di Luca Cifoni
venerdì 1 novembre 2019, 08:34Manovra, nuovo scontro su auto e pensionati Conte: «Bugie sulle tasse»
Auto aziendali e rivalutazione delle pensioni fanno saltare la tregua nella maggioranza. Mentre si attende l'invio in Senato del testo del disegno di legge di Bilancio, si accende la discussione su alcune delle misure inserite nel testo. Quella che riguarda le auto date in uso promiscuo ai dipendenti ha scatenato la reazione del settore, dell'opposizione ma anche di vari esponenti della maggioranza di governo. E il ministro dell'Economia ha già annunciato una parziale correzione di rotta. «Le auto elettriche e quelle ibride non saranno colpite» ha spiegato Gualtieri, annunciando che «la misura potrà essere ulteriormente migliorata». Mentre da fonti del ministero dell'Economia si è saputo che il controverso articolo sarà corretto per graduare gli aumenti appunto in base all'impatto inquinante.
Intanto il presidente del Consiglio Conte ha voluto dare una risposta più complessiva, definendo «bugie» le ricostruzioni secondo cui la manovra «aumenta la pressione fiscale complessiva». A suo avviso si tratta invece di «una manovra fortemente redistributiva».
Manovra, nuovo scontro su auto e pensionati Conte: «Bugie sulle tasse»
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Nella bozze che circolano, compresa quella aggiornata a ieri mattina, la tassazione sull'auto in quanto fringe benefit passava dal 30 al 100 per cento del valore convenzionale (determinato in base alle tabelle Aci) con un maggior esborso di qualche migliaio di euro per i dipendenti e danni finanziari per le imprese costrette a versare maggiori oneri sociali. La stretta riguarderebbe 2 milioni di vetture di questo tipo, calcola l'Aniasa, l'associazione che in Confindustria rappresenta il noleggi, paventando il rischio che «si uccida il settore» con conseguenze su tutta l'industria automobilistica. Sulla stessa linea altre associazioni, Anfua, Assilea, Federauto e Unrae, che chiedono tutte all'esecutivo di ritirare il provvedimento. Di fatto l'attuale livello di tassazione verrebbe triplicato, ma il probabile effetto sarebbe rendere non più conveniente questa soluzione. La correzione a cui sta lavorando il Mef prevede tassazione al 30% per le ibride-elettriche, al 60 per le altre e al 100 per le vetture super-inquinanti.