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si prevede la proroga
  • di Oliviero Franceschi e Daniele Cuppone
  • Lunedì 31 Ottobre 2016, 09:20

Lavori, per i maxi bonus si prevede la proroga

Per alcuni lavori di riqualificazione energetica è prevista una maggiore detrazione nel 2017. In arrivo anche bonus per adeguamenti antisismici

Scadono ufficialmente a fine anno i maxi bonus riservati ai lavori per la casa, ma sono previste importanti proroghe nella Legge di stabilità. Infatti, il futuro si preannuncia roseo per chi voglia intraprendere delle opere sugli immobili: all’orizzonte sono comparse interessanti novità contenute nella Legge in discussione in Parlamento. Per chi, invece, non voglia correre rischi resta la scadenza di fine anno per effettuare i pagamenti..
 
Legge di stabilità in discussione
 
La legge di stabilità che dovrà essere approvata in Parlamento prevede importanti novità per la casa e i lavori. Si parla di proroghe sia per le spese di recupero del patrimonio edilizio che per quelle di risparmio energetico che per il bonus arredi. Per i lavori di riqualificazione energetica dovrebbe addirittura aumentare la percentuale di detrazione per alcuni tipi di lavori. Inoltre potrebbe essere introdotto un “sisma bonus” per favorire la messa in sicurezza del patrimonio edilizio nel nostro paese che, com’è noto, ha un elevato rischio sismico.
In attesa però che le norme annunciate diventino effettivamente legge dello Stato, la scadenza di diversi bonus è prevista al momento per la fine dell’anno.
Continuiamo perciò la nostra analisi delle misure in scadenza, alcune delle quali è opportuno sfruttare subito, se possibile, data la possibilità sia pur ridotta che non siano approvate le proroghe.
 
Detrazione 50% per il recupero edilizio
 

Abbiamo visto nella scorsa puntata che le spese di recupero del patrimonio edilizio danno diritto a una detrazione Irpef che fino al 31 dicembre sarà pari al 50% della spesa sostenuta invece che al 36%. Anche il limite totale di spesa agevolabile resta di 96.000 euro invece che di 48.000 euro fino al prossimo 31 dicembre. La legge di stabilità prevede comunque la proroga per tutto il 2017 di entrambe le misure, cioè maggiore percentuale e maggior limite, ma naturalmente non può esistere la certezza assoluta.
Abbiamo anche visto alcuni aspetti che è importante conoscere del meccanismo di funzionamento della detrazione. E da ultimo si è detto di come possano usufruire della detrazione tutti i contribuenti che pagano l’Irpef, l’imposta sul reddito delle persone fisiche, residenti e non residenti e di come l’agevolazione spetti non solo ai proprietari degli immobili ma anche ai titolari di diritti reali o personali di godimento che sostengono le relative spese, come ad esempio inquilini e comodatari.
 
Se il familiare esegue le opere avrà il bonus
 
Uno dei casi meno chiari per la detrazione, riguarda l’ipotesi nella quale i lavori siano eseguiti da un parente del proprietario dell’immobile come ad esempio un familiare. Ebbene come riportato nella guida dell’agenzia delle entrate, consultabile sul sito www.agenziaentrate.it, ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento, a condizione che sostenga le spese e siano a lui intestati bonifici e fatture. In tale ipotesi è prevista anche una semplificazione ulteriore: ferme restando le altre condizioni, la detrazione spetta al familiare anche se le abilitazioni comunali fossero intestate al proprietario dell’immobile e non al familiare stesso.
Ma chi sono esattamente i familiari che possono godere del bonus? Secondo l’art. 5 del DPR n. 917/1986, Testo unico delle imposte sui redditi, sono definiti familiari, il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado.
In realtà la semplice qualifica di familiare non è talvolta di per sé sufficiente ad evitare contestazioni da parte dell’amministrazione: infatti secondo una precedente prassi dell’Agenzia delle entrate occorre anche che l’immobile dove si realizzano i lavori sia uno dei fabbricati o il fabbricato in cui si esplica il rapporto di convivenza.
 
Più proprietari e fatture

Un altro caso tipico di confusione nei contribuenti è quello in cui esistano più proprietari di uno stesso immobile in cui si eseguono i lavori di ristrutturazione. A questo proposito, nella Circolare n. 20/2011 l’Agenzia delle Entrate ha precisato che quando la fattura e il bonifico sono intestati ad un solo comproprietario ma le spese di ristrutturazione sono state sostenute da tutti, la detrazione spetta ai diversi proprietari anche se non indicati nella fattura e nel bonifico, a condizione che nella fattura sia annotata la percentuale di spesa da loro sostenuta.
 
Lavori alla stipula del compromesso
 

Avviene spesso che al momento di acquistare un nuovo immobile si decida di effettuare dei lavori per ripulire il fabbricato e adeguarlo alle proprie esigenze. E talvolta si cerca di anticipare la tempistica dei lavori alla stipula del compromesso, in modo che al momento dell’acquisto definitivo tutto sia pronto, ad esempio, per l’eventuale trasloco. Ma in questa ipotesi spetta la detrazione, in assenza di un diritto di proprietà o di un altro diritto sul bene? L’agenzia delle entrate è comunque benevola verso i contribuenti ed afferma che nell’ipotesi sia stipulato un contratto preliminare di vendita (compromesso), l’acquirente dell’immobile ha diritto all’agevolazione alle seguenti condizioni: a) deve essere stato immesso nel possesso dell’immobile; b) deve effettuare a proprie spese  i lavori; c) il compromesso deve essere registrato.
Buone notizie infine per gli amanti del fai da te, sia nell’ipotesi di compromesso sia in generale in tutte le altre ipotesi di lavori agevolati: può richiedere la detrazione anche chi esegue in proprio i lavori sul fabbricato, limitatamente alle spese di acquisto dei materiali utilizzati.
 
(continua)
 
Hanno collaborato Alberto Martinelli ed Enrico Rabitti
 


 
 

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