- sabato 4 maggio 2013, 14:40
La formaldeide? Un rischio per la salute
Il Cnr: sostanza presente in molti ambienti della casa
La formaldeide è un composto organico molto volatile e molto reattivo appartenente alla famiglia delle aldeidi. L’Airc, l’Associazione internazionale per la ricerca sul cancro, dopo nuovi studi analitici condotti su alcuni lavoratori, l’ha classificata come un cancerogeno certo, tra i più letali per l’uomo, per inalazione o ingestione. Come spesso accade, i luoghi di lavoro, quelli in cui si portano avanti determinate produzioni, sono i più pericolosi per l’esposizione a formaldeide, ma anche nelle nostre case dobbiamo stare attenti e non sottovalutare il pericolo. “La formaldeide – spiega Nicola Pirrone, direttore dell’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Cnr – è prodotta, sostanzialmente, da processi di combustione, ma non soltanto. Anche dai tanti materiali che vengono utilizzati, per esempio, nella produzione di mobili e all’interno degli appartamenti, è provato che la concentrazione sale quando si acquistano mobili, divani ad esempio. Questo perché il composto viene utilizzato nelle colle e nel trattamento dei materiali”.
Formaldeide in casa
La formaldeide si trova in molti prodotti per la casa. Dai deodoranti per ambienti ai materiali da costruzione, dai mobili, come detto, ai parquet. Si utilizza nella fabbricazione di colle, resine, solventi, vernici, tessuti. Anche in cucina si può rintracciare in una serie di prodotti di uso comune: detergenti, saponi e detersivi per i piatti. “Molti non sanno che quando si cucina e si brucia il gas metano, se la combustione non è completa, possiamo ritrovarci con formazioni di formaldeide”, avverte Nicola Pirrone. Anche nella produzione di cosmetici la formaldeide compare spesso: prodotti per le unghie, lozioni per i capelli, fondotinta, creme, mascara, colluttori. E poi ancora indumenti, tessuti, deodoranti, disinfestanti. Negli imballaggi: la colla usata nel cartone pressato e in quello utilizzato per rivestire libri, riviste, giornali la contengono. Attenzione anche alle confezioni per alimenti e alle lattine. Quando parliamo di formaldeide dobbiamo tenere d’occhio anche le suppellettili, soprattutto quelle nuove di zecca, tra le principali cause di inquinamento da questo composto: quelle in legno pressato, i mobili in truciolato, compensato o multistrato, e tutti quelli in cui vengono impiegati solventi e colle che lo contengono.
Cosa fare
“Il rischio – avverte Nicola Pirrone – è respirarla: la formaldeide è un cancerogeno che si trova nell’aria, e può creare un’ampia gamma di problemi. Per questa ragione, la cosa migliore è assicurare una buona ventilazione e un buon ricambio d’aria. Oggi poi, con tutti gli infissi a tenuta di ultima generazione, non ci sono più i cosiddetti spifferi di una volta, e possono essere più frequenti concentrazioni significative. Dal punto di vista legislativo ci sono una serie di linee guida che pongono dei limiti di esposizione alle concentrazioni. Generalmente, in condizioni standard, dove non ci sono fonti emissive importanti, parliamo di esposizioni basse, sotto al microgrammo al metro cubo, che non destano preoccupazioni. Poi ci sono alcuni ambienti di lavoro particolarmente esposti in base alle lavorazioni che vengono effettuate”. Dunque, ricordatevi di far cambiare spesso aria agli ambienti, soprattutto quelli in cui tenete i prodotti che abbiamo elencato. Comprate delle piante da appartamento, un ottimo rimedio per tenere bassa la concentrazione di inquinanti nell’aria. Quando cucinate, accendete l’aspiratore che si trova nella cappa e arieggiate i locali dopo aver finito. Scegliete mobili, parquet, vernici e, in genere, prodotti ecologici e fate attenzione a cosmetici e deodoranti, soprattutto quelli per ambienti. In Italia la normativa non è particolarmente restrittiva. “Negli Stati Uniti – racconta Nicola Pirrone – ci fu venti anni fa una campagna per ridurre l’esposizione a formaldeide poiché molte case sono fatte in legno e la gente accusava tutti i sintomi tipici dell’esposizione. Così fu fatta una campagna per il ricambio dell’aria e contro l’accumulo indoor. Necessariamente, quando si comprano dei mobili nuovi, se si misura la concentrazione di formaldeide nell’aria scopriremo che sarà più alta rispetto a prima. Poi nel tempo i materiali si puliscono. E le emissioni che si presentano all’interno di un appartamento variano a seconda delle caratteristiche: la temperatura, ad esempio, influisce. L’unico rimedio efficace resta quello di assicurare un buon ricambio d’aria”.
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