immagine Coronavirus a Napoli, Pasqua a porte chiuse: «Niente palme né acqua benedetta»
  • giovedì 19 marzo 2020, 09:55

Coronavirus a Napoli, Pasqua a porte chiuse: «Niente palme né acqua benedetta»

Pasqua a porte chiuse per l'emergenza coronavirus nelle chiese italiane. L'arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe ricorda che è rigorosamente bandita la distribuzione di palme e di acqua santa. Nella Settimana Santa, spiega il porporato, «a partire dalla Domenica delle Palme, tutti si uniformeranno, in comunione, alle celebrazioni fatte a porte chiuse nella Cattedrale e trasmesse, generosamente, in diretta televisiva».

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In un vademecum per i fedeli, salvo diverse disposizioni della Cei come sottolinea lo stesso Sepe, si raccomanda di «non uscire di casa se non per i motivi fissati dalle Autorità civili (lavoro, salute, necessità). Non sono consentite tutte le cerimonie religiose. Le Chiese restano aperte ogni giorno, soltanto per alcune ore del mattino e unicamente per consentire a qualche fedele di confessarsi o di confidare una sua pena al parroco o per una breve preghiera individuale; comunque nel rispetto assoluto della distanza di almeno un metro tra persone e in numero assolutamente ridotto in maniera da non creare assembramento».

Sepe ricorda ancora che «al sacerdote è consentita la celebrazione della messa rigorosamente in privato, senza l'assistenza di alcuno e senza dare l'Eucaristia neppure al diacono se presente. Non è necessario procedere alla esposizione del Santissimo Sacramento o alla benedizione». 

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