• di Paolo Travisi
• Lunedì 19 Marzo 2018, 14:54

Il grattacielo curvo: nuovo skyline per Milano con la Torre Libeskind

Il grattacielo “curvo” di Milano sarà finito nel 2020. Il capoluogo lombardo prosegue nel suo cammino verso la modernità, con il terzo grattacielo che arricchirà lo skyline della CityLife. La Torre, progettata dall'architetto Daniel Libeskind, già ribattezzata il grattacielo curvo, per la sua forma verticale ispirata alla scultura della Pietà Rondanini di Michelangelo, svetterà sui cieli di Milano coi suoi 175 metri di altezza per 31 piani ed un costo di 280 milioni di euro. Secondo il cronoprogramma del progetto, iniziato nel 2016 con le fondamenta, già entro luglio arriverà al 16° piano e per il prossimo natale sarà concluso. I 3.500 dipendenti della PWC, l'azienda di consulenza che ha preso in affitto la struttura, potranno iniziare ad occupare gli uffici nel 2020. L'edificio, che occuperà 33.500 metri quadri di superficie complessiva, è stato concepito da Libeskind secondo criteri costruttivi che puntano alla massima sostenibilità ambientale. Ogni aspetto della struttura, in particolare gli impianti e la tecnologia, sono stati pensati per ridurre il consumo di energia ed acqua. Per gli spazi interni invece, la parola d'ordine è condivisione, nell'ottica di una cultura del lavoro che predilige ambienti in cui stimolare i dipendenti alla collaborazione. La Torre curva di Libeskind s'inserisce nell'ambizioso progetto della CityLife, il piano di riqualificazione del quartiere Fiera di Milano, che insieme alle Torri Hadid e Isozaki, costituisce la più grande area pedonale di Milano e tra le maggiori d'Europa.