Migranti, accordo al vertice a Malta: ricollocamenti rapidi e rotazione porti. Lamorgese: passi concreti
Accordo sui migranti al vertice a Malta. Sono quattro i punti su cui Italia, Malta, Francia e Germania, con la presidenza finlandese di turno dell'Ue e la commissione Ue, hanno trovato l'accordo che dovrà ora essere sottoposto agli altri paesi Ue. Tra questi punti, quello che prevede la redistribuzione di tutti i richiedenti asilo e non solo di coloro che hanno ottenuto lo status di rifugiato. Una intesa «non scontata», ha detto il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese ma che non soddisfa Di Maio che da New York, dove si trova con Conte per il summit dell'Onu sul clima, fa i complimenti al capo del Viminale ma sottolinea che «la soluzione sono i rimpatri». Fermo il premier: «Sui migranti non arretreremo di un millimetro».
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Innanzitutto, ha spiegato il ministro dell'Interno italiano Luciana Lamorgese, viene stabilita la «rotazione volontaria» dei porti di sbarco, non solo quando quelli di Italia e Malta sono saturi. «E questo non era scontato», ha detto il titolare del Viminale. L'accordo prevede inoltre la «redistribuzione dei migranti su base obbligatoria» con un sistema di quote che verrà stabilito quanti dei 28 paesi dell'Ue parteciperanno all'intesa; tempi «molto rapidi» (4 settimane) per i ricollocamenti e, soprattutto, la redistribuzione di tutti i richiedenti asilo e non solo di coloro che hanno ottenuto lo status di rifugiato. Il sistema messo a punto stabilisce che una volta decisa la quota da ridistribuire, i migranti verranno inseriti direttamente nella banca dati del paese di destinazione, che si farà carico anche degli eventuali rimpatri, e non in quello di primo approdo.
Per il capo del Viminale Lamorgese quello che è avvenuto oggi a Malta è «molto importante, un primo passo concreto per un approccio di vera azione comune europea. Ho trovato un clima davvero positivo perché la politica migratoria va fatta insieme agli altri stati. Noi abbiamo sempre detto che chi arriva a Malta e in Italia arriva in Europa. E oggi questo concetto fa parte del comune sentite europeo».
Nel corso del vertice sull'immigrazione a Malta è stato raggiunto tra i Paesi partecipanti un accordo per i ricollocamenti dei richiedenti asilo in «tempi molto rapidi», ha spiegato Lamorgese. L'accordo, ha detto il ministro, prevede che «entro quattro settimane» i migranti richiedenti asilo vengano ricollocati in altri Paesi che si faranno carico delle procedure di verifica dei requisiti e degli eventuali rimpatri. «Da oggi Italia e Malta non sono più sole, c'è la consapevolezza che i due paesi rappresentano la porta d'Europa». «Il testo predisposto va nella giusta direzione - ha aggiunto - ci sono contenuti concreti e abbiamo sciolto dei nodi politici complicati». L'auspicio dell'Italia, ha sottolineato la titolare del Viminale, è che l'accordo sia condiviso quanto più possibile tra i paesi Ue.