- Domenica 5 Novembre 2017, 17:42
Riscaldamenti, ecco la guida anti spreco
Con un grado in meno si risparmia fino al 10%. Temperature a 19° di giorno e 16° di notte. Multe fino a 500 € per mancata manutenzione
Arriva il decalogo anti-spreco dell’Enea: dal primo novembre sono accesi i riscaldamenti nella zona climatica D, in cui ricade Roma assieme a una quindicina di province dell’Italia centrale. L’agenzia per l’efficienza energetica offre un vademecum per il debutto delle termovalvole, diventate obbligatorie il 30 giugno scorso. I consigli per risparmiare arrivano anche da Assotermica, associazione di produttori che ha contribuito alla guida alla climatizzazione degli ambienti pubblicata in collaborazione col ministero dello Sviluppo economico.
Soldi e salute
Anzitutto va controllata la temperatura degli ambienti. Scaldare troppo la casa fa male alla salute e alle tasche: la normativa consente una temperatura fino a 22 gradi, ma 19 sono più che sufficienti. E dormire con un po’ di freddo in più è più salutare, oltre che economico: di notte basta fermarsi a 16 gradi. Per ogni grado abbassato si risparmia dal 5 al 10 per cento sui consumi di combustibile. Nella zona D gli impianti possono funzionare 12 ore al giorno fino al 15 aprile, ma meglio non lasciarli accesi quando l’abitazione è vuota.
Finestre schermate
Di notte le finestre schermate riducono fino al 50 per cento la dispersione di calore verso l’esterno. Ma oltre a tapparelle o persiane abbassate possono tornare utili tende pesanti e pannelli riflettenti tra muro e termosifone. Non bisogna invece ostruire i caloriferi con mobili o tendaggi né utilizzarli per asciugare la biancheria perché è fonte di spreco. Consigliabile limitare a 5-10 minuti il ricambio dell’aria a finestre aperte: un tempo superiore raffredda l’ambiente e rallenta il raggiungimento della temperatura stabilita. Inoltre va spurgata l’aria che si forma nei radiatori perché ne peggiora le prestazioni.
Pagamento a consumo
Le valvole termostatiche aprono e chiudono la circolazione dell’acqua calda nel termosifone e consentono di mantenere costante la temperatura impostata, concentrando il calore negli ambienti più frequentati della casa: così si può tagliare la bolletta del 20 per cento. L’installazione è agevolata da una detrazione fiscale al 50 per cento se avviene durante una semplice ristrutturazione edilizia o al 65 per cento nell’ambito di interventi che incrementano l’efficienza energetica oppure prevedono la sostituzione di una vecchia caldaia con un’altra di ultima generazione. I cronotermostati consentono di controllare temperatura e tempo di accensione degli impianti. Termoregolazione e contabilizzazione del calore sono obbligatorie da quattro mesi in condomini ed edifici polifunzionali. Ogni utente paga in base a quanto consuma e non alle tabelle millesimali.
Pareti da isolare
Fondamentale la manutenzione degli impianti, sia per garantire la sicurezza sia per evitare sanzioni: chi non adempie rischia una multa a partire da 500 euro. Opportuno il check-up energetico alla casa: le costruzioni che risalgono a prima del 2008 con grande probabilità non rispettano gli standard attuali. L’intervento per isolare le pareti e sostituire le finestre con i nuovi modelli che disperdono meno calore riduce i consumi di un quinto e gode della detrazione fiscale del 65 per cento.
Ibrido in aumento
L’innovazione paga. Se l’impianto ha più di 15 anni, conviene valutarne la sostituzione con le nuove caldaie a condensazione o a biomasse, le pompe di calore o con impianti integrati dove la caldaia è alimentata con acqua preriscaldata da un impianto solare termico o da una pompa di calore alimentata con un impianto fotovoltaico. Anche qui c’è l’incentivo al 65 per cento in caso di intervento complessivo di riqualificazione energetica o del 50 per una semplice ristrutturazione edilizia. L’ultima frontiera è l’ibrido: una caldaia a condensazione e da una pompa di calore, elettrica o a gas, gestite da una logica di funzionamento “intelligente”: «Il mercato degli apparecchi ibridi di riscaldamento è ancora di nicchia - spiega il presidente di Assotermica, Alberto Montanini - ma i tassi di crescita sono sensazionali: più 250 per cento in volume negli ultimi due anni».
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