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  • Giovedì 10 Maggio 2018, 08:50

Come scegliere un camino a bioetanolo

Stile, atmosfera, design e calore: come scegliere un camino a bioetanolo
Scegliere un camino a bioetanolo esprime l'intenzione che avete nel voler conferire alla vostra abitazione un tocco di stile in più.

I camini con funzionamento a bioetanolo non richiedono opere murarie invasive, l'installazione è particolarmente semplice e discreta, non sono necessarie canne fumarie e occupano poco spazio. La fiamma è a vista e questo contribuisce a generare quell'atmosfera tipica del classico caminetto, utile per riscaldare una porzione di casa, un piccolo ambiente domestico o per rilasciare quel tipico piacevole tepore.

E' bene che sappiate che se la vostra intenzione è quella di sostituire un camino tradizionale con un caminetto a bioetanolo, questo è praticamente impossibile. Se il primo è un vero e proprio strumento utile per riscaldare la casa, il secondo è più un elemento di arredo, dato che la quantità di calore emanata è totalmente differente rispetto a quella di un camino normale. Una cosa in comune però le due tipologie ce l'hanno: l'atmosfera che entrambi sanno ricreare in casa grazie alla fiamma ben visibile.

Prima che procediate all'acquisto del caminetto è utile capire il suo funzionamento e cogliere le sue caratteristiche principali per poter quindi scegliere il modello che fa al caso vostro e che meglio si adegua alle vostre esigenze, pratiche ed estetiche.

Cos'è e come funziona un camino al bioetanolo
Un camino a bioetanolo (chiamato anche bruciatore nonostante non sia il termine più indicato), altro non è che un piccolo caminetto chiuso da una protezione in vetro che presenta un contenitore appositamente pensato per il combustibile liquido, appunto il bioetanolo. Con un normalissimo accendino, questo viene acceso e in modo graduale il liquido brucia, facendo comparire una fiamma all'interno del caminetto.

Il liquido viene dunque immesso in un serbatoio e si trasforma in vapore (essendo su base alcoolica tende appunto a evaporare). In questa forma giunge al bruciatore, costruito solitamente in acciaio e genera la fiamma che scalda in maniera rapida la zona circostante.

Il bioetanolo non è tossico e ha il vantaggio di essere prodotto mediante l'impiego di elementi naturali: si tratta infatti di alcool etilico denaturato che viene prodotto con un processo di fermentazione di residui di origine vegetale, come cereali, barbabietole da zucchero e tuberi.

Vantaggi e svantaggi di un camino al bioetanolo
Sono molti i pro e i contro di un camino a bioetanolo, tenendo ben presente che l'obiettivo è quello di avere una soluzione semplice e poco impegnativa per riscaldare spazi contenuti.

Ecco i principali vantaggi che possono favorire la scelta di un bruciatore a bioetanolo.
- Pulizia: non si ha formazione di cenere, non si verificano fumi e quindi nemmeno fuliggine e sia il caminetto che l'ambiente circostante risultano essere sempre molto puliti. Inoltre non vi è emanazione di sgradevoli odori.

- Estetica: è uno dei principali fattori di acquisto. Il caminetto diventa un oggetto ornamentale, di stile, che ben si adegua al contesto dell'arredamento dei locali di casa. Inoltre la fiamma a vista rappresenta un modo per poter generare una piacevole e intima atmosfera famigliare.

- Economia: non richiede grandi investimenti, non necessitando di opere murarie. Anche le manutenzioni sono ridotte e il suo funzionamento si presenta meno impegnativo rispetto ad un camino tradizionale. Dal punto di vista del prezzo di acquisto, esistono modelli diversi, più o meno costosi. Esiste quindi ampia scelta sul mercato.

- Calore omogeneo: con un camino a bioetanolo non si hanno picchi di caldo alternati a momenti di ''freddo''. Il calore derivante viene distribuito in maniera omogenea e progressiva fino a raggiungere un livello costante.

- Ingombri: è un altro grande vantaggio di un camino a bioetanolo. La sua presenza in soggiorno o in mansarda non richiede grandi spazi e vi sono anche modelli molto piccoli con installazione minimale. Dovete anche considerare che se disponete di poco spazio, la soluzione è ancor più vantaggiosa: una tanica da 5 litri di bioetanolo ingombra molto meno della legna destinata al camino tradizionale.

- Combustibile sostenibile: il bioetanolo rispetta l'ambiente, non emette fumi tossici ed è facile da reperire sul mercato. Esistono differenti tipologie di bioetanolo, alcuni con un resa migliore delle altre.

Dopo i vantaggi è anche utile analizzare gli svantaggi, importanti prima di compiere la scelta.

- Potenza calorifica: rispetto ad un camino tradizionale, una soluzione a bioetanolo riesce a scaldare molto meno e anche se confrontato con una stufa il confronto risulta impari. Se quest'ultima genera fino ad un massimo di 9 kW di potenza riscaldante, un caminetto può arrivare non oltre i 4-5 kW.

- Raccolta differenziata: chi ha un camino tradizionale in casa, lo utilizza anche come luogo ove smaltire carte, cartoni, residui bruciabili. Un caminetto a bioetanolo non è conforme a tale funzione e obbliga alla raccolta differenziata. Non potete quindi gettare la carta del vostro snack preferito o la buccia di arancia.

- Presa d'aria: l'emissione del camino a bioetanolo consiste in vapore e anidride carbonica. Nulla di particolarmente pericoloso, ma è bene comunque avere nelle vicinanze una presa d'aria, una ventola oppure una finestra, da aprire di tanto in tanto per cambiare l'aria e ripristinare il corretto livello di ossigeno.

Tipologia di caminetti al bioetanolo
Sono diversi i caminetti a bioetanolo disponibili sul mercato e la scelta può dipendere anche dal modello, sulla base della configurazione della vostra abitazione.

- Caminetti da incasso: sono i modelli che richiedono un'installazione più precisa e più complessa poiché richiedono delle lavorazioni murarie. Prima che vi orientiate su una scelta del genere, cercate di capire se dove avreste intenzione di installarlo non vi siano passaggi di tubature e fili elettrici e soprattutto abbiate ben chiare le dimensioni del muro per comprendere se l'installazione è possibile in base alla misura richiesta dall'incasso. Sconsigliata l'installazione nei pressi di una porta, soprattutto se scorrevole.

- Caminetti a parete: questa tipologia di camini a bioetanolo vengono installati a parete (con un sistema molto simile a quello dei più moderni televisori).

- Caminetti da appoggio: pratici e semplici, vannoin appoggio a terra. Hanno il vantaggio che volendo possono essere spostati da un locale all'altro.

- Caminetti a isola: sono caratterizzati da ruote e possono essere posti al centro di una stanza per essere poi trasportati facilmente in un altro locale. Non necessitano di sostegni indotti, ma hanno una loro specifica struttura.

- Caminetti sospesi: sembrano dei quadri appesi. Sottili e piacevoli, possono essere appesi ai muri o al soffitto, creando uno stile di arredo moderno e pratico. Solitamente vengono venduti con una cornice intorno.

- Caminetti da tavolo: il nome rievoca dimensioni e peso molto piccoli. Pratici nell'essere trasportati, addirittura riescono a mimetizzarsi tra vasi e suppellettili. Sono poco ingombranti e offrono estrema praticità.
 
Fattori di scelta di un camino a bioetanolo
Sono davvero tanti i fattori che possono orientare la vostra scelta in merito a un camino a bioetanolo.
- Estetica: il mercato propone modelli dai design tradizionali più indicati per ambienti classici, oppure stili più moderni e innovativi.

- Facilità di installazione: esistono prodotti che richiedono un'installazione più semplice e altri un po' più complessa. Se amate il bricolage, l'installazione di un caminetto a bioetanolo è per voi il momento di far vedere di che pasta siete fatti.

- Tecnologia: i modelli più moderni (e più costosi), possono essere muniti di una componente tecnologia più presente. E' possibile infatti trovare oggetti che contemplano la presenza di un timer di spegnimento, oppure di regolazione della fiamma.

Il prezzo di un camino a bioetanolo
Oltre a quanto già indicato è importante aver ben presente la potenza, i materiali e gli eventuali accessori che caratterizzano ciascun modello di camino a bioetanolo. In base anche a queste caratteristiche il prezzo può variare.

Solitamente è possibile affermare che, a meno di offerte speciali particolarmente vantaggiose, un prezzo basso corrisponde ad un camino di bassa qualità, mentre con un prezzo alto si compra un caminetto in grado di soddisfare con efficienza edefficacia le attese. Mediamente, dunque, la qualità è direttamente proporzionale al prezzo proposto.

Diffidate quindi di prezzi stracciati, offerte sottocosto e di prodotti provenienti da chissà quali mercati, perché ne va del vostro piccolo investimento e anche della vostra salute.

Non si può fare una valutazione a priori sui prezzi dei camini a bioetanolo, dato che i materiali con cui sono prodotti, le dimensioni, la capacità del serbatoio e la componente tecnologica, influenzano molto il costo.
Tanto per lasciarvi uno spunto di riflessione, mediamente un prezzo minimo di un valido caminetto si approssima intorno a 600 euro, ma è possibile arrivare a pagare anche 3.500 euro.

Chi già possiede il camino (anche uno tradizionale) e volesse trasformarlo, l'importo da investire sarà inferiore in quanto basterà solamente acquistare il bruciatore ad una cifra indicativa compresa tra 500 e 1.300 euro.

Se proprio non siete soddisfatti e volete davvero ottenere un effetto quanto più reale possibile, potete scegliere di acquistare pezzi di finto legno, ma dovete mettere in conto 150-200 euro da aggiungere. Prima di scegliere il vostro nuovo camino a bioetanolo, leggete bene il contenuto della confezione: potreste scoprire degli accessori che a volte possono già essere inclusi.

Non disdegnate la sicurezza: esistono accessori come rilevatori di gas o accendini di sicurezza, disponibili per poche decine di euro.

Riguardo al combustibile, il bioetanolo è disponibile sul mercato in maniera piuttosto diffusa e la quantità media richiesta dal consumo del camino si aggira intorno a 5-6 litri ogni 25-30 ore di utilizzo, per una spesa complessiva di circa 17-20 euro per un prodotto di buona qualità.
 
Conclusioni
Un caminetto a bioetanolo rappresenta una scelta estetica, di arredamento e in parte anche funzionale. L'oggetto non ha la pretesa di voler sostituire i tradizionali sistemi di riscaldamento, ma vuole contribuire a innalzare la temperatura ambiente di qualche grado nel locale in cui è posizionato.

Sono diversi i fattori di scelta di un caminetto a bioetanolo e devono essere valutati con attenzione prima dell'acquisto, pensando all'eventuale disposizione e al metodo di installazione, in base anche agli spazi a disposizione.

Pratico, poco ingombrante, esteticamente bello, non disturba affatto e rende l'ambiente in cui si trova caratteristico e familiare.

E' importante scegliere un caminetto a bioetanolo realizzato con materiali idonei e certificati, alimentandolo con un combustibile di elevata purezza. Più il bioetanolo è qualitativamente valido, migliore è la resa e più a lungo durerà l'oggetto.

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