di Mario Ajello
sabato 11 aprile 2020, 08:37Tassa sul reddito per chi guadagna oltre 80mila euro. Ma la proposta Pd viene bocciata da tutti
È come una sorta di richiamo della foresta catto-comunista. È come un pezzo dell’album di famiglia che riemerge appena si può ritirarlo fuori. Lo faceva spesso Bertinotti, il subcomandante Fausto dell’«anche i ricchi piangano», ma pure nel Pd certi vecchi amori non si dimenticano. Di che cosa stiamo parlando? Della patrimoniale. Anzi tecnicamente una patrimoniale non è - «Fake news chiamarla così», avverte il capogruppo dem Graziano Delrio subito dopo aver lanciato la proposta e guardando le reazioni suscitate - e dunque loro la definiscono «contributo di solidarietà» ma il senso è quello di una tassa sul reddito.
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Delrio la formula così: «Un grande e solidale Paese come l’Italia non può non porsi il tema di come le classi dirigenti e coloro che dispongono di redditi elevati debbano essere chiamati a contribuire a favore di chi non ce la fa». Da qui la proposta del gruppo del Pd alla Camera: «Deve essere introdotto nel provvedimento che arriva ora alla Camera un contributo di solidarietà a carico dei cittadini con redditi superiori ad 80.000 euro e che inciderà sulla parte eccedente tale soglia. La somma versata, rispettando i criteri di progressività, sarà deducibile e partirà da alcune centinaia di euro per le soglie più basse fino ad arrivare ad alcune decine di migliaia di euro per i redditi superiori al milione».
Il risultato è che Italia Viva si mette di traverso, e la proposta. M5S fa lo stesso. Si allinea poi anche Conte e dice: «Questa iniziativa non è stata discussa i tavoli di maggioranza e non è all’orizzonte». Il Pd resta solo. E non fa una gran figura. «Noi continuiamo a voler perseguire sempre più giustizia sociale. Sorprendono certe reazioni anche all’interno della maggioranza ma noi crediamo che questa discussione vada fatta e abbiamo dato il nostro contributo». Lo dice proprio Delrio. Che s’intesta un’iniziativa assicurando che «è in piena sintonia con i vertici del partito». Dunque, la tassa sul reddito - quella che i renziani bollano come una sorta di rigurgito da invidia sociale - la vuole tutta il Nazareno, guidato dal segretario Zingaretti. E se Italia Viva non può accettare quello che le sembra un ritorno indietro a vecchie impostazioni, colpisce di più il no secco pronunciato dai grillini. E ha tutta l’aria di un no tattico, non strategico come quello renziano, e somiglia a un gioco d’interdizione: bloccare la proposta dem per non farsi scippare dai dem l’elettorato più popolare e più voglioso di far pagare i ricchi. Il francesca nesimo sbandierato da Casaleggio padre, cioè la cultura o pseudocultura originaria dei grillini, avrebbe sposato di corsa questa misura ma le contingenti convenienze di bottega di partito sconsigliano ora di cavalcarla.