Arredamento vintage anni Cinquanta: idee per una casa accogliente e su misura
L'arredamento vintage è tornato fortemente di moda negli ultimi anni, sfruttando le tendenze che sempre più spesso caratterizzano la nostra società. Il gusto per tutto ciò che richiama il passato e le atmosfere d'altri tempi è ormai radicato e se ne ha la piena percezione osservando con attenzione sia il mondo della moda che quello del design. Ma che cos'è il vintage? In riferimento all'arredamento e al design si definiscono vintage gli oggetti e i mobili che si ispirano allo stile in voga tra gli anni Venti e gli anni Ottanta del Novecento. Ispirazione, dunque, perché in molti casi si tratta di riproduzioni, più o meno fedeli o riadattate, di elementi con caratteristiche iconiche che hanno segnato l'epoca in cui sono stati progettati. Tuttavia, il vintage style non si limita a ricreare qualcosa che è giù esistito, perché molti designer puntano proprio alla ricerca degli elementi originali, arredamenti che hanno alle spalle un passato e che possono tornare a nuova vita con piccoli accorgimenti e restauri.
Non necessariamente tutta la casa dev'essere arredata con gusto vintage, anzi. I designer più stimati e più apprezzati suggeriscono di effettuare un lavoro di mix tra elementi del passato, o di ispirazione, ed elementi nuovi. Il rischio nello scegliere un arredamento total vintage è quello di appesantire troppo l'ambiente, soprattutto nelle case moderne dove gli spazi non sono ampi e il contesto non è quello adatto. Diverso è il discorso delle case d'epoca, in città oppure in campagna, dove la scelta di un arredamento di ispirazione vintage, in alcuni casi, è quasi obbligato. In certe circostanze, infatti, per valorizzare al meglio l'essenza di una residenza d'epoca, è indispensabile richiamare con gli arredi lo stile originario dell'immobile, cercando di riprodurre fedelmente le atmosfere che ne hanno caratterizzato la storia e gli anni d'oro. Certamente non è un obbligo, perché si può anche optare per un cambio di rotta drastico, adottando arredamenti contemporanei, ma virando sul vintage la casa e i suoi ambienti ne giovano in fascino, nonché in valore aggiunto, specie quando dietro c'è una ricerca.
Mobili vintage: differenza tra ambienti retrò e demodè
Il primo ostacolo da superare per ottenere un ambiente dal gusto vintage è il rischio di cadere nel demodè. Una delle caratteristiche del vintage è che è elegante e raffinato e che, nonostante si rifaccia a elementi del passato, appare attuale e di tendenza. L'effetto vecchio e pacchiano è sempre dietro l'angolo quando si arreda un ambiente con ispirazione vintage ma può essere facilmente evitato mettendo a punto alcuni piccoli trucchi che trasformano un mobile o un oggetto, facendolo diventare di tendenza. Uno dei segreti sta nello scegliere con cura i mobili da utilizzare, perché non tutto ciò che proviene dal passato può essere considerato vintage, alcune cose non sono recuperabili perché inesorabilmente vecchie, vetuste e non più utilizzabili. Questo non solo perché eccessivamente rovinate ma proprio per una questione di stile e di design: ci sono oggetti che già nella loro epoca erano considerati vetusti, per quale motivo oggi non dovrebbero essere considerati tali? C'è, poi, una questione di buon senso, giacché per creare un ambiente in stile vintage non è sufficiente accostare mobili e oggetti dal passato a caso, ma serve uno studio e un lavoro di progettazione affinché il tutto risulti equilibrato e non eccessivo.
Uno dei trucchi più apprezzati e consigliati dagli esperti del settore per arredare correttamente una casa in stile vintage riguarda la luce. Gli ambienti luminosi sono più indicati per questo genere di arredamento, specialmente quelli di grandi dimensioni nel caso in cui si voglia adottare un total look vintage. Bisogna sempre fare i conti con il contesto a disposizione, perché uno stesso arredamento posizionato una stanza di grande respiro, dove appare elegante e raffinato, può dare l'impressione di soffocare all'interno di un ambiente che non gode di buona luminosità e spazi adeguati. In alcuni casi, quindi, se proprio non si può fare a meno dell'idea di avere in casa elementi vintage, è meglio puntare solo su qualche complemento d'arredo, invece che su un total look. Il rischio in questi è che, invece di esaltare le caratteristiche dell'immobile e dello stile, si ottiene l'effetto opposto, scadendo nel più classico degli effetti demodè, ben lontano dal senso del vintage, che è tendenza e stile. Inoltre, parlare di vintage in modo generico non è propriamente corretto, perché nella grande famiglia del vintage esistono numerosi stili, ognuno con una personalità e un carattere unico, che difficilmente si sposa con gli altri senza creare un senso di caos e di disordine.
Creare uno stile vintage anni Cinquanta: idee per un tuffo nel passato tra colori e juke-box
Nel momento in cui si decide di seguire una tendenza vintage, è importante contestualizzare il momento storico in cui questa è originariamente nata. Gli anni Cinquanta erano quelli immediatamente successivi alla Seconda Guerra Mondiale e il pianeta era nel pieno della sua rinascita economica. In Europa, l'Italia era il Paese che più di tutti spingeva sull'acceleratore dal punto di vista industriale, mettendo le basi per quello che negli anni successivi sarebbe stato considerato il boom economico degli anni Sessanta. Tutti erano pervasi da un forte senso di ottimismo e di speranza per il futuro dopo gli anni bui della guerra, negli Stati Uniti si imponevano le mode destinate a fare epoca. I fast-food e i cinema all'aperto, i juke-box nei locali e, soprattutto, l'avvento della plastica: il mondo era nel pieno di una rivoluzione e lo stile dell'arredamento rifletteva questo nuovo momento. La scienza dei materiali inizia a imporsi come fulcro attorno a cui far ruotare l'industria del design alla ricerca di soluzioni all'avanguardia per innovare e creare qualcosa di nuovo rispetto al passato. La praticità viene messa in primo piano a discapito della vezzosità di alcuni elementi in voga nel passato: l'avvento della plastica ha letteralmente sovvertito tutto quello che era comune fino a quel momento.
Alla luce di questo, l'arredamento ha subito una trasformazione notevole durante il decennio. Se all'inizio degli anni Cinquanta i colori preferiti e maggiormente utilizzati per le case erano quelli neutri, nelle tinte del beige, del bianco e del legno naturale, alla fine del decennio si registra una vera e propria esplosione di colore, con tonalità che si fanno sempre più vivaci e accattivanti, come a trasmettere anche visivamente il brio del periodo storico, contrapposto alla rigidità di quello precedente. Le linee degli arredamenti anni Cinquanta sono iconicamente bombate e questa è, forse, una delle caratteristiche che denotano più spiccatamente questa tendenza vintage. Profili sinuosi e curvilinei vengono adottati per qualsiasi tipo di manufatto d'arredo ma sono soprattutto i divani e le poltrone a trarre giovamento da questa nuova idea di stile. Il design negli anni Cinquanta è nel pieno della sua scoperta e dietro ogni elemento d'arredo si scorge uno studio sapiente sui volumi e sulle linee, tanto che in certi prodotti sembra esserci quasi la volontà di inglobare il corpo all'interno dello stesso. Tra gli elementi immancabili di un arredamento vintage anni Cinquanta ci sono le poltrone in vimini, vero simbolo di quell'epoca, intrecciate e realizzate nelle forme più audaci. Tuttavia, il vero simbolo di quell'epoca resta l'iconica poltrona Martingala, emblema storico della rivoluzione del design degli anni Cinquanta.
Mancanza di angoli, linee sinuose e arredi con le gambe a vista nella curiosa e, per l'epoca rappresentativa, forma a cono rovesciato sono le caratteristiche dell'arredamento degli anni Cinquanta. Tuttavia, per chi volesse dare un tocco ulteriore alla propria casa, personalizzandola ulteriormente secondo le tendenze dell'epoca, la carta da parati colorata e decorata è un vero must, così come il frigorifero SMEG, proposto oggi nella sua seconda generazione di ispirazione vintage, disponibile in colori brillanti e vitaminici. La presenza di oggetti di culto quando si vuole creare un'atmosfera vintage è indispensabile, soprattutto per dare chi osserva dei punti di riferimento per collocare esattamente lo stile nel tempo. Devono essere oggetti noti, che hanno segnato l'epoca in cui sono nati, che tutti possono riconoscere. Non bisogna mai dimenticare che il più delle volte sono i dettagli a fare la differenza e che, quando si decide di ricreare uno stile vintage, ogni elemento ha la sua importanza. Per l'illuminazione, per esempio, sono imprescindibili l'iconica lampada Monachella, disegnata da Luigi Caccia Dominioni nel 1953, ha letteralmente scritto un'epoca e oggi è tornata in produzione con le stesse caratteristiche del passato. Funzionale ed elegante, incarna alla perfezione i paradigmi degli anni Cinquanta per la sua elevata funzionalità e innegabile eleganza. Essenziale nelle linee e povera nei materiali, è un oggetto di culto soprattutto nella sua versione originale in ottone. Come pensare, poi, di non inserire un vero simbolo di quegli anni, la macchina da scrivere Olivetti Lettera22, un vero pezzo di storia della nostra cultura. Un esemplare di questo oggetto è addirittura esposto al MoMa di New York, segno che si tratta di un vero oggetto di culto che ha, letteralmente, scritto la storia degli anni Cinquanta. Un simbolo dell'italianità nel mondo, sui cui tasti hanno battuto le dita di grandissimi personaggi della cultura. Celebre è quella di Indro Montanelli, inseparabile compagna di mille avventure in giro per il mondo anche quando la videoscrittura aveva ormai preso piede. Trovarne una, possibilmente funzionante, da utilizzare come coomplemento in un arredamento vintage in un ambiente anni Cinquanta, è un vero tocco di classe sopraffina.