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sulle ristrutturazioni 2016
  • di Vincenzo Malatesta
  • Lunedì 30 Gennaio 2017, 09:19

Proroga del bonus mobili sulle ristrutturazioni 2016

L'incentivo è relativo a lavori iniziati a decorrere dal 1° gennaio dello scorso anno


Via libera al bonus mobili ed elettrodomestici anche per il 2017 grazie alla proroga contenuta nella legge di bilancio. L’agevolazione fiscale può essere richiesta anche per gli acquisti effettuati nell’anno in corso soltanto da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato dal primo gennaio 2016. Se invece l’acquisto del mobile o dell’elettrodomestico è avvenuto fra il 6 giugno 2013 e il 31 dicembre 2016, si può ottenere l’incentivo unicamente quando si sono sostenute spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio a partire dal 26 giugno 2012. L’Agenzia delle entrate offre la versione della guida fiscale aggiornata alle novità introdotte dalla manovra economica.
 
Sconto da dichiarare

Il beneficio fiscale consiste in una detrazione Irpef al 50 per cento per l’acquisto di mobilia e grandi elettrodomestici almeno di classe A+ (A per i forni) destinati ad arredare l’immobile oggetto di ristrutturazione. Il bonus si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi - il 730 o il modello persone fisiche - ed è spalmato in dieci quote annuali: l’importo massimo è 10 mila euro, indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per le opere realizzate in casa. I lavori devono cominciare prima dell’acquisto dei beni: si può dimostrarlo con l’autorizzazione amministrativa richiesta per l’intervento o con la comunicazione preventiva all’Asl; quando il titolo edilizio non serve basta una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. Non è necessario, invece, che anche le spese di ristrutturazione precedano quelle di arredo dell’immobile. Negli interventi sulle parti comuni condominiali ogni singolo proprietario ha diritto all’agevolazione pro quota. Escluso il trasferimento agli eredi del contribuenti della detrazione non utilizzata in tutto o in parte.
 
Lavori in corso

Per i lavori effettuati nei singoli appartamenti danno diritto all’incentivo gli interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia. Qualche esempio? Realizzazione degli infissi esterni e dei servizi igienici, sostituzione dei tramezzi interni e apertura di nuove porte e finestre. Ma anche costruzione di recinzioni, muri di cinta e cancellate. E trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda. Non sono agevolabili la tinteggiatura di pareti e soffitti, il rifacimento degli intonaci interni e la sostituzione di pavimenti.
 
Parti comuni

Il bonus può scattare anche per i lavori su interi fabbricati (anche quelli colpiti da calamità naturali, se è stato dichiarato lo stato d’emergenza). E viene riconosciuto per l’installazione di ascensori e scale di sicurezza, rifacimento di rampe e adeguamento dell’altezza dei solai nel rispetto dei volumi esistenti. Agevolabili anche modifica della facciata, riparazione delle grondaie, rinnovo delle impermeabilizzazioni, riparazione o sostituzione di cancelli o portoni. Sulle parti comuni condominiali il beneficio è previsto anche sulla manutenzione ordinaria: dunque qui sì per tinteggiatura, pavimenti e intonaci. Ottiene l’incentivo anche chi riporta all’antico splendore edifici di valore storico-architettonico. Gli interventi di riqualificazione energetica dell’edificio che danno la detrazione fiscale al 65 per cento non consentono di ottenere l’incentivo per mobili e elettrodomestici.
 
Trasporto e montaggio

Quali mobili si possono comprare col bonus? Dai letti agli armadi, dai tavoli ai divani, dalle scrivanie alle credenze. E ancora: librerie, poltrone, sedie, cassettiere, materassi, comodini e apparecchi d’illuminazione. Escluso l’acquisto di porte, pavimentazioni (ad esempio il parquet), tende e tendaggi, altri complementi di arredo. Fra gli elettrodomestici agevolabili rientrano frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori, ventilatori e condizionatori. Risultano detraibili anche le spese di trasporto e montaggio dei beni acquistati.
 
 

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