immagine Pensione oltre 1000 euro? Stop al pagamento cash
  • di Bruno Benelli
  • venerdì 10 febbraio 2012, 11:20

Pensione oltre 1000 euro? Stop al pagamento cash

Va comunicato il sistema di accredito entro il 29 febbraio


Pensioni superiori a 1.000 euro al mese: stop al pagamento in contanti. Dal prossimo 7 marzo la legge 214/2011 (la cosiddetta riforma Monti-Fornero) stabilisce che le pubbliche amministrazioni (centrali e locali ) e i loro enti devono usare strumenti di pagamento elettronici, disponibili presso il sistema bancario o postale, ivi comprese le carte prepagate. E tutto ciò vale per stipendi, pensioni, compensi comunque dovuti in via continuativa a prestatori d’opera e ogni altro tipo di emolumento a chiunque destinato, di importo superiore a 1.000 euro. Le amministrazioni devono organizzarsi di modo che entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del decreto legge 214/2011 i pagamenti non siano più fatti in contanti. Risultato? Blocco del contanti dal prossimo 7 marzo.
Nuove modalità di riscossione
La situazione, per quanto riguarda i pensionati - compresi colf, badanti, portieri e ex dipendenti da proprietari di fabbricati – è la seguente: 1) le pensioni fino a 1.000 euro al mese possono continuare ad essere pagate in contanti; 2) le pensioni sopra i 1.000 euro, fosse pure di un solo euro, non possono più essere pagate in contanti, e ovviamente per l’intero loro importo. I pensionati che incolpevolmente si trovano in questa seconda situazione devono quindi scegliere un'altra forma di pagamento. E lo devono fare per forza altrimenti gli enti previdenziali sono costretti a non pagare la pensione finchè non venga regolarizzata la diversa modalità di riscossione. Fino alla rata di marzo l’Inps può ancora pagare in contanti. Poiché il termine di scadenza della regolarizzazione è il 7 marzo la rata di marzo sfugge alla novità essere in disponibilità dei pensionati già del primo giorno del mese. Ma dalla rata di aprile niente più contanti.
Termini da rispettare
Il pensionato perciò deve comunicare quali sono le modalità di pagamento preferite in alternativa alla riscossione in contanti allo sportello di Poste italiane. E lo deve fare – tenuto conto delle istruzioni fornite dall’Inps – entro il 29 febbraio. Il termine va rispettato per dare modo agli uffici dell’Istituto di previdenza di mettere in lavorazione la pratica e avere il modo di preparare i pagamenti della rata di aprile (e di tutte quelle successive) entro i tempi tecnici necessari.
Quattro opzioni
Quali sono le modalità alternative per riscuotere la pensione? Le opzioni per i pensionati interessati sono le seguenti: 1) accredito sul conto corrente bancario; 2) accredito sul conto corrente postale; 3) accredito sul libretto postale nominativo; 4) accredito attraverso le carte ricaricabili.
Risparmi Inps
Secondo l’Inps i nuovi sistemi di pagamento contribuiscono a mettere il pensionato “ al riparo dai rischi che derivano dalla circolazione di denaro contante. Sono, infatti, all’ordine del giorno notizie di raggiri e rapine ai danni di pensionati, specialmente nei minuti successivi all'incasso dell'assegno mensile di pensione.” Tutto vero: sono infatti all’ordine del giorno notizie di raggiri e rapine specialmente nei minuti successivi all’incasso della rata. Ma con la riforma si raggiunge anche un altro traguardo: quello di ottenere un forte risparmio per le casse dell’Inps in quanto il costo del pagamento in contanti è notevolmente più pesante rispetto agli sistemi di pagamento.

  • Annunci correlati

Trilocale, viale Aurelio Saffi

1.400 €
Affitto Trilocale a Roma (RM)
102 m2 3 stanze 2 bagni TRASTEVERE: ELEGANTE PIANO RIALZATO CON GIARDINO APPENA RISTRUTTURATO UBICAZIONE: centrale e servita dalle principali infrastrutture urbane e di quartiere (stazioni FS e Metro...

IlMessaggeroCasa.it