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istruzioni per l'uso
  • di Oliviero Franceschi e Daniele Cuppone
  • Lunedì 17 Aprile 2017, 05:15

Modello precompilato, istruzioni per l'uso


Disponibile sul sito dell'Agenzia delle entrate. Scadenza il 7 luglio per chi utilizza il Caf


Come ogni anno il fisco attende al varco i contribuenti per le dichiarazioni dei redditi, modello 730 o modello Redditi (ex Unico). Ecco le novità per non essere presi in contropiede..
 
Scelta del modello

La scelta tra il modello 730 e il modello Redditi (che ha preso il posto del modello Unico) è spesso una scelta obbligata: non tutti possono presentare il 730, in particolare ne sono esclusi coloro che sono titolari di partita Iva. Il modello 730 consente di ricevere l’eventuale rimborso direttamente in busta paga o sul rateo della pensione, o al contrario, se la dichiarazione si chiude a debito, di pagare senza file e senza complicazioni con prelievo sempre direttamente dalla busta paga o dalla pensione. Il modello Redditi garantisce invece maggior controllo sulle uscite, che vengono direttamente eseguite dal contribuente. Nei pochi casi in cui la scelta sia libera e non obbligata dalla legge, per scegliere sarà utile conoscere meglio come funzionano entrambi i dichiarativi. Partiamo perciò come tutti gli anni con il modello 730.
 
Quando si presenta

I margini di tempo per preparare bene la propria dichiarazione ci sono tutti: il modello 730 tradizionale potrà essere presentato entro il 7 luglio 2017 mentre il modello 730 precompilato potrà essere presentato da chi fa da solo addirittura entro il 23 luglio. Se invece il precompilato viene inviato attraverso Caf e professionisti la scadenza torna al 7 luglio. Insomma, rispetto al recente passato c’è un mese abbondante in più per rintracciare la documentazione necessaria e approfondire le istruzioni ministeriali o per scegliere il professionista di fiducia cui affidarsi.
 
Il 730 precompilato

Già da un paio d’anni molti contribuenti possono decidere liberamente se utilizzare il modello precompilato, che sarà disponibile nell’apposita sezione del sito dell’Agenzia delle entrate proprio a partire da lunedì 18 aprile (ma per accettare o modificare occorrerà aspettare il prossimo 2 maggio), o dichiarare i propri redditi attraverso il più collaudato modello ordinario. In entrambi i casi esistono naturalmente pro e contro. Anche se per entrambi i modelli si può ricorrere ad un Caf o ad un professionista, il modello precompilato è sicuramente più indicato per chi preferisce fare da solo la propria dichiarazione: infatti il contribuente può prendere visione di quanto predisposto dall’Agenzia delle entrate, accettare il modello così com’è oppure integrarlo o modificarlo secondo il bisogno. I vantaggi nei controlli tuttavia sono assicurati solo a coloro che accettano quanto elaborato dall’Agenzia delle entrate senza apportare cambiamenti, il che talvolta non è possibile atteso che non tutte le informazioni predisposte dall’Agenzia sono sempre corrette. Non sono considerati cambiamenti che incidono sull’esenzione dei controlli quelli che riguardino elementi che non incidono sul calcolo del reddito complessivo o dell’imposta.
 
Al banco di prova con credenziali e codice pin
 
Sia che scegliate il precompilato sia che vogliate solo dare un’occhiata a quanto risulta all’Agenzia delle entrate, il primo passo è quello di munirsi per tempo del codice pin e della password dell’Agenzia delle entrate, le credenziali di accesso indispensabili per entrare nella propria posizione fiscale e prendere visione del modello 730 elaborato dall’amministrazione finanziaria.
Le credenziali di accesso possono essere richieste direttamente sul sito www.agenziaentrate.gov.it oppure telefonando al call center 848.800.444 o infine recandosi di persona presso gli uffici territoriali. Per i più aggiornati è possibile richiedere le credenziali attraverso l’app dell’Agenzia delle entrate da scaricare sul telefonino.
 
Se si opta per la procedura telematica
 
La prima parte del pin viene rilasciata immediatamente mentre la seconda parte, per motivi di sicurezza, viene inviata al domicilio fiscale del contribuente risultante all’amministrazione. Poiché il tempo per ricevere la comunicazione dal fisco è di almeno quindici giorni, sarà bene cominciare ad avvantaggiarsi richiedendo subito il codice pin. Esistono anche altri modi per entrare nel precompilato oltre alle credenziali dell’agenzia delle entrate: tra questi, ad esempio, le credenziali dispositive rilasciate dall’Inps oppure quelle dello Spid (Sistema pubblico dell’identità digitale) o ancora le credenziali del Portale NoiPA.
 
730 anche senza sostituto

Il modello 730 sia precompilato che ordinario può essere utilizzato da molti contribuenti ma non da tutti: come abbiamo detto sono ad esempio fuori coloro che hanno una partita Iva. Consigliamo perciò come sempre di leggere con attenzione le istruzioni ministeriali per la compilazione del modello. Una novità degli ultimi anni è stata l’estensione dell’utilizzo del 730 anche a molti di coloro che non hanno un sostituto d’imposta, cioè un datore di lavoro o un ente pensionistico che faccia materialmente i conguagli a debito o a credito del contribuente. Il modello 730 senza sostituto precompilato va presentato direttamente all’Agenzia delle entrate ovvero a un Caf o a un professionista abilitato. Viceversa il modello 730 senza sostituto ordinario va presentato a un Caf o a un professionista abilitato. In entrambi i casi occorre riportare la lettera “A” nella casella “730 senza sostituto” nelle informazioni relative al contribuente e barrare la casella “Mod. 730 dipendenti senza sostituto”.
Se dalla dichiarazione emerge un credito, il rimborso sarà effettuato direttamente dall’Agenzia delle entrate. Se, invece, emerge un debito, il pagamento deve essere fatto dal contribuente grazie al modello F24.
 
Hanno collaborato Alberto Martinelli ed Enrico Rabitti
 

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