• di Oliviero Franceschi
• Giovedì 7 Febbraio 2013, 18:48

Pianeta Iva, aliquota 10% per i "beni significativi"

Non ci sono solo le “rate” annuali da portare in detrazione dall’Irpef: con i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria per il recupero del patrimonio edilizio a prevalente destinazione abitativa, si può sfruttare anche un'altra agevolazione, ovvero l’applicazione dell’aliquota Iva al 10 per cento. Per quanto riguarda l’Iva, però, le regole da seguire sono un tantino più complicate: l’aliquota agevolata infatti è senz’altro applicabile alle prestazioni di lavoro mentre la fornitura di materiali e di beni applica l’aliquota Iva ridotta solo se la relativa fornitura è posta in essere nell’ambito del contratto di appalto. Inoltre se l’impresa fornisce i cosiddetti "beni significativi", l’aliquota ridotta si applica a tali beni soltanto fino a concorrenza del valore della prestazione considerato al netto del valore dei beni stessi. Per capire questo concetto cominciamo a spiegare cosa sono i “beni “significativi”. Si tratta dei beni espressamente individuati dal decreto 29 dicembre 1999. Tra questi, ad esempio, troviamo gli impianti di sicurezza, accanto ad ascensori e montacarichi, infissi esterni e interni, video citofoni, apparecchiature di condizionamento e riciclo dell’aria, ecc. Come abbiamo detto sui beni significativi l’aliquota del 10% si applica solo fino a concorrenza della differenza tra il valore complessivo della prestazione e quello dei beni significativi. Ma cosa significa esattamente? Proviamo a chiarire la cosa con un esempio. Il signor Antonio decide di installare un impianto di sicurezza del costo totale di 10.000 euro, di cui 4.000 euro per prestazione lavorativa e 6.000 euro per il costo dei materiali, che come abbiamo detto rientrano tra i beni significativi. Su questi 6.000 euro di beni significativi, l’Iva al 10% si applica solo su 4.000 euro, cioè sulla differenza tra l’importo complessivo dell’intervento e quello dei beni significativi stessi (10.000 - 6.000 = 4.000). Sul valore residuo (2.000 euro) l’Iva si applicherà invece nella misura ordinaria, cioè del 21%.

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