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le novità per i lavori in casa
  • di Oliviero Franceschi e Daniele Cuppone
  • Lunedì 23 Gennaio 2017, 09:25

Legge di stabilità, tutte le novità per i lavori in casa

Recupero del patrimonio edilizio, risparmio energetico e misure antisismiche
 

Prima di Natale con l’approvazione della legge di stabilità sono arrivate notizie ottime per i lavori in casa: ecco tutte le novità per cogliere in tempo le opportunità a disposizione .
 
Ristrutturazione edilizia
 
Ancora una volta i lavori di recupero del patrimonio edilizio hanno ottenuto un’importante proroga delle percentuale e del tetto massimo agevolabile: per tutto il 2017 sarà possibile usufruire della maxi detrazione del 50% delle spese effettuate, fino a un importo di 96.000 euro, in dieci quote annuali di pari importo. Dal prossimo anno invece la percentuale di detrazione dovrebbe, (e il condizionale è d’obbligo viste le numerose proroghe degli ultimi anni) tornare alla misura del 36%, mentre il limite massimo di spesa dovrebbe ridursi a 48.000 euro.
Tra i lavori che rientrano nell’agevolazione, come i nostri lettori sapranno bene, troviamo gli interventi di manutenzione ordinaria per le sole parti comuni dell’edificio, i lavori di manutenzione straordinaria, quelli di restauro e risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia e infine alcuni interventi specifici che il legislatore ha voluto premiare per la loro particolare utilità o importanza, come ad esempio quelli di rimozione delle barriere architettoniche, le misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi o ancora gli interventi di bonifica dell’amianto: per l’elenco completo dei lavori con detrazione si può consultare la guida “Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali” sul sito dell’agenzia delle entrate www.agenziaentrate.it
 
Misure antisismiche

Delle regole specifiche sono previste poi per gli interventi tesi a limitare il rischio terremoti: dopo le tragiche vicende degli ultimi mesi, il legislatore si è mostrato particolarmente sensibile nel tentativo di incoraggiare non solo la ricostruzione ma anche la prevenzione di tali terribili fenomeni. Innanzitutto gli interventi antisismici agevolati sono sia quelli effettuati su edifici adibiti ad abitazioni, sia quelli utilizzati per le attività produttive. Inoltre, la misura “super” della detrazione non spetta per il solo 2017 come per i normali interventi di recupero del patrimonio edilizio ma si estende fino al 31 dicembre 2021 e riguarda anche i lavori per la classificazione e la verifica sismica degli immobili.
Altra differenza rilevante è poi il fatto che il bonus va ripartito in sole cinque annualità invece delle dieci stabilite per il recupero del patrimonio edilizio.
L’importo massimo su cui applicare la detrazione è sempre pari a 96mila euro per unità immobiliare per ciascun anno, con l’avvertenza che nell’ipotesi che i lavori siano la semplice prosecuzione di altri già iniziati in anni precedenti, si dovrà conteggiare per la verifica del tetto massimo anche le spese sostenute in passato e per le quali si sarà sfruttata l’agevolazione.
L’agevolazione è dovuta sia per gli immobili ubicati nelle zone 1 e 2 (cioè le zone sismiche ad alta pericolosità), ma anche per gli immobili che sorgono nella zona 3, zona nella quale i terremoti sono rari anche se possibili e forti.
 
Detrazione crescente

Una delle novità più interessanti per i lavori antisismici è proprio la percentuale della detrazione, che cresce in alcuni casi a seconda del risultato ottenuto.
La detrazione base infatti è pari al 50%: tuttavia se le misure antisismiche adottate realizzano una diminuzione del pericolo sismico tale da comportare il passaggio ad una classe di rischio più bassa, la detrazione sale al 70% o al 75% per gli interventi su parti comuni di edifici condominiali; se si passano due classi di rischio, la misura della detrazione aumenta ancora all’80% o rispettivamente all’85% per gli interventi condominiali.
 
Agevolazione antisimica e condomini

Per i lavori nei condomini caso la spesa massima agevolabile è di 96mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari dell’edificio. Una notazione interessante: come avviene per il “bonus energetico”, i beneficiari possono scegliere se usufruire della detrazione oppure se cedere il credito a chi ha effettuato l’intervento o ad altri soggetti privati.
 
Risparmio energetico
 
Nel 2017 esultano anche coloro che intraprendono i lavori di risparmio energetico: la detrazione di tali spese è stata infatti mantenuta nella misura del 65% per tutto l’anno. I lavori che rientrano nel bonus, in via principale, sono: a) interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti; b) interventi sugli involucri degli edifici; c) interventi di installazione di pannelli solari; d) interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale. I tetti massimi di spesa variano invece a seconda della tipologia.
Un discorso a parte meritano sempre i lavori nel condominio, per i quali sono previste diverse novità. Per cominciare la proroga nel loro caso vale fino al 31 dicembre 2021 invece che solo per quest’anno: molto più tempo dunque per fare eventualmente le assemblee, approvare i lavori e realizzarli. I lavori inoltre possono riferirsi alle parti comuni condominiali oppure a tutte le unità immobiliari del condominio.
 
Per i condomini la percentuale sale al 70%
 

Altra novità poi è quella delle percentuali: la detrazione per gli interventi condominiali sale dal normale 65% al 70%, se i lavori interessano l'involucro dell'edificio con un'incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda, oppure al 75% se sono rivolti a migliorare la prestazione energetica invernale o estiva. In queste due ultime ipotesi  è sempre possibile scegliere tra la detrazione o la cessione del credito ai fornitori che hanno effettuato gli interventi o ad altri soggetti privati. Infine, il tetto massimo agevolabile è di 40mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari.

( 1 - continua)
 
Hanno collaborato Alberto Martinelli ed Enrico Rabitti
 

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