immagine Il sismabonus? Anche ai Condomìni:
sono previste agevolazioni fino all’85%
  • di Vincenzo Malatesta
  • Lunedì 18 Settembre 2017, 09:27

Il sismabonus? Anche ai Condomìni: sono previste agevolazioni fino all’85%

Guida agli incentivi per la messa in sicurezza degli edifici. Fino a 96 mila euro il tetto delle detrazioni 


Entra nel vivo l'operazione Sismabonus con le faq del ministero delle Infrastrutture che rispondono su Internet alle domande più frequenti in tema di agevolazioni fiscali per la messa in sicurezza degli immobili: l'incentivo Casa sicura torna di drammatica attualità dopo il terremoto a Ischia del 21 agosto scorso, costato la vita a due persone.
 
Tempi e modi

Grazie alla legge di bilancio 2017 nella dichiarazione dei redditi è possibile detrarre dall'imposta lorda una quota delle spese sostenute per lavori edilizi antisismici su parti comuni condominiali, abitazioni (prima e seconda casa) e immobili destinati a attività produttive: la soglia massima ammonta a 96 mila euro l'anno, la misura varia fra 50 e 85 per cento, secondo gli interventi. Sono agevolabili solo le spese sostenute fra il primo gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021 e i lavori realizzati dopo l'inizio dell'anno in corso. Il bonus vale per la classificazione e la verifica sismica degli immobili oltre che le opere di messa in sicurezza. Il tutto nell'ambito di edifici situati nelle zone sismiche 1, 2 (alta pericolosità) o 3 (minore pericolosità).
 
Tecnici responsabili

Bisogna rivolgersi a un tecnico che compie la diagnosi dell’edificio e individua la classe di rischio prima di effettuare l’intervento: nell'attribuire la categoria si tiene conto della vulnerabilità, dei pericoli per le persone e dei contesti urbani, economici e sociali. Il professionista deve predisporre il progetto degli interventi strutturali per incrementare la sicurezza antisismica e presentarlo per l'iter amministrativo edilizio: è prevista la sottoscrizione di un modulo di asseverazione ad hoc. Dopo i lavori il tecnico certifica la conformità degli interventi effettuati al progetto, garantendo dunque il passaggio a una classe di rischio più bassa, secondo linee guida emesse per decreto dal ministero delle Infrastrutture. Sono in particolare il direttore dei lavori e il collaudatore statico ad attestare il raggiungimento degli obiettivi indicati nel progetto.
 
Cambio di classe

La detrazione base del 50 per cento aumenta se dopo i lavori si riduce il rischio sismico, che è suddiviso in otto classi da A+ a G, dal pericolo minore al più alto. Nei lavori sulle parti comuni degli edifici la spesa massima di 96 mila euro è moltiplicata per il numero di unità immobiliari che compongono il condominio: l'agevolazione arriva al 75 per cento si passa a una classe di rischio inferiore e a 85 si scende di due o più. Nel caso di abitazioni e locali utilizzati per attività produttive la misura è 70 per cento si passa a una classe inferiore e 80 si scende di due o più. Il beneficio fiscale spetta solo a chi ha pagato i lavori.
 
Bonus e cumulo

Fra le spese ammesse a detrazione rientrano progettazione architettonica, strutturale, impiantistica, direzione dei lavori e collaudo. E ancora: perizie, sopralluoghi, relazioni di conformità, Iva, imposte di bollo, rilascio di autorizzazioni. Agevolati anche gli oneri di urbanizzazione, i diritti concessori e i diritti di istruttoria. Il sismabonus è cumulabile con la detrazione fiscale per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici (spesa massima 10 mila euro).  Ma non con l'ecobonus per la riqualificazione energetica degli edifici e per agevolazioni già spettanti in base a norme speciali per interventi in aree colpite dal terremoto. Per gli interventi eseguiti in epoca anteriore al primo gennaio 2017 la detrazione è possibile soltanto se l’immobile costituisce l’abitazione principale e si trova nelle zone di rischio sismico 1 o 2.
 
Occhio al contratto

L'agevolazione si perde quando l’immobile viene ceduto e nel contratto non è previsto espressamente che il venditore mantenga il diritto alla detrazione per le rate residue. Per conoscere la zona di rischio sismico del Comune in cui si trova l’edificio in cui vanno svolti i lavori è possibile consultare il sito web del dipartimento della Protezione civile, che fa capo alla presidenza del Consiglio dei ministri, dove è disponibile la classificazione sismica per Comune in formato excel, aggiornata a marzo 2015.
 
Sgravi in 5 anni

La detrazione fiscale è ripartita in cinque anni in quote uguali, a partire dall'anno in cui sono stati pagati gli interventi. E anche chi vive in affitto può ottenere il sismabonus. In Italia le unità immobiliari a rischio sismico sono sessanta milioni, praticamente una per ogni abitante: a censirle è il Collegio nazionale dei periti industriali. In cinquant’anni le scosse hanno mietuto 5 mila vittime: la spesa annua media per emergenza e ricostruzione ammonta a circa tre miliardi di euro.
 
Dal geometra il bollino blu

La valutazione del rischio sismico e dell’efficacia degli interventi deve essere realizzata dai professionisti incaricati della progettazione strutturale, direzione dei lavori delle strutture e collaudo statico, secondo le rispettive competenze professionali e iscritti ai relativi ordini o collegi professionali. Abilitati dunque a intervenire i geometri.
 
 

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