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caldaie con ecobonus
  • di Vincenzo Malatesta
  • Lunedì 24 Ottobre 2016, 08:50

Addio impianti vecchi, caldaie con ecobonus

A Roma accensione da novembre: la guida dell'Enea per risparmiare

Se l’impianto di riscaldamento ha più di quindici anni conviene valutarne la sostituzione con sistemi di nuova generazione: per gli interventi sulle caldaie è possibile usufruire degli ecobonus del 65 per cento per la riqualificazione energetica degli immobili e del 55 per cento per quella del patrimonio edilizio. È uno dei consigli della guida alla climatizzazione degli ambienti pubblicata dall’Enea, l’Agenzia nazionale per l’energia, a ridosso dello switch on dei termosifoni: a Roma, comune di fascia D, l’accensione è prevista dal primo novembre per un massimo di dodici ore al giorno fino al 15 aprile; i radiatori sono invece già in servizio da sabato 15 ottobre nella fascia E, che comprende città come Milano, Torino e Bologna.
 
Prima la sicurezza

I vecchi impianti possono essere sostituiti con le nuove caldaie a condensazione, le pompe di calore, o con impianti integrati dove la caldaia è alimentata con acqua preriscaldata da un impianto solare termico o da una pompa di calore alimentata da un impianto fotovoltaico. La regola numero uno, spiega l’Enea sul suo sito web, è la sicurezza: un impianto ben regolato consuma e inquina meno, mentre chi non effettua la manutenzione prevista dal Dpr 74/2013 rischia una multa sopra i 500 euro. In base alla legge 90/2013 sono impianti termici caldaie, condizionatori e pompe di calore oltre che gli impianti di climatizzazione estiva: il responsabile dell’impianto è il proprietario (o l’inquilino) e l’amministratore di condominio per i sistemi centralizzati. Si può delegare un tecnico specializzato.
 
Rischio - sanzioni

La regola numero due è applicare le valvole termostatiche, i dispositivi che aprono e chiudono la circolazione dell’acqua calda nel termosifone e consentono di mantenere costante la temperatura impostata, aiutando a concentrare il calore negli ambienti più frequentati e a evitare sprechi. Obbligatoria l’installazione di sistemi di contabilizzazione e termoregolazione, con l’adozione di un determinato criterio di ripartizione dei costi, in base al decreto legislativo 102/14, che ha recepito la direttiva 2012/27/Ue sull’efficienza energetica: per evitare sanzioni da 500 a 2.500 euro, ricorda l’Agenzia, è necessario mettersi in regola entro il 31 dicembre prossimo. Oltre l’80 per cento dell’energia erogata ogni anno nelle nostre case serve a mantenere la temperatura nei locali e a produrre acqua calda sanitaria. Il 75,7 per cento del consumo energetico nel settore residenziale è assorbito dal condizionamento estivo e invernale, l’11,9 da cucina e acqua calda e solo il 12,4 dall’illuminazione e dagli apparecchi elettrici.
 
Controllo calore

La terza regola è il controllo. Bisogna monitorare la temperatura e utilizzare i cronotermostati, dispositivi elettronici che consentono di regolare temperatura e tempo di accensione in modo da mantenere l’impianto in funzione solo quando si è in casa. Scaldare troppo l’abitazione nuoce alla salute e alle tasche: la legge consente una temperatura di 20-22 gradi, ma 18-19 sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario di giorno, mentre di notte ne bastano 16. E ogni grado in meno si traduce in un risparmio dal 5 al 10 per cento sui consumi di combustibile. Occhio anche alle ore di accensione degli impianti.
 

Dispersioni da evitare

Veniamo alle dritte. Come ridurre le dispersioni di calore verso l’esterno? Schermando le finestre la notte, chiudendo persiane e tapparelle o mettendo tende pesanti. Meglio non collocare tende o mobili davanti ai termosifoni o usare i radiatori come per asciugare la biancheria: il calore si disperde ed è fonte di sprechi. Mai lasciare troppo a lungo le finestre aperte: per rinnovare l’aria in una stanza bastano pochi minuti. È opportuno, poi, installare pannelli riflettenti tra muro e termosifone. Anche qui tornano utili le detrazioni fiscali: sono agevolati serramenti e infissi, pannelli solari, coibentazione e coperture, schermature solari e, da quest’anno, anche la building automation, vale a dire l’insieme dei dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti termici.
 
 

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