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il fisco gioca d’anticipo
  • di Oliviero Franceschi e Daniele Cuppone
  • Lunedì 20 Febbraio 2017, 09:29

Dichiarazione Iva, il fisco gioca d’anticipo

L'invio va fatto prima e per via telematica. Rottamato il "Modello Unico"


C’era una volta il modello Unico quello che doveva semplificare la vita ai contribuenti con partita Iva, amministratori di condomini compresi, raggruppando in sè  molti adempimenti.
 
Non sei più, Unico

Non è facile orientarsi per i contribuenti, soprattutto per quelli che, per risparmiare, cercano di fare da soli. Ogni anno siamo infatti ormai abituati a cambiamenti continui ed inaspettati, anche di prassi e norme. E anche quest’anno, tanto per non  smentirsi, il legislatore ha rimescolato le carte: tra le diverse novità che meriterebbero la prima pagina, spicca la rottamazione del modello Unico, quello che tutti i contribuenti con partita Iva utilizzavano obbligatoriamente per dichiarare i propri redditi.
 
Tre dichiarazioni in una
 
Tale modello in origine comprendeva tre dichiarazioni e cioè quella dei redditi, la dichiarazione Irap e la dichiarazione Iva, consentendo con un'unica mossa di soddisfare tutti e tre gli adempimenti, con un’unica data e scadenza da ricordare.
Dopo aver perso per strada già da qualche anno la dichiarazione Irap, il modello Unico quest’anno ha perso anche la dichiarazione Iva, la quale va inviata telematicamente al fisco con anticipo rispetto al passato e cioè entro una decina di giorni. Conseguentemente il modello Unico è ora chiamato modello “Redditi”, esattamente come l’ultima dichiarazione rimasta..  
 
Sicurezze e vantaggi

Resta la consolazione che il modello Irap, anche se distinto come invio e controlli, mantiene le stesse scadenze del modello Redditi, sia per la presentazione telematica del modello che per i versamenti da effettuare, saldi e acconti.
La dichiarazione Iva invece è anticipata quanto all’invio telematico del modello al 28 febbraio, mentre il versamento dell’Iva, se dovuta, andrà effettuato con le stesse tempistiche del passato.
Come vantaggio per i contribuenti c’è però l’eliminazione della “Comunicazione Iva”, una specie di doppione della “Dichiarazione Iva” sia pur molto semplificato, la cui scadenza era appunto nel mese di febbraio.
 
Versamento Iva

Non cambia invece il calendario del versamento del saldo Iva, eventualmente dovuto: i contribuenti possono scegliere come sempre se pagare in un’unica soluzione entro il prossimo 16 marzo, oppure ratealmente a partire da tale data o infine con maggiorazione dello 0,40% per mese di ritardo insieme al saldo della dichiarazione dei redditi: saldo che naturalmente è stato spostato dal 16 al 30 giugno, con possibile confusione delle idee.
 
Gli adempimenti
 
Non è solo l’Iva ad essere stata anticipata, ma tutto l’insieme degli adempimenti 2017 ad essere stato massicciamente ampliato. Da quest’anno ad esempio lo “spesometro” raddoppia, nel senso che l’invio sarà semestrale: e questo solo dopo le accese proteste dei professionisti che hanno così ottenuto un piccolo sconto della pena: lo spesometro infatti dall’anno prossimo sarà trimestrale e avrebbe dovuto esserlo già da quest’anno. Ma non basta. Nel 2017, che potrebbe essere ricordato come l’anno orribilis del rapporto tra fisco e contribuenti, questi ultimi saranno tenuti anche all’invio delle liquidazioni Iva all’Agenzia delle Entrate, con ulteriore aggravio dei tempi, dei costi e del peso della burocrazia sulle spalle dei soliti noti.
 
Certificazione Unica

Pochi giorni dopo la scadenza delle dichiarazioni Iva, i contribuenti dovranno curare anche un altro adempimento, i cui errori potrebbero pesare come un macigno sui loro portafogli e cioè l’invio delle Certificazioni Uniche al fisco. Per “favorire” il rapporto di collaborazione tra fisco e contribuenti qualcuno ha pensato bene di farli collaborare sotto minaccia di pesanti sanzioni economiche. Noblesse obblige..
 
Successioni on line

Per non lasciarci con l’amaro in bocca, chiudiamo con una nota positiva, merito indubbio degli sforzi dell’agenzia delle entrate. E’ disponibile ormai da qualche tempo sul sito dell’agenzia il nuovo software gratuito per elaborare la dichiarazione di successione, stampare il modello, calcolare le imposte e trasmettere la dichiarazione per via telematica. Ma non basta: il nuovo modello di dichiarazione di successione consente anche di adempiere alla presentazione della domanda di voltura in catasto. Potrebbe trattarsi di un notevole passo avanti per i contribuenti, che potranno utilizzare uno strumento che li guida negli adempimenti obbligatori relativi alla dichiarazione di successione. I documenti da allegare vanno scansionati e allegati in formato pdf/A o Tiff. Per inviare la dichiarazione comodamente da casa propria occorre munirsi del codice pin dell’agenzia delle entrate, oppure ricorrere a un intermediario abilitato. E’ anche possibile trasmettere telematicamente la dichiarazione facendosi assistere presso un ufficio territoriale dell’agenzia. Attenzione ai passi falsi: per le successioni aperte prima del 3 ottobre 2006 si dovrà continuare a utilizzare il vecchio modello cartaceo 4; stesso iter per apportare modifiche o sostituire dichiarazioni già presentate col modello cartaceo.
 
Hanno collaborato Alberto Martinelli ed Enrico Rabitti
 

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