di Lucilla Quaglia
lunedì 10 ottobre 2011, 11:16Per caldaie da bollino blu subito la manutenzione
Il controllo dei fumi è biennale per
caldaie di grande potenza, è quadriennale
per impianti che non superano i 35 Kw
Ancora pochi giorni ed entreranno in funzione gli impianti di riscaldamento, con date prestabilite a seconda della fascia climatica. A Roma, in particolare, l’accensione è prevista dal primo novembre fino al 15 aprile, per un massimo di 12 ore al giorno. Al di fuori di tale periodo, gli impianti termici possono essere attivati solo in presenza di situazioni climatiche che ne giustifichino l'esercizio e, comunque, con durata giornaliera non superiore alla metà di quella consentita a pieno regime.
Come ogni anno, quindi, è necessario verificare il buon funzionamento e l’efficienza delle caldaie, autonome e condominiali.
Roma è stata la prima grande città italiana a dare attuazione alle normative in tema di sicurezza, risparmio energetico e qualità dell’aria sollecitando i cittadini a far effettuare la manutenzione periodica degli impianti termici e sottoponendo questi ultimi a diversi controlli a campione. Ad occuparsi dello stato di salute di caldaie e caldaiette, a verificare se la loro manutenzione avviene con le cadenze prescritte, su incarico del Comune di Roma, è la Società Acea Reti e Servizi Energetici del Gruppo Acea.
Apparecchi a norma
Gli apparecchi alimentati a gas e i loro accessori devono essere primo di tutto a norma e contraddistinti dalla marcatura CE.
Assicurarsi inoltre che le imprese installatrici abbiano eseguito l’installazione degli impianti a regola d’arte utilizzando materiali e componenti realizzati secondo le norme tecniche di sicurezza Uni e Cei e nel rispetto della legislazione tecnica vigente.
Sottoporre quindi gli apparecchi a gas ai controlli periodici affidandosi solo a tecnici specializzati.
In caso si percepiscano odori riconducibili a quello del gas, allertare prontamente l’azienda di distribuzione del gas combustibile per un’immediata verifica dei propri impianti. Il numero di telefono si trova sulla bolletta.
I dati
In Italia sono circa 26 milioni e duecentomila le utenze domestiche interessate all'utilizzo di gas combustibili per riscaldamento, produzione di acqua calda e cottura di cibi.
Nella capitale sono presenti circa 600.000 caldaie autonome e 26.000 centralizzate e ogni anno vengono sottoposti a controlli tra i 15 e i 20.000 impianti.
Il bollino
Il “Bollino Caldaie Sicure” che testimonia l’avvenuta manutenzione, il corretto esercizio e il controllo dei fumi di scarico, viene emesso dal manutentore abilitato ogni 4 anni per le caldaie con potenza inferiore ai 35 kw, e il costo è pari a 5 euro, mentre la cadenza è biennale per gli impianti superiori ai 35 kw, con il costo proporzionale alla potenza dell’impianto installato: dai 35 ai 116 kw 40 euro, dai 116 ai 220 kw 45, dai 220 ai 350 kw 65, dai 350 ai 500 kw 75 e infine oltre i 500 kw si pagano sempre 100 euro.
Lo stesso manutentore comunicherà l’effettiva emissione del bollino inviando la certificazione ad Acea Rse.
I controlli
A seguito dell’invio della dichiarazione l’Ente preposto ai controlli organizza delle specifiche campagne di verifica, a campione, su almeno il 5% degli impianti esistenti.
Tali controlli sono indirizzati ad impianti per i quali non è pervenuta nessuna dichiarazione - ma di cui si conosce l’esistenza in base a precedenti invii di avvenuta manutenzione e ad un catasto realizzato alla fine degli anni ’90 da Acea e Italgas - e a quelli che presentano una qualche criticità.
Per avere maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.aceaspa.it (sezione Area Clienti/chiedi pure) oppure telefonare al numero verde gratuito 800130339.
Le irregolarità
Fra le irregolarità registrate con maggior frequenza: lo scarico dei fumi non idoneo, il mancato rispetto delle distanze minime dalle finestre, mancanza della Dichiarazione di conformità rilasciata dall’installatore, obbligatoria in base alla legge 46/90.
Responsabilità della gestione
Ma a chi compete la responsabilità della supervisione dell’impianto di riscaldamento? “Per gli impianti autonomi – spiega il direttore del Centro studi nazionale Anaci, Carlo Parodi - al proprietario dell'immobile dove è installato l'impianto termico, all'amministratore in caso di edifici dotati di impianto termico centralizzato amministrati in condominio o appartenenti a soggetti diversi dalle persone fisiche, all'inquilino occupante, a qualsiasi titolo, unità immobiliari dotate di impianti termici individuali (caldaie autonome)e al terzo responsabile, cioè alla persona fisica o giuridica (abilitata a termini di legge) che riceve e accetta la delega dal proprietario o dall'amministratore assumendosi la responsabilità dell'esercizio e della manutenzione dell'impianto termico”.
In tema di manutenzione del proprio impianto di riscaldamento, fa sapere Acea, non è inoltre da sottovalutare il fatto che una corretta manutenzione annuale preserva anche l’ambiente.