immagine Energia e riparazioni,il caro ascensore dipende anche dall’età
  • di Dario Ferrara
  • Martedì 27 Novembre 2018, 15:54

Energia e riparazioni,il caro ascensore dipende anche dall’età

LA RICERCA

Nel bilancio condominiale l’ascensore è una voce sempre presente nel passivo: ammonta a 700 euro l’anno la spesa media per le riparazioni. I guasti più frequenti? Rottura delle porte, schede elettroniche bruciate, bottoniere usurate. Senza dimenticare il consumo di energia, pari al 10 percento del totale nel fabbricato.

In Italia ci sono circa 462 mila edifici con elevatore: per la manutenzione se ne vanno 525 milioni di euro ogni dodici mesi. D’altronde il parco macchine del nostro Paese è il più obsloleto d’Europa: il 40 per cento degli impianti in esercizio ha più di trent’anni mentre oltre il 60 non è dotato di tecnologie moderne.
Risultato: ogni anno la cabina resta ferma per almeno quattro giorni e mezzo e le ore di fuori servizio arrivano a 11 milioni.
E dire che nella Penisola la spesa pro capite media per la manutenzione si attesta a 8,5 euro per abitante (dati Istat rielaborati da thyssenkrupp elevator Italia).

I costi arrivano a 10 euro a testa nel Lazio, che si piazza al terzo posto della graduatoria nazionale dietro Liguria (15,7 euro per abitante) e Piemonte (11,8) e davanti a Puglia eLombardia (9,6).
Il tutto mentre la regione è soltanto quarta in Italiapernumerodi edificicon ascensore in relazione agli abitanti, dietro Liguria, Piemonte e Abruzzo: i fabbricati con elevatore sono in tutto 52.138, il rapporto è un fabbricato dotato di impianto ogni 112,9 abitanti, contro la media nazionale di 131.
E nelle cinque province si registrano almeno quattro interventi di manutenzione per ascensore ogni dodici mesi: un dato secondo soltanto al record della maglia nera Puglia, che mostra una media di sei interventi l’anno, ma ha anche il parco impianti più vecchio del Paese, con 19 anni di servizio, davanti a Valle d’Aosta (14) e Veneto (13).

Gli impianti installati prima del 1999, fra l’altro, non sono in regola con lo standard di sicurezza minimoi ndicato dalla direttiva 2014/33/Ue che prevede sistemi di chiamata d’emergenza e di chiusura delle porta automatiche e livellamento tra pavimento e cabina. Mettendo in rete gli ascensori, invece, si possono dimezzare i tempi di fermo grazie al monitoraggio da remoto.
E i modelli più moderni sono ingrado di dimezzare il consumo energetico.


 

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