di Bruno Benelli
venerdì 8 giugno 2012, 16:14Sì a "deduzioni" Irpef per stipendi a colf e baby sitter
Con reddito non superiore a 40mila € detrazione per badante
In occasione della prossima presentazione delle dichiarazione dei redditi relativi al 2012 (per i redditi 2011) è opportuno ricordare ai datori di lavoro che, come per gli anni passati, è possibile avere alcune agevolazioni fiscali per la colf, per la badante e per la baby sitter. Ma mentre per colf e baby sitter si ha diritto alla sola deduzione Irpef per la badante si può avere diritto anche a una ulteriore e aggiuntiva detrazione. Vediamo quel che stabilisce la legge.
Occorre riepilogo contributi e salari
E’ necessario presentare in sede di dichiarazione dei redditi un apposito riepilogo dei contributi pagati per il lavoratore e delle somme a lui corrisposte per fruire della deduzione fiscale fino all’importo massimo di 1.549,37 euro. Nel determinare la misura dei contributi versati nel 2011 (si applica il principio di cassa e non di competenza: si guarda perciò alla data del pagamento dei contributi Inps e non al periodo di riferimento; ciò significa che il versamento dei contributi relativo all’ultimo trimestre 2010, assolto entro il 10 gennaio 2011, rientra nella deduzione di quest’anno, anche se relativo a un periodo di lavoro 2010)) si deve tenere conto solo della quota a carico del datore di lavoro e non anche di quella a carico della colf/badante, anche nel caso in cui questa quota sia stata pagata dal datore di lavoro senza averla trattenuta sui salari.
Per ogni ora quanto si detrae
A questo proposito è bene ricordare la ripartizione dei contributi 2011. Per la prima fascia il contributo orario che il datore di lavoro può detrarre è di 1,03 euro; per la seconda fascia è di 1,17 euro; per la terza fascia è di 1,43 euro; per i rapporti di lavoro di almeno 25 ore settimanali la detrazione oraria è di 0,75 euro. La deduzione è riconosciuta qualunque sia il reddito del datore di lavoro.
Badante
Nel caso di assistente a persona non autosufficiente si può fruire della detrazione pari al 19% calcolata su un importo massimo di 2.100 euro (deduzione massima di 399 euro) di spese sostenute. Questa volta però la legge riconosce la detrazione a condizione che il reddito lordo complessivo annuo della persona che ha versato i contributi (quindi il datore di lavoro) non sia superiore a 40.000 euro. Questa deduzione è riconosciuta per le spese retributive sostenute nell'interesse delle persone indicate nell'art. 433 codice civile (coniuge, figli legittimi, legittimati, naturali o adottivi, genitori o in mancanza, loro ascendenti, adottanti, generi e nuore, suoceri/e, fratelli e sorelle germani o unilaterali).
Cumulo
La detrazione è cumulabile con la deduzione sopra indicata. In sostanza chi ha la badante ha diritto: 1) alla deduzione fino a 1.549,37 euro, riferita ai contributi; b) alla detrazione fino a 399 euro, riferita alle buste paga, a condizione che abbia un reddito non superiore a 40 mila euro. Per fruire della detrazione – precisa Assindatcolf, associazione nazionale fra i datori di lavoro domestico, aderente a Confedilizia - è necessario disporre di un contratto di lavoro e di una busta paga nei quali siano indicati i dati anagrafici ed il codice fiscale della lavoratrice e del datore di lavoro e, nel caso in cui il datore risulti essere persona diversa dall’assistito, dovranno essere specificati anche gli estremi di quest’ultimo