immagine Riconosciuto il primato della ceramica italiana, 
si è concluso così il Salone del Cersaie a Bologna
  • di Lucilla Quaglia
  • Lunedì 10 Ottobre 2016, 09:15

Riconosciuto il primato della ceramica italiana, si è concluso così il Salone del Cersaie a Bologna

Debutta l'EPD, sistema codificato che rende trasparente l'impatto ambientale e qualifica i prodotti. Edilizia sempre più sostenibile


Due le innovazioni più interessanti presentate al Cersaie 2016: il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno più importante al mondo, che si è concluso a Bologna con ben 106.599 presenze in cinque giorni (quasi 5.000 in più rispetto all’edizione 2015, con 50.000 addetti stranieri). Si tratta della nuova EPD media settoriale (acronimo per Dichiarazione ambientale di prodotto) delle piastrelle italiane in ceramica e della European Water Label.
 
La EPD
 
La EPD è uno strumento volontario per comunicare in modo codificato e sulla base di rigorosi studi sugli impatti ambientali di un prodotto. L’EPD delle piastrelle italiane ha una particolarità: è stata realizzata utilizzando dati primari di oltre 90 imprese ceramiche italiane. Un primato a livello mondiale per il settore delle costruzioni. Tutto ciò è stato possibile grazie ad un accordo tra Regione Emilia Romagna e Confindustria Ceramica che ha permesso di valorizzare l’ingente mole di informazioni che le imprese devono comunicare annualmente alle amministrazioni, in base alla normativa Ippc. L‘intesa pubblico–privata ha permesso di rendere disponibile un patrimonio di conoscenze senza precedenti sui reali impatti ambientali degli insediamenti ceramici, monitorandone nel tempo i costanti miglioramenti. I dati opportunamente elaborati confluiscono nel Rapporto Ambientale pubblico che fornisce alle imprese e alle amministrazioni informazioni pregiate per l’impostazione delle proprie politiche e della pianificazione.
Si tratta di una forma di collaborazione tra amministrazione pubblica e mondo economico unica in Italia, senza precedenti in questo settore e grazie alla quale è possibile un monitoraggio ambientale complessivo del comparto: un modello da valorizzare in altri ambiti, su scala nazionale ed europea.
 
Vantaggio nella competizione
 
Al tempo stesso l’EPD consente la Dichiarazione Ambientale di Prodotto per realizzare il Made Green in Italia: di fatto, un vantaggio competitivo per le nostre imprese ceramiche nel mondo e per gli acquisti sostenibili della pubblica amministrazione.
 
Sostenibilità ambientale

Il direttore di Confindustria Ceramica Armando Cafiero ha sottolineato che “il valore aggiunto di questo nuovo studio sta nel fatto che esso potrà essere utilizzato da tutte le imprese associate per qualificare i propri prodotti all’interno di appalti e per documentare come essi possano contribuire all’ottenimento di crediti all’interno di diversi protocolli di edilizia sostenibile, che sempre più costituiscono un requisito di accesso ai mercati internazionali. La grande tradizione di sostenibilità dell’industria ceramica italiana trova quindi uno strumento per acquisire un vantaggio commerciale.
 
European Water Label
 
Presentata per la prima volta in Italia, sempre a Cersaie 2016, l'European Water Label: l'etichettatura che contribuirà a far risparmiare il nostro bene più prezioso: l'acqua. Già adottata da 114 aziende in Europa il brand, nato in Inghilterra da Bathroom Manufacturers Association, certifica in modo semplice e chiaro, intuitivo sia per il consumatore che per il produttore, quali prodotti per il bagno e per la cucina aiutino a risparmiare l'acqua: in breve tempo potrebbe fare un'enorme differenza per l'ambiente in cui viviamo. E anche per i nostri portafogli: i sanitari a marchio European Water Label non sono più costosi rispetto agli altri ed è anche la bolletta a trarne vantaggio, se si pensa che circa il 25% di quest’ultima è mediamente dovuta al riscaldamento dell'acqua per uso domestico. 
 
Ci si può autocertificare
 
“Sull'onda delle etichette per l'efficienza energetica di elettrodomestici o pneumatici, grazie alla European Water Label il consumatore e il produttore possono scegliere il prodotto più efficiente e adeguato per le loro esigenze – illustra Christian Taylor-Hamlin, technical director di Bathroom Manufacturers Association – sono 9.600 per ora i prodotti registrati in 34 nazioni europee: lo schema è aperto a tutti e ci si può auto-certificare, ma ci sono controlli che ogni anno verificano gli standard di un campione di iscritti”.
 
La promozione dell’etichetta
 
I profitti dell’etichetta EWL vengono reinvestiti nella sua stessa promozione e nei Paesi europei, così da farla conoscere e utilizzarla al meglio, sempre in conformità con le regolamentazioni presenti in ciascuno di essi. I marchi che sostengono l’etichettatura sono già oltre il 70% del mercato europeo del bagno, ma per aumentarne la visibilità sono stati predisposti strumenti promozionali scaricabili dal sito web della European Water Label, http://www.europeanwaterlabel.eu/, da aziende e utilizzatori. “EWL è un marchio sano, che educa al risparmio in modo semplice e chiaro”, commenta Loredana Nicola di AVR (Associazione Italiana costruttori Valvole e Rubinetteria). Tante le aziende italiane che hanno adottato il marchio. Alcuni producono unità che consumano il 70% in meno rispetto a un sanitario tradizionale. E tra i consumatori cresce l’attenzione al risparmio e all'ecosostenibilità senza dovere rinunciare al comfort. 
 
 

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