giovedì 23 agosto 2018, 15:55

Il soppalco: un'idea per utilizzare al meglio lo spazio

Indicazioni progettuali e normative per immaginare lo spazio
Quale migliore soluzione della realizzazione di un soppalco per ampliare la superficie abitabile di un immobile? Si tratta, infatti di realizzare una struttura autoportante che, in un ambiente dall'altezza adeguata, garantisce la possibilità di avere una porzione di superficie utile in più, sia che si tratti di locali destinati ad abitazione che ad attività di lavoro o magazzini.

Gli immobili residenziali che hanno locali con soffitti particolarmente alti si prestano per la realizzazione di spazi dedicati al relax, alla zona notte, allo studio su soppalco.
Questo darà nuova caratterizzazione all'ambiente, aggiungendo un tocco estetico di grande impatto e allo stesso tempo funzionale. Vediamo di seguito quali sono le soluzioni realizzabili e gli accorgimenti normativi e tecnici da tenere in considerazione per realizzare un soppalco.

Progettare un soppalco: utili riferimenti normativi
La progettazione e la realizzazione di un soppalco richiede l'intervento di un tecnico professionista che sappia indicare le migliori soluzioni per sfruttare lo spazio e per predisporre un progetto in linea con la normativa nazionale per quel che riguarda i requisiti di igiene, sicurezza e salubrità degli ambienti abitabili. Il progetto redatto dal tecnico incaricato di fiducia dovrà essere presentato presso l'Ufficio Tecnico del Comune, nel quale l'immobile interessato è ubicato, per ottenete il titolo edilizio (trattandosi di un intervento che comporta una trasformazione rilevante all'interno dell'immobile, nonché un aumento di superficie abitabile, il D.P.R. n° 380/2001 – principale riferimento normativo relativo all'edilizia - esso è soggetto alla richiesta del permesso di costruire). Infine, a realizzazione ultimata, occorre comunicare, agli uffici preposti dell'Agenzia delle Entrate, la variazione e l'aumento di superficie. Di tutto questo saprà come occuparsene il vostro tecnico di fiducia.

I parametri relativi alle dimensioni minime di altezza, superfici calpestabili e areo-illuminati degli ambienti residenziali sono dettati dal Decreto ministeriale del 5 luglio 1975. Ciascun regolamento locale (Regolamento Edilizio, Regolamento di Igiene, propri di ogni Comune) può, sulla base delle direttive nazionali, stabilire parametri diversi e dare indicazioni specifiche sulla realizzazione, in particolare, del soppalco.

Per quanto riguarda i parametri minimi di altezza, secondo il Decreto Ministeriale su menzionato, un ambiente abitato non può avere altezza inferiore ai 2,70 metri (per le località montane al di sopra dei 1000 metri sul livello del mare, questa altezza è ridotta a 2,55 metri), mentre locali di servizio, bagni, riposti e disimpegni devono avere un altezza minima di almeno 2,4 metri. Pertanto, l'altezza minima del soppalco, salvo specifiche indicazioni sui regolamenti locali, rientra, in funzione della destinazione d'uso, in queste disposizioni normative.
Da quanto esposto si deduce facilmente che possono essere soppalcati solo quegli ambienti che abbiano un'altezza tra pavimento e soffitto tale da poter rispettare i su citati limiti d’altezza. Potrebbe, quindi, adattarsi alla realizzazione di un soppalco un locale che abbia almeno 5 metri di altezza.
Talvolta esistono dei limiti anche riguardo la superficie soppalcabile, in molti casi, ad esempio, questa non deve essere superiore al 30% dell’area del locale, a meno che la profondità prevista del soppalco non sia entro 1,80 metri, in tal caso non incide sui parametri di superficie.

Infine, per quel che riguarda le condizioni areo-illuminati, la zona abitabile ricavata sul soppalco prende luce e aria dall'ambiente circostante, è un semplice solaio dotato di balaustra e raggiungibile da una scala a giorno, ma non sono da trascurare le condizioni previste dalle leggi nazionali secondo cui la superficie areo-illuminante debba essere pari a 1/8 della superficie del locale.
L'architetto al quale affiderete la valutazione e la realizzazione del soppalco, saprà bene come gestire tutte queste indicazioni normative.
 
Le soluzioni strutturali per realizzare un soppalco
Il soppalco può essere realizzato in vario modo, a far la differenza e a rendere unico ogni intervento è, ovviamente, la scelta dei materiali che costituiscono la struttura portante, del tipo di scala e di balaustra. Il soppalco può essere dunque realizzato in muratura, in metallo o in legno; questo deve essere in grado di sopportare carichi di peso non inferiori ai 180-260 Kg/mq, quindi la struttura va accuratamente progettata da un tecnico abilitato.
Ricordate che il soppalco ha un grande impatto estetico sull'ambiente nel quale insiste, pertanto, la scelta relativa ai materiali e agli arredi dovrà essere molto accurata, in linea con i gusti personali ma in armonia con l'ambiente circostante. La scala costituirà un elemento di arredo e decoro molto incisivo; si può scegliere, in funzione della superficie disponibile se realizzare una scala a chiocciola, lineare o optare per una soluzione che richieda poco spazio, come ad esempio una scala a pioli.

La realizzazione di un soppalco in muratura, richiede tempi di realizzazione più lunghi rispetto alle altre soluzioni strutturali suddette, può richiedere interventi strutturali incisive sull'immobile. É una scelta più adeguata da fare in una nuova costruzione piuttosto che proporla come intervento di ristrutturazione su un immobile già costruito.
La scelta di una struttura in legno, invece, risulta di semplice e veloce realizzazione e si presta per ottenere un grande effetto estetico. Un soppalco così realizzato è realizzato ha una struttura autoportante costituita da pilatri e travi in legno, su cui è disposto il tavolato per la realizzazione del solaio superiore.

La struttura in metallo potrebbe adattarsi bene, invece, a locali che hanno un aspetto industriale; sono particolarmente adeguati a ricavare spazi in magazzini ed ambienti di lavoro. Anche in questo caso, la struttura può essere autoportante, composta da travi e pilastri in profili metallici, saldati o connessi tra loro mediante bullonature.
Soluzioni più raffinate e di ricercato design, prediligono l'uso del vetro, questo può essere utilizzato per realizzare la balaustra o addirittura per realizzare un caratteristico pavimento trasparente (su struttura portante adeguatamente progettata). Soluzioni architettoniche di questo tipo richiedono molta cura progettuale e possono rendere l'ambiente molto elegante, nonché unico nel suo genere.

Come vivere il soppalco: zona notte, zona studio o relax?
In base alla superficie soppalcata che si riesce a realizzare e alle condizioni di luce di cui si può usufruire, non sempre la superficie soppalcata può essere considerata come una stanza vera e propria.Il soppalco, è spesso vissuto come un luogo in cui rifugiarsi, un ambiente intimo e raccolto, personale, dove potersi dedicarsi al relax o al riposo notturno.

Soppalchi utilizzati semplicemente come zona letto, richiedono meno necessità, in poco spazio si può disporre di un comodo letto, la superficie può prendere aria e luce dall'ambiente circostante su cui si affaccia. Se, invece, il soppalco è tanto ampio da costituire un vero e proprio spazio abitativo, occorrerà arieggiarlo ed illuminarlo nel modo più adeguato pensando sia a punti luce naturali che artificiali. Il soppalco può essere utile anche per creare spazi di ripostiglio o per collocare armadi, in tal caso, le altezze possono essere molto ridotte (rientra nei casi previsti quali locali di servizio e ripostigli) e non sarà necessario seguire le indicazioni normative su descritte relative agli spazi abitati.

Un soppalco che funge da ripostiglio, può esser anche chiuso e non aver necessità di aprirsi sull'ambiente sottostante con una balaustra. Si tratterebbe infatti di una soluzione che predilige le condizioni pratiche e funzionali a quelle estetiche, magari all'interno di luoghi di lavoro, magazzini, laboratori.
Spesso la soluzione del soppalco, diventa davvero essenziale per rendere comode e funzionali dei vecchi immobili, i quali spesso godono di un ampio volume ma su una superficie limitata. Un perfetto intervento di ristrutturazione che contempla l'uso del soppalco, consente di ricavare, ad esempio, un monolocale funzionale costituito da una zona giorno con angolo cottura al piano terra e una zona letto sul soppalco.

Soluzioni di arredo su misura possono contribuire, con ottimi risultati, a sfruttare al meglio lo spazio e la poca superficie disponibili. Un accorgimento utile per sfruttare l'altezza del locale al meglio è quello di collocare sotto al soppalco ambienti che richiedano un'altezza minima inferiore, come il bagno, ad esempio, o un angolo cottura, lasciando la zona di soggiorno entro lo spazio che gode dell'altezza maggiore, oltre la superficie soppalcata.
Sono infinite le soluzioni progettuali a cui si presta la realizzazione di un soppalco, tutto dipende dalle esigenze e dalle bravura del professionista in grado si saper conciliare gusto estetico, funzionalità e attenzione alla distribuzione degli spazi.

Arredo semplice e funzionale in armonia con l'ambiente circostante
Come arredare un soppalco? Qualunque destinazione d'uso avete previsto per il vostro soppalco è bene tenere sempre in considerazione che si tratta di una zona a vista sull'ambiente sottostante e per tanto dovrà integrarsi a armonizzarsi bene con esso.

La scelta degli arredi e dei colori deve essere dunque molto accurata. Se il soppalco ha una superficie limitata, è meglio non esagerare con gli elementi di arredo, ma preferire pochi arredi funzionali disposti avendo cura di collocare quelli più alti e ingombranti in fondo, così che in prossimità della balaustra sia possibile affacciarsi sull'ambiente sottostante e godere a pieno della luce che si diffonde tutto intorno.
Una delle scelte più comuni, consiste nel pensare e realizzare il soppalco per ricavarne una zona notte, in tal caso un letto e un armadio sono sufficienti.

Se il soppalco, invece è pensato per ospitare una zona studio, una libreria e una scrivania saranno adeguate, quest'ultima meglio se disposta in modo di godere di una buona luce, preferibilmente naturale. Una soluzione può essere quella di collocarla appoggiata alla balaustra o in prossimità di essa: poter lavorare o studiare alzando lo sguardo di tanto in tanto sull'ambiente sottostante darà una bella sensazione di ampiezza, nonostante vi troverete su una superficie limitata.

 

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