immagine Cure termali? Ecco i requisiti
assicurativi, contributivi e sanitari
  • di Bruno Benelli
  • Lunedì 11 Settembre 2017, 09:17

Cure termali? Ecco i requisiti assicurativi, contributivi e sanitari

Scade il 30 settembre il termine per la domanda, da inoltrare on line per mezzo dei modelli Inps. Il certificato del medico curante
 

Sta per terminare la stagiona delle cure balneo-termali riconosciute dall’Inps. Scade il prossimo 30 settembre il termine entro il quale è possibile presentare all’Inps la relativa domanda per l’anno in corso. La domanda va inoltrata sui moduli Inps in via telematica, compreso anche il certificato del medico curante, che il medico deve trasmettere prima della domanda dell’interessato. Le cure sono riconosciute ai lavoratori dipendenti, ai lavoratori autonomi, ai lavoratori parasubordinati e anche ai lavoratori licenziati in mobilità.
 
I requisiti per avere le cure
 

Sono due : 1) contributivo: almeno cinque anni di assicurazione Inps e tre anni di contributi versati nel  quinquennio precedente la domanda, 2) sanitario: malattie artropatiche (reumatismi) o delle vie respiratorie (bronco-catarrali).
Non sono concesse alle persone che sono: 1)  in pensione di vecchiaia o di anzianità,  fatta eccezione per i titolari di assegno di invalidità; 2) familiari degli assicurati; 3)  dipendenti di imprese e aziende di Stato, enti pubblici ed enti locali privatizzati, ai dipendenti delle Ferrovie dello Stato e ai lavoratori dello spettacolo.
Ogni turno dura due settimane: da un lunedì fino al sabato della seconda settimana. In pratica 12 giorni completi di cure su 13 giorni, tenendo conto che occorre presentarsi la domenica pomeriggio.
 
Per un massimo di cinque anni
 
Le cure sono riconosciute per un massimo di cinque anni;  da quest’anno non sono più permessi ulteriori cicli.  Anzi, da quest’anno  i cicli quattro e cinque saranno autorizzati solo se è documentato il reale beneficio raggiunto con i cicli uno, due e tre. Quest’anno  il calendario Inps ha iniziato con il primo ciclo del 27 marzo e terminerà con il 18° turno (20 novembre- 2 dicembre).  
Sul costo del servizio c’è una ripartizione delle spese. A) Il Servizio sanitario nazionale passa le cure. B) Inps passa vitto e alloggio in un albergo di almeno tre stelle. C)  Il lavoratore paga a proprio carico il ticket sanitario, e le spese di  viaggio.
La domanda va presentata all’Inps di residenza del lavoratore in modalità telematica, attraverso uno dei seguenti canali: a) collegamento diretto con il sito www.inps.it tramite il codice personale Pin; 2) telefonando al call-center, numeri 803164 gratuito da rete fissa o 06164164 da rete mobile a pagamento; 3) rivolgendosi a Patronati e intermediari dell’Inps.                                                                                                                                                                                                            
 
Il medico invia il certificato
 

Il certificato medico di prescrizione delle cure deve essere inoltrato telematicamente dal medico curante dell’assicurato, dipendente Asl o convenzionato, indicando la patologia per la quale sono chieste le cure termali. Successivamente all’istruttoria  il cittadino è convocato a  visita medica da parte del Centro medico legale della Direzione Inps competente. Il lavoratore potrà presentare ulteriore documentazione certificazione sanitaria relativa alle patologie per le quali si richiedono le cure termali.  E’ confermato che la malattia del soggetto deve essere nella cosiddetta “fase termale” , vale a dire in uno stato clinico in cui le cure possano davvero arrecare un beneficio. Da ciò deriva che non saranno riconosciute le patologie che sono: 1) o in fase iniziale; 2) o in fase avanzata.
 
Il calendario dei turni
 
Con la lettera di accoglimento della domanda l’interessato riceve il calendario dei turni: sceglierà a) il turno in cui praticare le cure, da iniziare entro 90 giorni,  b) la struttura alberghiero-termale ove curarsi. Dovrà prendere direttamente contatto con tale struttura almeno 10 giorni prima dell’inizio del turno, anche al fine di verificare la disponibilità. Ricevuta conferma dalla struttura comunicherà tutto ciò all’Inps almeno 10 giorni prima dell’inizio del turno.                                                                                                                                                                 
 

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