di Lucilla Quaglia
domenica 12 gennaio 2014, 17:48Più risparmio energetico con caldaie efficienti
Bonus del 65% per apparecchi a condensazione, del 50% per i tradizionali
Riscaldamenti accesi, ma senza dimenticare di testare il proprio impianto. Spesso, però, i proprietari di caldaie autonome si barcamenano male tra norme e adempimenti obbligatori. La domanda più frequente, affermano gli esperti, è infatti ogni quanto tempo queste debbano essere controllate. “Per una buona efficienza energetica - spiega David Raco, responsabile tecnico per un marchio leader nel settore del riscaldamento - le caldaiette devono essere controllate una volta l’anno, e comunque secondo le indicazioni dell’installatore/manutentore o della casa costruttrice”. La normativa di riferimento è il DPR 74/2013 pubblicato in gazzetta ufficiale (n.149) il 27/06/213, entrato in vigore il 12 luglio 2013, che regola le attività di esercizio, conduzione, manutenzione, controllo e ispezione degli impianti termici.
Pulizia bruciatore e rendimento energetico
Consiste nel verificare tutti i sistemi di sicurezza ma soprattutto la pulizia del bruciatore per mantenere un buon rendimento energetico. Per quanto riguarda il controllo di efficienza energetica (prova fumi) e il rilascio del bollino blu, la cadenza è ogni 4 anni per gli impianti alimentati da combustibile gassoso.
Verifica gas combusti e tiraggio della canna
“È un controllo che serve per conoscere l’effettivo rendimento di combustione – prosegue Raco - e quindi per valutarne l’effettiva efficienza e, cosa non secondaria, per verificarne l’effettivo tiraggio della canna fumaria evitando così un ritorno nell’ambiente del monossido di carbonio (gas inodore e letale per l’essere umano)”. Il tecnico, al termine di ogni controllo provvederà a redigere e sottoscrivere il “rapporto di controllo di efficienza energetica“ che il responsabile dell'impianto(occupante)conserva e allega al “libretto di impianto di climatizzazione“.
Quando si possono accendere gli impianti di riscaldamento
L'esercizio degli impianti termici per la climatizzazione invernale è consentito 12 ore giornaliere dal 1°novembre al 15 aprile con una temperatura media di 20 gradi.
Documenti da conservare e conformità impianto
Non dimenticare poi di conservare i documenti che ci interessano. Ovvero la Dichiarazione di conformità dell’impianto (DM 37/08 ex legge 46/90), rilasciata dalla ditta abilitata a fronte di ogni montaggio di caldaia a gas: in mancanza di essa si può rilasciare una dichiarazione di rispondenza. Il Libretto d’impianto termico o più precisamente libretto di impianto di climatizzazione dove vengono riportati tutti i controlli ordinari/straordinari dell’apparecchio, comprese le ispezioni dell’autorità competente. Il Rapporto di controllo di efficienza energetica per ogni intervento eseguito dal tecnico autorizzato. Chi esegue le ispezioni? Sono previste sanzioni? “Le autorità competenti – sottolinea Raco - effettuano gli accertamenti e le ispezioni necessari all'osservanza delle norme relative al contenimento dei consumi di energia nell'esercizio e manutenzione degli impianti termici. In caso di mancate verifiche, sono previste, per il responsabile dell’impianto (occupante e quindi chi ne fa uso) sanzioni amministrative molto elevate. Anche a quattro cifre”.
Sbocco dei fumi e novità normative
In conformità alla Legge n. 90 del 03/08/2013, tutti gli impianti termici installati successivamente al 31 agosto 2013 devono essere collegati ad appositi camini/canne fumarie con sbocco sopra il tetto dell'edificio. “E’ possibile scaricare i prodotti della combustione direttamente all’esterno (scarico a parete) – conclude Raco - solo per interventi di sostituzione del generatore di calore su impianti autonomi esistenti, effettuati dopo la data del 31/08/2013 ed esclusivamente installando apparecchi appartenenti alle classi Nox pari a 4 o 5. In questo caso il posizionamento dei canali da fumo deve avvenire in conformità alla vigente norma tecnica UNI 7129, e successive integrazioni”.