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tutte le istruzioni per avere una casa sicura
  • di Lucilla Quaglia
  • Lunedì 12 Dicembre 2016, 09:23

Progettazione e materiali di qualità, tutte le istruzioni per avere una casa sicura

Confermati i bonus per gli adeguamenti antisismici. Dal 2017 incentivi più generosi per la prevenzione

L’Italia è da sempre un territorio ad elevato rischio sismico. Sin dagli anni Settanta apposite leggi stabiliscono i requisiti che i progettisti devono rispettare per le nuove costruzioni e per la ristrutturazione di quelle esistenti, ma attualmente il testo normativo più importante in materia è rappresentato dalle “Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni”, approvate con il Decreto Ministeriale del 14 gennaio 2008. Il decreto classifica il territorio della Penisola in zone soggette a differente rischio sismico: si va da quello più elevato della zona 1, a quello ridotto della zona 4.Il progettista, quindi, deve per prima cosa verificare in quale zona si trovi l’edificio da costruire o sul quale bisogna intervenire e analizzare le caratteristiche geologiche del sottosuolo.
 
Progettazione e materiali di qualità
 
Per progettare un edificio antisismico si devono rispettare determinati requisiti di sicurezza, cioè si deve fare in modo che esso sia in grado di evitare crolli e non subire dissesti gravi. Per far ciò è indispensabile innanzitutto adoperare materiali di eccellente qualità. Gli edifici antisismici possono essere costruiti in cemento armato (normale o precompresso), ovvero in calcestruzzo in cui vengono annegate barre di acciaio, opportunamente dimensionate. L’acciaio utilizzato deve essere inossidabile o al carbonio e le barre devono avere un diametro minimo di 5 mm, mentre il cemento dovrà avere una classe di resistenza più o meno elevata, a seconda della zona sismica in cui si va ad intervenire.
 
Il legno, flessibile e leggero
 
Un altro materiale antisismico è il legno, caratterizzato da grande flessibilità e leggerezza: può essere assemblato con adesivi o con giunti meccanici.
Oggi si va infatti diffondendo l’utilizzo di particolari strutture prefabbricate in legno che consentono di costruire edifici resistenti ai terremoti, anche di molti piani, e allo stesso tempo risultano particolarmente efficienti dal punto di vista energetico ed ecosostenibili. Anche l’acciaio, materiale duttile, flessibile e riciclabile, si presta alla realizzazione di strutture antisismiche.
Ma tra i materiali “antisismici” contemplati dalle norme non manca nemmeno la tradizionale muratura. In effetti, ciò che rende resistente un materiale è la sua qualità e la qualità dei leganti e dei collegamenti impiegati, come dimostrano i monumenti antichi che continuano a resistere nel tempo.
 
Rispetto dei requisiti costruttivi
 
Oltre ai materiali, ciò che conta per la realizzazione di un edificio antisismico è il rispetto di determinati requisiti costruttivi. In un edificio in cemento armato, ad esempio, devono essere rispettati determinati rapporti dimensionali tra travi e pilastri, mentre in uno in muratura bisogna prestare attenzione agli spessori minimi e massimi dei muri portanti.
 
Costi superiori del 30%

Il costo di un edificio costruito secondo questi criteri può essere superiore del 30% rispetto a uno tradizionale, ma naturalmente l’investimento, oltre che essere importante per l’incolumità degli abitanti, risulta ammortizzato a fronte della minore necessità di spese per eventuali riparazioni o addirittura ricostruzioni dovute a danni da terremoto. Le stesse norme da seguire per le nuove costruzioni vanno poi rispettate per la verifica e l’adeguamento degli edifici esistenti.
 
Quando il tetto è troppo pesante

I cedimenti strutturali che si verificano durante un sisma sono dovuti in gran parte all'enorme quantità di peso che la struttura portante dell'edificio deve sopportare. In particolare il tetto. Quindi, per rendere l’edificio in grado di assorbire il sisma, gli esperti consigliano di costruire un cordolo all’altezza del solaio fissandolo alla muratura verticale con tondini di acciaio e collante chimico. Poi va realizzata ex novo una struttura in acciaio per la copertura che alleggerisce il tetto di circa due terzi. Da segnalare che la spesa per 90-100 metri quadrati va dai 20 ai 30 mila euro.
 
Mettere in sicurezza gli appartamenti

La messa in sicurezza degli appartamenti è più impegnativa anche perché il progettista deve necessariamente verificare e analizzare tutta la struttura portante dell’edificio e poi intervenire eventualmente sulla singola unità. Ma ad esempio il costo dell’istallazione di una catena che serve per collegare, ovvero tenere unite, le due facciate opposte di un palazzo può variare dagli 800 ai 1.200 euro a seconda della dimensione. Anche questo è un intervento antisismico, certamente minimo, ma pur sempre funzionale.  
 

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