immagine Acconto Irpef in scadenza,  guida agli adempimenti
  • di Oliviero Franceschi
  • Domenica 11 Novembre 2012, 15:57

Acconto Irpef in scadenza,  guida agli adempimenti

Il versamento in banca, alla posta oppure via Internet

Mentre il dibattito politico procede serrato sui temi più svariati, i cittadini devono vedersela con le cose concrete come il secondo acconto dell’Unico 2012, che in tempi di crisi di liquidità viene percepito da alcuni come una seria minaccia alle proprie finanze. Ma non tutti dovranno pagare…
Baciati dalla fortuna
Il pagamento dell’acconto Irpef riguarda in generale chi ha presentato Unico 2012. Ma c’è qualcuno che non deve pagare nulla: ecco di chi si tratta. 1) Chi ha indicato nella denuncia dei redditi (riga RN33) un’imposta inferiore a 51,65 euro e chi prevede un'Irpef 2012 inferiore a 51,65 euro. 2) Chi ha avviato una nuova attività nel 2012 e non aveva redditi nel 2011. In pratica, chi non doveva presentare la dichiarazione nel 2012, anche a novembre non dovrà fare nulla: pagherà tutte le imposte a saldo sui redditi del 2012 a giugno 2013. Stesso discorso per dipendenti e pensionati che nel 2011 avevano solo redditi di lavoro dipendente o assimilati e che nel 2012 hanno avuto ulteriori redditi aggiuntivi (ad esempio, acquisto di un immobile, dividendi, collaborazioni, ecc.). 3) Chi a giugno, luglio o agosto, per errore o libera scelta, ha versato tutto l’acconto del 96%, anziché la sola prima rata; chi, invece, per errore ha pagato più del dovuto a titolo di prima rata, ora può scalare dall’importo della seconda rata le maggiori somme versate. 4) Gli eredi di persone decedute nel 2012 non devono versare nulla per conto del defunto. 5) Chi ha presentato il modello 730. Calcoli e pagamenti, infatti, vengono fatti direttamente dal sostituto d’imposta: la seconda rata sarà trattenuta direttamente dallo stipendio o dalla pensione. Fa eccezione chi nel 2012 ha cessato il rapporto di lavoro, oppure è stato messo in aspettativa senza retribuzione. In questi casi, infatti, il versamento dell'acconto dovrà essere fatto autonomamente dal lavoratore.  Nessun problema, invece, se i redditi del 2012 sono aumentati rispetto a quelli 2011. In questo caso, infatti, basta versare complessivamente il 96% dell'Irpef relativa al 2011: il conguaglio, infatti, si farà con la prossima dichiarazione dei redditi, pagando la differenza.
Come si paga
L'acconto Irpef per il 2012 si paga in banca, alla posta o presso il concessionario della riscossione entro il 30 novembre 2012, utilizzando il modello F24 ed il codice tributo 4034: Irpef acconto - seconda rata o acconto in unica soluzione; l'anno di riferimento è il 2012. Diversamente dagli importi a saldo risultanti dalla dichiarazione, gli importi vanno arrotondati al centesimo di euro: per difetto se la terza cifra decimale è minore di 5; per eccesso, se invece, è uguale o maggiore di 5. L'acconto di novembre non può essere rateizzato. Tutti i titolari di partita Iva, invece, devono pagare l’acconto esclusivamente on line. In questo caso il versamento può essere fatto direttamente, collegandosi al sito dell’Agenzia delle entrate e utilizzando fisco on line: è necessario però munirsi con anticipo del codice di accesso (Pin) all'area riservata del sito. In alternativa si può sempre versare con i servizi di home banking forniti dalla propria banca o di remote banking (CBI). Infine si può sempre ricorrere ad un intermediario abilitato che, a pagamento, effettuerà il versamento sul vostro conto corrente.
Nuovo ravvedimento sprint
Per chi vorrà ricalcolare l’acconto e sbagliasse i conti oppure per chi dovesse versare l’importo esatto ma in ritardo, ci sono ovviamente delle sanzioni. Ma con il ravvedimento operoso queste multe possono essere notevolmente ridotte. A tale proposito dall’anno scorso c’è addirittura una possibilità in più, grazie al cd. “ravvedimento sprint”. Infatti se si paga entro il 14° giorno dalla scadenza e cioè entro il 14 dicembre basta versare la minisanzione dello 0,2% per ogni giorno di ritardo più gli interessi legali (2,5%) maturati dal 1° dicembre al giorno del pagamento. Se invece si paga entro il 31 dicembre 2012 (il 30 dicembre cade di domenica) è dovuta la classica sanzione del 3% più gli interessi legali (2,5% annuo) sempre maturati dal 1° dicembre fino al giorno in cui viene eseguito il versamento. Infine, oltre questo termine, e fino alla data di presentazione della prossima dichiarazione dei redditi la sanzione è del 3,75%, sempre più gli interessi del 2,5% con maturazione giorno per giorno. Gli interessi non si versano insieme al tributo principale, ma a parte con il codice tributo “1989”, interessi sul ravvedimento Irpef. Anche la sanzione deve essere indicata a parte con il relativo codice (ad esempio, 8901 per l'Irpef, 8918 per l'Ires, ecc.).
Per chi paga l’Irap
Molti titolari di partita Iva (tra cui anche amministratori di condominio) devono versare (se dovuto) anche l’acconto Irap. Attenzione però agli errori: la misura dell’acconto non è diminuita al 96% come per l’acconto Irpef, ma è rimasta alla classica percentuale del 99%; basta, quindi, calcolare il 99% dell’imposta indicata nella riga IR22 del modello Irap 2012 e sottrarre quanto è stato eventualmente pagato come prima rata: si ottiene così l’importo da versare entro il 30 novembre. Il codice tributo da indicare nella sezione Regioni della delega F24 è il 3813. Occorre, inoltre, indicare il codice regionale (per il Lazio, ad esempio, è 08).  Anche per l’Irap è possibile calcolare l’acconto non sullo storico ma sul reddito che si prevede di conseguire nel 2012, con l’avvertenza che gli errori andranno sanati col ravvedimento operoso oppure saranno contestati dal fisco. Infine, per le Regioni in deficit sanitario per le quali è stata introdotta un’aliquota più alta rispetto a quella riportata nella tabella in appendice alle istruzioni ministeriali, bisognerà ricalcolare l’imposta 2012 con la maggiore aliquota e poi calcolare l’acconto o analogamente, se si sceglie il metodo previsionale, fare i calcoli previsionali con l’aliquota maggiorata.

2) continua

Hanno collaborato Daniele Cuppone e Alberto Martinelli

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