immagine Colf, contributi Inps: rateazione fino a 24 mesi
  • di Bruno Benelli
  • sabato 27 ottobre 2012, 17:27

Colf, contributi Inps: rateazione fino a 24 mesi

Per il condono 2009 la dilazione si estende a 36 mesi

Il datore di lavoro domestico può trovarsi nella condizione di dover versare contributi arretrati, non avendo assolto in modo puntuale i versamenti alle dovute scadenze trimestrali. Per evitare di dover pagare in unica soluzione il debito – che talvolta può essere di rilevante peso: si pensi a chi, ad esempio, sono due anni che non paga i contributi - l’interessato può pagare a rate. Il datore di lavoro, per ottenere il pagamento in forma dilazionata, deve presentare un’istanza che comprenda tutti i crediti contributivi accertati alla data di presentazione relativi a tutti i rapporti di lavoro domestico di cui è titolare.
Piano di ammortamento
A questo proposito Inps ha reso disponibile nell’ambito della sezione “nuova gestione lavoratori domestici” del processo “soggetto contribuente” la funzione per la gestione delle domande di rateazione dei contributi dovuti dai datori di lavoro domestico. La funzione è raggiungibile nella sottosezione “contributiva” all’interno del servizio “recupero crediti” alla voce “dilazioni”. Selezionando questa ultima voce la procedura evidenzia, in fase di acquisizione della domanda, tutti i rapporti di lavoro facenti capo al richiedente e, per ogni rapporto di lavoro, i crediti che possono essere oggetto di dilazione. La procedura interna Inps prevede l’emissione e la stampa del piano di ammortamento per la successiva sottoscrizione da parte del datore di lavoro. Costui può chiedere le rate nel numero preferito, tenendo presente comunque che la dilazione viene concessa da Inps fino a un massimo di 24 mesi e sempreché l’importo della rata non sia inferiore a 100 euro. Se l’importo dovesse essere inferiore gli uffici concederanno un minor numero di rate per far sì che la cifra unitaria mensile sia di almeno 100 euro.
Tempi rapidi
Una volta presentata la domanda di rateazione il datore di lavoro dovrà versare le somme dovute con notevole rapidità. Infatti l’Inps si impegna a definire la domanda entro 15 giorni dalla data di presentazione. Inoltre la sottoscrizione del piano di ammortamento deve avvenire entro 10 giorni dalla delibera di accoglimento. A questo punto il pagamento della prima rata deve essere effettuato prima o contestualmente alla sottoscrizione del piano di ammortamento. In conclusione, se i tempi verranno rispettati, il datore di lavoro sappia che nell’arco di meno di un mese dalla data di presentazione della domanda dovrà iniziare a pagare la rateazione. Gli uffici sono impegnati dalla Direzione generale Inps al rigoroso rispetto dei tempi di definizione delle domande di rateazione, utilizzando in via prioritaria il fax per la notifica del provvedimento di accoglimento.
Condono 2009
Ricordate la legge 102 del 3 agosto 2009 che introdusse il condono per i datori di lavoro che si avvalevano della possibilità di far emergere lavoratori extracomunitari che erano entrati in Italia senza permesso di soggiorno? Il condono riguardò gli irregolari che al 30 giugno 2009 erano occupati da almeno tre mesi in qualità di colf o badanti. La domanda di condono fu presentate nel mese di settembre 2009 e il datore di lavoro versò con essa il contributo forfetario di 500 euro. Fu in ogni caso data la possibilità di regolarizzare la posizione delle colf e badanti anche per periodi anteriori al mese di aprile 2009, nei limiti della prescrizione.
Rate fino a 36 mesi
Ebbene, ora l’Inps rilascia la possibilità di inserire le domande di rateizzazione - presentate a seguito di questa particolare regolarizzazione – nella procedura di rateazione ora descritta. Questa particolare rateazione riferita al condono 2009 permette di avere un pagamento dilazionato fino ad un massimo di 36 rate (e non più 24) con interessi di dilazione diversi a seconda del numero di rate richiesto. Questa tipologia di dilazione, per le sue caratteristiche esclusive, non può essere cumulabile con altre.

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