immagine Comprata da un americano la storica Villa Bibbiani: alle porte di Firenze, appartenne ai Frescobaldi
  • di Carlo Ottaviano
  • Martedì 20 Febbraio 2018, 12:02

Comprata da un americano la storica Villa Bibbiani: alle porte di Firenze, appartenne ai Frescobaldi

Decisamente agli americani piace l'Italia. E adesso che hanno anche comprato i treni Italo possono viaggiare più velocemente in lungo e largo per il Belpaese. Scherzi a parte, è di stamattina la notizia dell'assegno di ben 10 milioni di euro staccato da un magnate americano, il texano Rapier III George Mc Carrol, per comprare una villa alle porte di Firenze. Altri 20 milioni li spenderà per riportare agli antichi splendori Villa Bibbiani, una prestigiosa dimora storica. Gli investimenti riguarderanno il restauro degli immobili e del giardino botanico ottocentesco della villa, la realizzazione di una nuova azienda agricola per la produzione del vino e dell’olio e il sostegno ad attività culturali sul territorio, in particolare agli scavi archeologici della grande città etrusca di Montereggi (III – IV sec. a. C) e del suo porto fluviale, che si trovano nella proprietà.
 

 

A dare la notizia dell'acquisto è stata la società immobiliare Lionard Luxury Real Estate. «Negli ultimi anni, nel mercato degli immobili di lusso, gli americani stanno tornando ad acquistare in Italia - spiega Dimitri Corti, fondatore della Lionard Luxury Real Estate - non solo in Toscana, che rimane una delle regioni più richieste, ma anche in altre come il Piemonte». Si tratta di acquirenti che non solo recuperano immobili di grande valore storico e culturale per farne le loro dimore, salvaguardando così un patrimonio che è parte dell’identità dell'Italia, ma investono risorse in attività produttive e culturali.

Villa Bibbiani risale al 1500. Citata per la prima volta in un documento del 1546 come
feudo della famiglia Frescobaldi - potenti banchieri nella Firenze medievale, perfino tesorieri della corona inglese – restò di proprietà della famiglia fiorentina fino alla morte di Anastasia Frescobaldi, nel 1809. Al figlio Cosimo Ridolfi (1794-1865) si deve la realizzazione del giardino botanico e del magnifico parco romantico adiacente alla villa, che comprendeva anche 195 varietà di camelie. La proprietà complessiva è di 380 ettari di terreni, una scenografica villa padronale con due torri, la fattoria con poderi, cantine e scuderie - per un totale di 9800 mq d’interni - il giardino botanico di venti ettari con piante esotiche orientali e il parco romantico. Forse, a voler essere puntigliosi, il magnate americano alla fin dei conti ha avuto il braccino un po' troppo corto.

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