oltre che giardinieri. Tra le spese agevolate ci sono gli oneri per la sostituzione di siepi, le grandi potature, la messa a dimora di piante e arbusti, la riqualificazione di tappeti erbosi, esclusi quelli utilizzati per uso sportivo con fini di lucro. E ancora: gli interventi per coperture a verde e sui giardini pensili, in pertinenze o recinzioni. Il tutto in ville, villini e edifici di pregio ma anche normali condomini e seconde case. L’agevolazione è concessa in relazione all’unità immobiliare e non alla persona fisica: si può dunque ottenere un incentivo distinto per ciascuna proprietà. Ma un quadro completo della misura si potrà avere soltanto con l’approvazione definitiva della legge di bilancio e il successivo decreto attuativo.
 
Spesa media

Con la detrazione al 36 per cento il costo dell’intervento per lo Stato dovrebbe essere di 43,2 milioni di euro ogni anno, sui dieci anni nei quali è spalmata la detrazione. Per il 2018 la spesa prevista è 150 milioni di euro. In Italia si contano circa 2,3 milioni di abitazioni in ville, villini, castelli e palazzi di pregio artistico: circa il 15 per cento degli interventi realizzati è di sistemazione a verde, più un altro 10 per cento per singole unità immobiliari private. Il Governo ipotizza poi che il 5 per cento dei condomini aderirà alla misura, spendendo in media 5 mila euro. Aggiungendo un esborso di 2.500 euro per le altre abitazioni, si arriva a un totale di investimenti attorno a 1,2 miliardi di euro, di cui la metà sarebbe effettuata anche senza incentivo.
 
Boccata d’ossigeno per il florovivaistico

Il bonus verde non aiuta solo a ridurre l’inquinamento nelle grandi città ma è anche una boccata d’ossigeno per il settore florovivaistico made in Italy: con un valore della produzione attorno ai 2,5 miliardi di euro, calcola Coldiretti, è uno dei comparti di punta dell’economia agricola, che contribuisce con 753,6 milioni di euro di esportazioni e un saldo attivo negli scambi pari a circa 230 milioni di euro nel 2016. Il settore, riferisce Agrinsieme, conta oltre centomila addetti, che rappresentano più del 10 per cento degli occupati agricoli complessivi. Si apre «una fase di nuove opportunità e sperimentazioni per l’abitare efficiente e sostenibile», conclude il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, secondo cui «il privato è attore irrinunciabile della riqualificazione urbana».
 



 

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