Regionali, dall’Emilia stop alla Lega. Conte: «Salvini al citofono indegno». Pd avverte M5S
Emilia Romagna al centrosinistra, Calabria al centrodestra: questo il risultato delle elezioni regionali, che vedono il pd Bonaccini superare la leghista Borgonzoni e la forzista Santelli trionfare sull'imprenditore Callipo. Crollo di M5S in entrambe le regioni. «Si sta tornando a un sistema bipolare», sottolinea Zingaretti. Conte continua a lavorare per il rilancio dell'Italia, affermano da Palazzo Chigi. Affluenza record in Emilia Romagna, al 67,7%; stabile in Reggio Calabria, al 44,3%.
Dalla citofonata all'egocentrismo: i 5 errori che hanno fatto perdere Salvini
Conte: indegno citofonare a singoli cittadini. Parla anche Giuseppe Conte. «Non era un voto sul governo: non cambio idea oggi. C'è chi ha tentato di costruire questa impostazione ed è rimasto evidentemente deluso». Ma «io ritenevo questa impostazione impropria ieri e la ritengo impropria oggi». Lo ha detto il premier Giuseppe Conte commentando il voto delle regionali con i giornalisti al Quirinale. «È indegno andare in giro a citofonare additando singoli cittadini. Mi ricorda pratiche oscurantiste del passato: è un dagli all'untore che non possiamo accettare, tantomeno da chi per 15 mesi ha fatto il ministro dell'Interno e aveva una grande responsabilità di perseguire quei reati e ora ha una grande responsabilità come leader d'opposizione. Sono scorciatoie che non possiamo accettare». Lo dice il premier Giuseppe Conte parlando fuori da Palazzo Chigi. «Non ho cambiato idea: avevo detto che sono appuntamenti elettorali regionali anche se per carità possiamo anche dare loro dei significati politici. C'è stato chi ha inteso fare di questo appuntamento elettorale, impropriamente, un referendum contro o pro il governo nazionale. Mi riferisco a Salvini che esce il grande sconfitto di questa competizione. I cittadini lo hanno inteso come referendum su di lui». Lo dice il premier Giuseppe Conte parlando fuori da Palazzo Chigi.
Salvini: «Conte lavori per il Paese, non per odio verso di me». «Leggo che anche oggi il signor Conte passa il tempo ad attaccarmi e a dire che deve lavorare per contrastare me e le destre. Gli ricordo che deve lavorare per il bene degli italiani, non perché odia qualcuno. Chi vive di rabbia e di rancore vive male, poverino. Camomilla per Giuseppi!». Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.