di Bruno Benelli

lunedì 9 gennaio 2012, 11:56

Colf, subito i contributi: in cassa entro il 10 gennaio

Con il bollettino “Mav” o la carta di credito saldiamo il 2011
Entro martedì 10 gennaio i datori di lavoro domestico devono versare i contributi Inps sulle retribuzioni pagate alle collaboratrici e assistenti nel periodo ottobre/dicembre 2011. La misura dei contributi è indicata in tabella. Nonostante il pagamento sia effettuato nell’anno 2012 i contributi si riferiscono al lavoro svolto nel 2011 e quindi i contributi sono ancora – e per l’ultima volta – gli stessi dei trimestri precedenti.

Bollettino Inps
Si paga con il nuovo bollettino postale Mav, sul quale l’Inps ha già indicato il numero delle ore retribuite nel trimestre, l’importo della paga oraria pattuita con la colf/ badante, gli esatti periodi da coprire con i contributi e, infine, la somma da versare.

Quattordici sabati
Con il pagamento del 10 gennaio nasce il problema del numero esatto di settimane che compongono l’ultimo trimestre 2011. Poiché le settimane secondo le norme Inps sono pari al numero dei sabati, nel periodo ci sono 14 sabati e quindi, sempre per seguire le disposizioni operative dell’Ente di previdenza, occorre pagare 14 contributi settimanali. Questo perché è considerata settimana anche il sabato 1° ottobre, anche se i precedenti giorni da domenica a venerdì fanno parte di settembre. La riprova di quanto detto è data dai bollettini Mav precompilati dall’Inps. Essi riportano una cifra superiore a quella che normalmente ci si attendeva. Molti hanno chiesto chiarimenti allo stesso Istituto e alle organizzazioni datoriali per comprendere le cifre. La motivazione è quella qui riportata. E’ il sistema Inps che genera questa situazione. Con il risultato che il 2011 sarà formato da 53 settimane (nel senso indicato dall’Inps: cioè 53 sabati) e 53 settimane saranno accreditate sul conto di colf e badanti. E ovviamente la misura del versamento complessivo riferito al 2011 sarà composta anche dalla settimana aggiuntiva

Cambiamento dati
Chi paga con il bollettino deve usare solo quello Inps. Ciò può comportare qualche problema nei casi in cui il bollettino Mav ricevuto riporti dati non più validi, in quanto durante il trimestre c’è stato qualche cambiamento rispetto ai periodi precedenti (esempio: non tutte le settimane sono state lavorate, si è modificato il numero complessivo delle ore di lavoro, ecc.). In questo caso il datore di lavoro deve avere un nuovo bollettino con le indicazioni e gli importi esatti.
Deve perciò creare un nuovo bollettino tramite il mezzo telematico collegandosi con il sito internet Inps.

Un valido aiuto
In ogni caso il datore di lavoro, se lo strumento telematico risulta troppo difficile da movimentare, può rivolgersi alle associazioni dei datori di lavoro (ad esempio: Assindatcolf) che possono supplire egregiamente alle difficoltà e fare il necessario il lavoro, partendo sempre dalle due informazioni indispensabili: codice fiscale del datore di lavoro, codice del rapporto di lavoro.

Carta di credito
Oltre al bollettino Mav è possibile versare i contributi con la carta di credito presso gli uffici postali o in una delle tabaccherie che espongono il logo “Reti amiche” (sistema Sisal). Ci si può anche collegare (la telefonata è gratuita) con il call-center 803.164. Altra possibilità: gli sportelli bancari di Unicredit e, per chi è titolare del servizio on-line, il sito internet di Unicredit.


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