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Tracciate un
  • di Lucilla Quaglia
  • Lunedì 27 Marzo 2017, 09:59

Volete dedicarvi al telelavoro? Tracciate un "confine" con la famiglia

Come individuare la "postazione" adatta, spaziosa e funzionale. Le regole d'oro per essere "produttivi" 

Con la crescita del telelavoro, sono ormai in tanti ad aver dedicato un’area della casa per studiare o lavorare. Qualcuno addirittura ha pensato di ristrutturare il proprio immobile per riorganizzare gli spazi nel modo più opportuno. L’importante è non dilapidare un patrimonio per l’acquisto di quanto occorre per questo nuovo angolo.
 
Postazione di lavoro
 
Iniziamo col pensare a quale area possa essere adattabile e a quali caratteristiche debba avere: una postazione di lavoro spaziosa e funzionale deve poter sfruttare tutto lo spazio disponibile, quindi per esempio le scaffalature potrebbero essere montate intorno a una finestra già esistente che offre molta luce al piano di lavoro. In questo modo sfrutteremo al massimo le pareti. Scegliamo quindi un’area nella quale poter collocare tutta la strumentazione necessaria: il computer, la stampante, il telefono.
 
La stampante

Può essere anche collocata su un mobile a rotelle per essere spostata a seconda delle esigenze. Ma pensiamo anche ai faldoni e alla cancelleria: sugli scaffali metteremo in alto quelli meno utilizzati. Si può pensare anche a un pensile chiuso per i documenti più personali. Tinte chiare per i mobili e le pareti, magari dello stesso colore per infondere più armonia allo spazio. La scrivania può avere un piano scorrevole dove collocare la tastiera del computer, per lasciare libero il piano superiore. Anche i tessuti dei tendaggi possono riprendere il tema o i colori degli arredi.
 
La lavagna

Su una parete può essere appesa una comoda lavagna per ricordare tutti gli impegni: a gessetti per richiamare un ambiente più retrò, in sughero o magnetica per un’aria più moderna. Molto utile anche un piccolo tavolo a ribalta appeso alla parete dove appoggiarsi per avere un ripiano aggiuntivo. Attenzione anche all’illuminazione: una lampada da tavolo sulla scrivania deve offrire il giusto comfort visivo, magari orientabile. Una lampada da un’aria più morbida all’ambiente con la sua luce e offre in più un tono decorativo. Ricordate infine la sedia, che sia comoda ma non ingombrante. E se non volessimo mostrare questo angolo a chi entra in casa? In questo caso risolveremmo il problema con una tenda.
 

Il computer

Se il vostro principale strumento di lavoro è un computer, e magari svolgete la vostra attività da casa attraverso Internet, potreste non avere una vera e propria postazione di lavoro o comunque non dedicarle le giuste attenzioni. Ottimizzare la postazione di lavoro invece è molto importante per aumentare la produttività e non solo. Per prima cosa, una postazione di lavoro dovrebbe essere separata da altri spazi, dedicati ad esempio al riposo o allo svago. Certo, non tutti possono crearsi un ufficio in casa, ma è comunque possibile organizzarsi per prevenire un’eccessiva confusione, che non è mai positiva.
 
Spazi e tempi

Sarebbe auspicabile dividere gli spazi e anche i tempi. Se potete non lavorate nella stessa stanza nella quale dormite o svolgete altre attività e se non potete fare altrimenti, scandite almeno dei tempi precisi. Ci sarà l’ora in cui lavorate e quella nella quale guardate un film, pazienza se avverrà sullo stesso computer e nella stessa camera: è fondamentale che la differenza, prima che spaziale, sia temporale e, soprattutto, ben chiara nella vostra mente. Se state facendo un lavoro al pc, non interrompetelo ogni 5 minuti per controllare l’email o i social network. Tenete in ordine i vostri files, ma anche il vostro piano di lavoro, osservatelo con attenzione e rimuovete tutto quello che non serve. Spesso non servono 10 penne, 5 matite e due gomme, quando raramente si prendono degli appunti a mano.
 
Il sistema delle 5S

Ci sono varie scuole di pensiero per approcciarsi all’ottimizzazione della propria postazione di lavoro. Tra le tante, gli esperti segnalano il sistema delle 5S. Le 5S a cui fa riferimento questo metodo indicano: sort, stabilize, scrub, standardize e sustain. Quindi, in italiano: selezionare, sistemare, pulire, standardizzare e rendere sostenibile. Iniziamo con una selezione di quello che realmente ci serve. Evitiamo di accumulare sul tavolo oggetti e documenti inutili: spesso il nostro computer ci potrebbe bastare. Se ci servono un blocco per appunti, una lampada e simili nessun problema, ma evitiamo ricevute di bollette, rimasugli di cibo, libri non legati al nostro lavoro, ecc. Questi oggetti levano spazio e creano distrazioni. Il punto tre, la terza S, ovvero “pulire”, non ha bisogno di particolari spiegazioni. Poi, per evitare fastidiosi e periodici problemi alla schiena, create una postazione che sia il più possibile ergonomica e che vi permetta di lavorare senza costringervi a posizioni poco naturali. Non solo la vostra produttività, ma soprattutto la vostra salute migliorerà notevolmente.
 

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