di Bruno Benelli
lunedì 31 ottobre 2011, 15:04Versiamo i contributi con le "Reti amiche"
Sfruttando IPhone e Android
Nel circuito di “Reti amiche” sono entrati finalmente anche gli uffici postali. Finora l’Inps aveva sempre parlato di tabaccai autorizzati e banca Unicredit, a riprova forse che le Poste non erano pronte al servizio. Il cerchio si chiude con grande vantaggio per le famiglie che non sanno gestire il bollettino di versamento o non lo hanno proprio.
Le Poste ora si presentano con un duplice volto: quello di accettare il versamento cartaceo con il bollettino Mav, quello di far pagare l’Inps con moneta elettronica.
"Inps mobile"
La seconda buona notizia riguarda il progetto “Inps mobile”, attraverso il quale il datore di lavoro domestico riesce a localizzare i tabaccai e gli sportelli postali a lui più vicini (inseriti nei “punti di pagamento reti amiche”) per versare i contributi, coprendo quel “buco” di disinformazione, che tanto fa inquietare gli interessati. Questo servizio, ovviamente gratuito, è disponibile per le piattaforme IPhone e Android. L’applicazione consente, come detto, di trovare in tempo reale i luoghi dove provvedere al pagamento dei contributi per colf e badanti indicando il codice fiscale del datore di lavoro e il codice del rapporto di lavoro domestico.
Il nuovo servizio è stato creato perché ormai la navigazione in internet è sempre più accettata, soprattutto attraverso dispositivi dotati di funzionalità evolute come gli smartphone.
Gli intermediari
La terza notizia si riferisce alla possibilità da parte dei datori di lavoro di assolvere i propri obblighi contributivi con Inps avvalendosi della rete di intermediari, che in molti casi potrebbe risultare più conveniente e veloce. Di che si tratta è presto detto.
Il datore di lavoro ha necessità di avere il bollettino Mav, di compilarlo, di calcolare il contributo. Per avere il bollettino deve chiederlo all’Inps usando il computer, che per molti è causa di mal di pancia non avendo dimestichezza con la telematica e spesso perché devono chiedere la modifica dei dati precedenti perché ci sono state nel trimestre variazioni nel rapporto di lavoro.
Richiesta massiva
Ebbene, ci si rivolge all’intermediario, affinchè sia lui a chiedere in forma massiva i bollettini Mav necessari per il versamento dei contributi da lavoro domestico (colf e badanti). Attenzione: il servizio è riservato nella fase iniziale soltanto per i soggetti che gestiscono almeno mille rapporti di lavoro a trimestre.
E’ quindi l’intermediario a inviare in modo complessivo (cioè “massivo”) le informazioni di ogni singolo datore di lavoro, fornendo all’Inps i dati utili per determinare l’esatto ammontare del contributo dovuto per quel singolo trimestre. Sulla base dei dati l’Inps fornisce le coordinate alla Banca popolare di Sondrio (è la banca che emette i bollettini Mav per tutto il territorio nazionale) per l’invio a casa del datore di lavoro del Mav necessario.
I consulenti
I professionisti abilitati a svolgere questo compito sono le persone iscritte nell'albo dei consulenti del lavoro. E anche quelli iscritte negli albi degli avvocati, dei dottori commercialisti, dei ragionieri e periti commerciali, a condizione che abbiano dato la prevista comunicazione ai servizi ispettivi delle Direzioni provinciali del lavoro delle province nel cui ambito territoriale intendono svolgere gli adempimenti relativi all’assistenza ai datori di lavoro. I soggetti richiedenti il servizio devono inoltre dichiarare di avere ricevuto specifica delega dai datori di lavoro domestico per conto dei quali agiscono.
Le Associazioni
Ma anche Assindatcolf, quale associazione dei datori di lavoro, entra in campo ed ha attivato il servizio di elaborazione massiva dei Mav, dando anch’essa la possibilità di datori di lavoro di versare i contributi corrispondenti all’effettivo lavoro svolto nel trimestre. In questo modo, dice l’associazione, si utilizza al meglio il nuovo sistema Inps evitando alle famiglie di andare incontro alle numerose difficoltà che si sono create in questi ultimi tempi.