- venerdì 19 ottobre 2012, 17:46
Il mattone? Resta sempre un grande investimento
Immobildream: acquistando oggi, entro il 2015 il 20/30% in più
Nell’elegante sede dell’Immobildream del Quartiere Coppedè, realizzato nel 1921, il presidente Roberto Carlino, da oltre 30 anni uno dei massimi esperti del settore immobiliare, ci riceve nel suo grande studio.Da solido manager quale è, gli domandiamo subito se abbia ancora senso, in regime di crisi finanziaria, investire nel mattone. “Ovviamente sì, e soprattutto in questo momento – replica Carlino – visto che le previsioni economiche parlano tutte di una ripresa che dovrebbe concretizzarsi intorno al 2014-2015. Il che vuol dire che se si acquista oggi un immobile questo, al termine della crisi, varrà il 20/30% in più del valore attuale. E poi le fasi critiche sono cicliche, vanno e vengono, come dopo Tangentopoli del ’91: nel ’98 il mercato immobiliare si riprese. E così avverrà ora”. Eppure i prezzi degli immobili non sembrano aver subito grosse flessioni. “Se sommiamo il fatto che in realtà i prezzi sono diminuiti del 5/7% e che dal 2007 non sono aumentati, acquistando oggi delle case di nuova costruzione fra qualche anno queste varranno molto di più. E poi, se uno vuole investire, non lo fa certo in Borsa, che ultimamente non ha prodotto guadagni. Anzi!!!”
Case nuove
In tema di case nuove, come nelle zone Eur Torrino, Porta di Roma, Tor Pagnotta, Cecchignola e Stazione Aurelia, queste ultime due da realizzare entro il 2015, Carlino affronta le tematiche relative alle innovazioni richieste dalle amministrazioni ai costruttori. “Quando un costruttore ottiene un permesso a costruire è tenuto dalla convenzione firmata con il Comune a realizzare servizi e infrastrutture quali strade, scuole, servizi e centri commerciali che facciano da utile cornice al suo complesso edilizio: proprio come è successo a Porta di Roma, che vanta delle grandi strade, spazi per vivere e rotonde per snellire il traffico. Un tempo si costruivano solo palazzoni. Oggi si pensa soprattutto alla qualità della vita e al verde.E proprio per questo a Porta di Roma e a Tor Pagnotta si è venduto molto bene”.
Materiali innovativi
Quali sono i materiali innovativi inseriti nelle case che si costruiscono oggi? “Si tende sempre più a utilizzare la tecnologia. A seconda del prezzo della casa, ovviamente, possono essere presenti l’automazione delle serrande, il riciclo dell’acqua, sensori che rilevano la fuga di gas, vasche idromassaggio e impianto di allarme: per quest’ultimo, però, consiglio sempre la sua sola predisposizione per evitare che degli sconosciuti siano a conoscenza del sistema inserito nell’appartamento scelto. E poi per tutti porte blindate, cemento antisismico, doppi vetri, riscaldamento autonomo”. Qual è il taglio più richiesto? “Mediamente tra i 50 e gli 80 metri, anche se la maggior parte opta per i 50. C’è inoltre la possibilità di acquistare box e posto auto, che restano facoltativi”. E qual è il prezzo medio oggi più gettonato? “Anche qui dipende. Se parliamo ad esempio di un prezzo base per un monolocale a Ponte di Nona, si parte da 110.000 euro”.
Mutui
Il mutuo - oggi è possibile ottenerlo fino all’80% del prezzo d’acquisto - resta in ogni caso un ostacolo per molti. “Le banche pretendono giustamente una capacità restituiva che deve essere pari a tre volte la rata. Se per esempio la rata mensile del mutuo è pari a 500 euro, il soggetto interessato deve percepire un reddito netto di almeno 1.500 euro mensili. Lo stesso vale se si è di fronte ad un libero professionista che deve mostrare la sua adeguata capacità reddituale. Oppure laddove non si è capienti si può chiedere l’intervento di un terzo per fare da garante. E poi, nel caso il tasso variabile col passare degli anni non fosse più conveniente, si può sempre trasformarlo in tasso fisso per via della portabilità a costo zero. L’acquisto resta in ogni caso assai preferibile e proficuo rispetto agli affitti, che hanno registrato negli ultimi tre anni un aumento del 7/10% circa”. Si registra anche un rinnovato interesse degli acquirenti stranieri, soprattutto inglesi e americani nel centro storico – in cerca di tagli che vanno dai 100 ai 150 metri quadrati tra piazza Navona e piazza di Spagna - mentre i cittadini polacchi, romeni e filippini nelle zone di semi periferia di Roma, in quartieri di nuova costruzione. “Esiste poi il caso della comunità cinese – aggiunge Carlino – che non avendo problemi economici acquista le case là dove possiede la propria attività commerciale. Come nel caso del Quartiere Esquilino. Immobildream è attualmente impegnata in tutta Italia. “A parte l’Italia – conclude Carlino – esiste poi una nicchia di italiani di media borghesia che compra case a Los Angeles, Miami, New York, Londra e Parigi. Stiamo analizzando con la massima attenzione il dato”. Quindi la crisi non colpisce tutti. “Diciamo che anche chi possiede liquidità oggi sta attento ad investirla. Ma durerà poco. La ripresa è molto vicina”.
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