di Giuseppe Spoto

Immobile in comodato, la proprietà non si perde

È possibile concedere a un amico o a un familiare il godimento del proprio immobile in base ad un rapporto di fiducia senza perdere la proprietà? La risposta a questa domanda è affermativa, grazie alla sottoscrizione di un contratto di comodato. Con tale contratto, il proprietario consegna a un’altra parte, chiamata comodatario, un immobile gratuitamente con l’obbligo di restituirlo. Il comodatario che beneficia a titolo gratuito dell’immobile non ha diritto al rimborso delle spese sostenute per servirsi della cosa, tranne che per spese straordinarie che abbia dovuto anticipare perché necessarie e urgenti.

Il comodatario è obbligato a restituire la cosa alla scadenza pattuita o, se nessun termine è stato fissato nel contratto, a semplice richiesta del proprietario. Se il proprietario habisogno della cosa e non è stata determinata la durata del comodato, potrà esigerne la restituzione immediata. In caso di morte del beneficiario, il proprietario, anche quando è stato pattuito un termine di consegna diverso, può esigere dagli eredi del comodatario l’immediata restituzione dell’immobile.

Il comodatario non può concedere l’uso dell’immobile a un terzo senza il consenso del comodante e deve utilizzare l’immobile rispettando la destinazione d’uso e quanto stabilitodal contratto.

Il contratto di comodato è essenzialmente gratuito, anche se le parti possono pattuire l’apposizione a carico del comodatario di un onere, come ad esempio il pagamento delle spese condominiali ovvero il pagamento dei tributi dovuti sull’immobile. È necessario che l’onere da corrispondere sia ragionevole e non sia pari all’importo di un eventuale canone di locazione o comunque non sia pari o superiore al valore della cosa. Se il comodatario non adempie agli obblighi di custodia e destinazione d’uso dell’immobile, il proprietario può chiedere la restituzione bene, oltre al risarcimento del danno.