immagine Termovalvole, conto alla rovescia: il 30 giugno
scade il termine per l'installazione obbligatoria
  • di Vincenzo Malatesta
  • Lunedì 26 Giugno 2017, 09:02

Termovalvole, conto alla rovescia: il 30 giugno scade il termine per l'installazione obbligatoria

Tutti i condomini con il centralizzato, senza eccezioni, devono mettersi in regola. Sanzioni tra 500 e 2.500 euro 


È conto alla rovescia per venerdì 30 giugno, quando tre milioni di condomini italiani che hanno il riscaldamento centralizzato dovranno aver installato le termovalvole sui radiatori di tutti gli appartamenti, dopo aver verificato che la contabilizzazione del calore garantisce più efficienza e meno costi per l’impianto comune dell’edificio. Il ministero dello Sviluppo economico chiarisce che per adempiere all’obbligo non basta che l’assemblea abbia deliberato l’installazione del sistema di termoregolazione nel condominio ma è necessario che si sia provveduto ai lavori entro i termini di legge (nel dicembre scorso vi fu la proroga di sei mesi). I singoli proprietari che non si adeguano rischiano sanzioni comprese fra 500 e 2.500 euro. È quando emerge dalle faq del Mise, le risposte alle domande più ricorrenti, pubblicate in vista della scadenza sul sito web nella forma delle frequently asked questions.

Si paga a consumo

Col nuovo sistema ogni condomino paga quanto consuma perché decide quando e quanto riscaldare gli ambienti. Per ripartire le spese della contabilizzazione l’assemblea deve deliberare con la maggioranza degli intervenuti che rappresentano almeno la metà del valore dell’edificio: le nuove disposizioni consentono di derogare ai criteri della norma tecnica Uni 10200, finora unico riferimento per suddividere gli oneri fra i condomini (la norma Uni 10200:2015 non si applica nell’edificio dove è presente un servizio di climatizzazione estiva centralizzato).

Un anno di millesimi

Non è necessario produrre una diagnosi energetica del fabbricato ai fini dell’attuazione delle disposizioni del decreto legislativo 102/14, che ha introdotto l’obbligo delle termovalvole. Ogni condomino deve aprire la porta di casa ai tecnici mandati dall’amministratore a installare sui radiatori le termovalvole. E per la prima stagione termica successiva all’installazione dei dispositivi è consentito suddividere le spese sulla base ai soli millesimi di proprietà.

Impedimenti tecnici

È possibile evitare i lavori soltanto se dalla relazione di un progettista o tecnico abilitato emerge che il passaggio alla termoregolazione non sarebbe efficiente in termini di costi perché tra le unità immobiliari sussistono «differenze di fabbisogno termico per metro quadro superiori al 50 per cento». Idem vale in caso di impedimenti tecnici e complicazioni nell’adeguamento. La perizia tecnica deve essere effettuata con riferimento a tutto il fabbricato: non è dunque permesso esentare dai lavori una singola unità immobiliare per via delle inefficienze.

Senza eccezioni

Devono a mettersi in regola tutti i condomini e gli edifici polifunzionali che hanno l’impianto centralizzato, a colonne montanti o ad anello, oppure sono riforniti da una rete di teleriscaldamento. Rientrano nell’obbligo il fabbricato che ha un’unica proprietà ma destinazioni d’uso diverse e l’impianto centralizzato di produzione di acqua calda sanitaria, il cui contatore volumetrico è assimilato a un sottocontatore. È tenuto all’installazione di contabilizzatori diretti anche il proprietario dell’appartamento all’ultimo piano che ha modificato l’impianto condominiale a colonne montanti, passando dai radiatori ai pavimenti radianti. Resta escluso chi ha il riscaldamento autonomo.

Compensazione esclusa

Nel conteggio di fine anno dei consumi rilevati non è previsto dalla legge che siano utilizzati fattori di compensazione per l’ubicazione sfavorevole di singole unità immobiliari: in effetti con la termoregolazione del calore paga di più chi abita all’attico, in appartamenti con facciate esposte a Nord o sopra porticati e chi sta molto in casa; risparmiano i condomini che vivono in locali esposti a Sud o che sono spesso fuori. L’addebito per la quota a consumo varia in base al prezzo del combustibile, al rendimento stagionale del generatore e in ragione del clima. L’impianto termico con termovalvole può funzionare per ventiquattro ore soltanto se ha un programmatore che consente di regolare la temperatura almeno su due livelli nell’arco della giornata.
 
 
A Roma 475 € per 5 radiatori

La spesa media per valvola termostatica è di 78 euro, ma può arrivare fino a 100. Ammonta a 390 euro l’esborso per mettere a norma un appartamento di 80 metri quadri con cinque termosifoni. Gli importi, però, possono variare del 30 per cento. E a Roma i prezzi della manutenzione superano del 22 per cento la media nazionale: viene 475 euro l’installazione-tipo. La lettura dei consumi costa fra 2 e 4 l’euro l’anno a termosifone. Chi si è staccato dal centralizzato deve comunque pagare le spese involontarie secondo la tabella millesimale del riscaldamento.
 
 

  • Annunci correlati

Trilocale, viale Aurelio Saffi

1.400 €
Affitto Trilocale a Roma (RM)
102 m2 3 stanze 2 bagni TRASTEVERE: ELEGANTE PIANO RIALZATO CON GIARDINO APPENA RISTRUTTURATO UBICAZIONE: centrale e servita dalle principali infrastrutture urbane e di quartiere (stazioni FS e Metro...

IlMessaggeroCasa.it