immagine Il cappotto verde per la casa taglia le bollette del 10-15%
  • Sabato 22 Settembre 2018, 14:41

Il cappotto verde per la casa taglia le bollette del 10-15%

Via all’operazione “cappotto verde”: case più fresche in estate e più calde in inverno, con bollette meno care grazie a piante ed essenze vegetali coltivate su tetti, terrazzi e pareti esterne dell’edificio.
Risultato: risparmi fino al 15 per cento in bolletta, con un abbattimento del flusso di calore nelle abitazioni pari al 40 per cento e la riduzione fino a 3 gradi della temperatura interna, mentre in inverno il risparmio raggiunge il 10 per cento. È il progetto pilota che l’Enea sta portando avanti nel centro ricerche Casaccia, alle porte di Roma. E l’esperimento dell’agenzia nazionale per l’energia può diventare realtà per tutti con il bonus verde, l’incentivo fiscale introdotto dalla legge di stabilità 2018 per la sistemazione di piante e giardini in abitazioni e condomini.

Il risparmio
L’iniziativa dell’Enea nasce su una parete vegetale realizzata sull’edificio della scuola delle energie: «Lì svolgiamo corsi di formazione», racconta Carlo Alberto Campiotti del dipartimento unità per l’efficienza energetica. Lo studio si compie grazie a un sistema estensivo di tetto-giardino e a una struttura autoportante posizionata a mezzo metro dalla facciata. L’insieme di piante installato su pareti e tetti-terrazzi crea un vero e proprio cuscinetto isolante intorno a case e condomini. La vegetazione mitiga i picchi di temperatura durante l’estate: cattura gran parte dell’energia solare, che così non colpisce più direttamente la superficie dell’edificio (rampicanti come la Pandorea Jasminoides variegata hanno un’ottima capacità di neutralizzare i raggi del sole). E la traspirazione delle piante è in grado di dissipare una grande quantità di energia termica - fino a un litro d’acqua al giorno per metro quadrato - che altrimenti sarebbe assorbita dall’edificio e rilasciata all’interno dell’abitazione sotto forma di calore. Il tutto in estate consente di ridurre del 15 per cento l’energia necessaria per il raffrescamento, mentre in inverno il risparmio per il riscaldamento arriva al 10 per cento grazie all’effetto-camino che si crea fra la parete dell’edificio e la coltre vegetale: «Una ventilazione naturale che toglie umidità alle pareti esterne e riduce la dispersione termica dell’edificio»,spiega Campiotti.

Aria pulita
Il cappotto verde aumenta l’isolamento termoacustico e il comfort abitativo dell’edificio. Ma offre vantaggi anche all’intero contesto urbano: riduce l’effetto “isola di calore” che durante l’estate può creare un picco del carico elettrico tra il 3 e l’8 per cento per ogni grado in più di temperatura.
Usare meno i condizionatori d’aria significa ridurre le emissioni di gas serra come anidride carbonica, metano, fluorurati e vapore acqueo. E in ogni caso l’impiego dei sistemi vegetali al posto della climatizzazione degli interni migliora l’efficienza energetica e riduce i costi annuali del 3-10 per cento in inverno e dell’8-15 per cento in estate.

Di più: gli edifici ammantati di piante riducono le conseguenze negative delle bombe d’acqua.
Tetti e terrazzi rappresentano il 20 per cento della superficie totale delle città e ricoprirli di vegetazione consentirebbe di assorbire fino al 50 per cento di acqua piovana, regolandone il deflusso nel sistema idrico. Senza dimenticare i vantaggi per l’estetica del fabbricato. E soprattutto per la qualità dell’aria: 25 metri quadrati di superficie vegetale generano ossigeno per una persona, mentre un metro quadrato elimina 0,2 chilogrammi di particolato in aria.

Detrazioni fiscali
Ora l’opportunità si chiama bonus verde, l’incentivo fiscale che permette di recuperare il 36 per cento delle spese fino a 5 mila euro, dunque al massimo 1.800 euro, sostenute per la sistemazione a verde di singole abitazioni e parti condominiali. «Un intervento che potrebbe contribuire anche all’aumento del valore dell’immobile», osserva Campiotti. Si possono detrarre tutte le spese per sistemi di irrigazione, pozzi, progettazione e manutenzione in aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze e recinzioni, mentre sono esclusi immobili di nuova costruzione, uffici, negozi e magazzini (lo sconto fiscale è al 50 per cento per gli appartamenti utilizzati anche come studi professionali). Ma attenzione: vengono agevolati soltanto lavori straordinari e gli acquisiti di piante perenni e non stagionali. Il bonus è cumulabile con le agevolazioni già previste sugli immobili vincolati e su più appartamenti di un solo proprietario. Gli oneri sostenuti sono riconosciuti soltanto se saldati con assegni, bancomat, carte di credito, bonifici ordinari. 

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