• Mercoledì 20 Novembre 2013, 19:57

Multa a chi omette la prestazione energetica

Serve l’attestato di prestazione energetica dell’immobile nei contratti di compravendita e nelle nuove locazioni, altrimenti l’atto è nullo. Ma nella bozza di ddl del collegato sviluppo alla legge di stabilità spunta una norma che dispone la sanzione di 500 euro senza l’inefficacia del contratto. Attualmente, in caso di inadempienze, rischiano la multa il venditore e il locatore dell’appartamento oltre che l’agenzia immobiliare. Il documento, redatto da un tecnico specializzato, contiene la “targa” energetica dell’appartamento, le cui caratteristiche sono misurate con riferimento a riscaldamento e raffreddamento degli ambienti, produzione di acqua calda, tipologia di impianti e infissi, eventuale presenza di fonti di energia rinnovabile. Il tutto per informare chi entra in possesso della casa sui consumi degli impianti attivi. Sarà il notaio a dover verificare che il documento esibito possa essere definito “attestato di prestazione energetica”. Nei contratti di compravendita, locazione e donazione i libretti di impianto non devono essere materialmente allegati all’Ape. È il venditore dell’immobile, e non il notaio che stipula il rogito, tenuto a controllare che il tecnico chiamato a rilasciare l’Ape sia in possesso dei requisiti necessari, consultando albi o registri nelle Regioni in cui sono stati istituiti. L’allegazione dell’attestato è prevista anche per comodato d’uso, donazione, trust e per il patto di famiglia con cui si trasferisce un’azienda che comprende edifici o nel quale è prevista la liquidazione in natura dei legittimari con il trasferimento di edifici. Non serve l’Ape in caso di rinnovo o proroga della locazione: l’obbligo è limitato ai contratti nuovi, compresi quelli di leasing e affitto d’azienda.

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