immagine Caldaia e termosifoni, controlli e multe da 500 euro: «Accese non più di 12 ore»
  • di Laura Bogliolo
  • Venerdì 23 Novembre 2018, 08:33

Caldaia e termosifoni, controlli e multe da 500 euro: «Accese non più di 12 ore»

Tornano, dopo tre anni, le verifiche del Comune sui 250 mila impianti di riscaldamento di Roma e la multa per chi sgarra è di 500 euro. Il 31 dicembre del 2015 era scaduto l'appalto dell'azienda che aveva il compito di certificare il corretto funzionamento di caldaie e termosifoni.

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Era rimasto l'obbligo della manutenzione che doveva e deve essere effettuata regolarmente, ma di fatto non c'era più il supervisore del Comune che ha il compito di verificare lo stato di salute delle caldaie sulla base delle certificazioni rilasciate dalle ditte abilitate, un vuoto molto pericoloso per la sicurezza dei condomini. Adesso arriva la stretta e si rischiano controlli e multe.

I RITARDI
Da gennaio del 2016 il Comune aveva anche sospeso l'acquisto dei bollini blu, che invece riprenderà con la nuova concessione affidata con gara alla società Organismo Ispezioni Impianti Termici che ha già predisposto i bollini di autocertificazione. L'azienda dovrà gestire il servizio di verifica e controllo dell'esercizio e della manutenzione degli impianti termici presenti nel territorio comunale.

Il concessionario, spiegano dal Comune, provvederà al censimento degli impianti ed effettuerà i controlli sulle utenze che non avranno provveduto alla dichiarazione del bollino blu. Tornano quindi i controlli e soprattutto le verifiche sulle caldaie non auto-certificate, quelle che sfuggono a ogni verifica. Gli ispettori hanno il compito anche di verificare la manutenzione e l'installazione delle valvole, che sono diventate obbligatorie dal 2017.

LE REGOLE
I controlli riguarderanno sia le temperature che gli orari di accensione. La temperatura non potrà superare i 22 gradi e gli impianti non potranno essere in funzione per più di 12 ore al giorno. I controlli scatteranno sia a casa che in ufficio: il servizio di verifica sulle temperature effettive infatti riguarderà sia impianti privati che pubblici. L'obiettivo, spiegano dal Comune, è anche la salvaguardia dell'ambiente e la tutela dell'aria. Per evitare equivoci, si deve chiarire che la manutenzione periodica degli impianti è e rimane a carico dei proprietari e la verifica da parte di Roma Capitale non la sostituisce. I controlli, fanno sapere da Palazzo Senatorio, hanno lo scopo di assicurare che ciascun impianto venga censito e quindi acquisito al relativo catasto così da poter fornire una garanzia per il cittadino. Verrà quindi assicurato che i controlli sull'efficienza energetica degli impianti siano stati eseguiti da parte dei manutentori secondo la normativa vigente e nei tempi previsti.

LE RESTRIZIONI
Roma fa parte della Zona Climatica D dove è prevista l'accensione delle caldaie dal primo novembre al 15 aprile. Per legge non è possibile superare i 20 gradi, ma sono previsti due gradi di tolleranza all'interno delle abitazioni, delle scuole e degli uffici. Ma è bene sapere che le restrizioni valgono per i palazzi dotati di impianti centralizzati, mentre per chi ha il riscaldamento autonomo non esiste alcun tipo di restrizione: i termosifoni possono essere azionati in qualunque momento. Ora le aziende che si occupano di manutenzione dovranno redigere e sottoscrivere un rapporto di controllo di efficienza energetica e trasmetterne una copia, completa del relativo bollino, all'organismo incaricato dal Comune.

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