- lunedì 19 ottobre 2015, 15:31
Errori nel 730? Rimediare è possibile
Entro il 26 ottobre sì all'integrazione della dichiarazione dei redditi
Entro la prossima settimana i contribuenti che si sono accorti di aver sbagliato, possono inviare un 730 integrativo correggendo lo sbaglio. In alternativa oppure se la correzione è a sfavore del contribuente si deve utilizzare il modello Unico, con molto più tempo a disposizione..
Come aggiustare le cose
Chi ha presentato il Modello 730 e si accorge solo adesso di aver commesso qualche errore, può ancora integrare la propria dichiarazione, dribblando con eleganza le maggiori sanzioni. E le soluzioni in campo sono diverse a seconda dell’errore e in qualche caso delle “scelte” del contribuente. Se, ad esempio, sono “saltati” alcuni oneri deducibili o detraibili si può scegliere tra presentare (al Caf o al professionista abilitato) un nuovo 730 completo, indicando il codice 1 nella relativa casella prevista nel frontespizio “730 integrativo”, oppure puntare con decisione al modello Unico. Attenzione però: se si decide per il 730 occorre sbrigarsi, perché c’è tempo fino a lunedì 26 ottobre 2015. In questo caso la presentazione è possibile esclusivamente presso un Caf o un professionista abilitato.
730 integrativo
Optando per il 730, per via della maggiore facilità di predisposizione del modello, diverse sono le situazioni tipo previste dal Ministero e ad ognuna di esse corrisponde un codice diverso da riportare nel frontespizio del modello 730 (alla voce “730 integrativo”). Se ad esempio ci si accorge di avere semplicemente indicato un sostituto di imposta errato, entro il 26 ottobre occorre presentare un nuovo modello 730 per integrare e/o correggere tali dati, indicando il codice 2 nella relativa casella prevista nel frontespizio “730 integrativo”. Invece, nel caso si debba effettuare l’integrazione della dichiarazione sia in relazione ai dati del sostituto d’imposta sia ad altri dati, da cui scaturirebbe un maggior importo a credito, un minor debito oppure un’imposta invariata, si dovrà presentare un nuovo modello 730 (sempre entro il 26 ottobre prossimo) indicando il codice 3 nella relativa casella prevista nel frontespizio “730 integrativo”.
Unico 2015
Se invece l’integrazione o la rettifica da fare comporta un minor credito o un maggior debito, si dovrà per forza utilizzare il modello Unico 2015 Persone fisiche (dichiarazione integrativa). In questo caso si ha molto più tempo a disposizione perché secondo le istruzioni ministeriali il modello può essere presentato entro il termine previsto per la presentazione dell’Unico 2016, cioè entro il 30 settembre 2016. In questo caso se dall’integrazione emerge un importo a debito, il contribuente dovrà pagare contemporaneamente il tributo dovuto più gli interessi calcolati al tasso legale con maturazione giornaliera e le sanzioni in misura ridotta previste in materia di ravvedimento operoso.
Infine, dopo il 30 settembre 2016 c’è ancora la possibilità di rimediare presentando il modello Unico entro il 31 dicembre del quarto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione, salva però l’applicazione delle sanzioni da parte dell’Amministrazione.
Come pagare
Per chi abbia saltato un versamento, il ravvedimento operoso rappresenta sempre una ghiotta opportunità, perché consente di ridurre le sanzioni da pagare al fisco: ripassiamo perciò le regole da seguire. Gli omessi, tardivi, o insufficienti versamenti delle imposte risultanti dalle dichiarazioni dei redditi possono essere sanati tutto sommato con modica spesa da parte dei cittadini. La sanzione ordinaria prevista in questi casi sarebbe infatti del 30%, (ma si riduce notevolmente per chi paga prima della ricezione dell’avviso). Viceversa, per le violazioni sanate dal ravvedimento operoso, tralasciando il ravvedimento sprint, la sanzione ridotta è pari al 3% se il versamento viene effettuato entro 30 giorni dalla scadenza, oppure al 3,33% se si paga entro 90 giorni o ancora al 3,75% se si paga entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa all’anno in cui è commessa la violazione. Affinché il ravvedimento operoso sia valido è necessario pagare l’imposta, unitamente alla sanzione ridotta e agli interessi legali dello 0,5%, maturati per ogni giorno di ritardo.
Pertanto, se non si versano tutti gli importi dovuti, a titolo di imposta, sanzioni ed interessi entro il termine previsto, il ravvedimento non si perfeziona, con la conseguenza che resta applicabile la sanzione piena del 30%.
Spese fuori controllo
Supponiamo che il signor Federico, nel predisporre la dichiarazione dei redditi 730 2015 della moglie sia incorso in un errore e abbia indicato tra le spese che beneficiano della detrazione del 50% un importo maggiore di quello spettante, a seguito del quale abbia beneficiato di minori imposte. In questo caso, trattandosi di errori da cui derivano maggiori imposte, il signor Federico sarà costretto a predisporre il modello Unico 2015 e non potrà beneficiare della semplicità del modello 730. Ma attenzione: la dichiarazione deve essere presentata tramite il modello Unico 2015, barrando la casella del frontespizio relativa alla dichiarazione integrativa. Oltre alla presentazione dell’Unico integrativo, il signor Federico dovrà naturalmente riversare al fisco le maggiori imposte, maggiorate di interessi e sanzioni.
Hanno collaborato Daniele Cuppone ed Enrico Rabitti
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