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  • Lunedì 16 Aprile 2018, 16:48

Stufe a pellet, quale modello scegliere per la propria casa?

L'irresistibile fascino del focolare con la fiamma schioppettante che riscalda l'ambiente conquista molte persone e rende unica l'atmosfera circostante. Le varie soluzioni di camini e stufe, presenti in commercio, possono soddisfare ogni gusto ed esigenza. I combustibili utilizzati possono variare: oltre alla comune legna, vi sono, infatti, pure il pellet, il bioetanolo e il gas.

Tra questi sistemi, le stufe a pellet si rivelano davvero molto efficienti e sono predisposte per ottenere un elevato rendimento a un ridotto consumo. Infatti, l'elevato potere calorifero, che contraddistingue il pellet, permette di riscaldare in breve tempo ambienti anche di estese superfici; le stufe possono avere un'elevata autonomia e alcuni modelli sono dotati pure di sistemi di ricarica e modulazione automatica della combustione che permette di alimentare continuamente il focolare in base alla temperatura che si desidera raggiungere. Ovviamente l'installazione di una stufa a pellet necessita del collegamento ad una canna fumaria, essa è di ridotte dimensioni, in genere, non supera gli di 8 centimetri di diametro.
Di seguito, una breve guida per conoscere meglio le potenzialità di una stufa a pellet così da poter scegliere quella più adatta alle vostre esigenze.

Stufe a pellet: caratteristiche e componenti
Le stufe a pellet sono composte da un focolare, cioè la cavità in cui avviene la combustione, e una canna fumaria da cui vengono espulsi i fumi prodotti. Il focolare è sempre chiuso e protetto da vetro particolarmente resistente ad alte temperature, in tal modo, la combustione non ha alcuna dispersione, non si spargono ceneri e il calore prodotto viene accumulato all'interno della struttura per essere rilasciato, gradualmente, per irraggiamento o tramite sistemi di ventilazione frontale. Si ottiene, quindi, una migliore capacità di riscaldamento con ridotte quantità di combustione. La struttura interna è generalmente in ghisa o materiale refrattario come la vermiculite, mentre il rivestimento esterno può variare. I diversi modelli disponibili in commercio permettono, infatti, di scegliere tra vari colori e finiture in base ai propri gusti e alle possibili soluzioni di abbinamento all'ambiente in cui viene installata. Ad esempio, si trovano modelli con rivestimenti in lamiera verniciata, maiolica, ceramica, acciaio, o combinazioni tra questi materiali. Alcune tipologie all'avanguardia di stufe a pellet sono dotate di termostato di sicurezza programmabile, che indica il raggiungimento di temperature elevate; sono dotate di serbatoi e sistemi di ricarica automatica, modulando la combustione all'interno del focolare; possono essere gestite tramite telecomando o programmazioni digitali.

Efficienti sistemi di riscaldamento per tutta la casa tramite stufa a pellet
Il riscaldamento dei locali in inverno può avvenire sfruttando il calore emesso dalla stufa mediante la combustione. La stufa, infatti, produce calore che viene accumulato all'interno della struttura (per l'80%) mentre parte di questo calore viene trasmesso per ventilazione frontale o per irraggiamento all'ambiente circostante (20%). Si ottiene, in tal modo, una soluzione ideale per riscaldare un'unica stanza. Eppure, la stufa a pellet si presta particolarmente per ottenere rese maggiori riuscendo a riscaldare l'intero appartamento: per sfruttare la sua potenza riscaldante basta collegare la stufa ad un impianto di diffusione del calore. In tal caso, la scelta della stufa deve essere accuratamente valutata stabilendo la potenza necessaria per riscaldare la casa in base alle dimensioni dell'appartamento, ai volumi da riscaldare, all’esposizione, alla presenza di soluzioni di isolamento termico e di porte e finestre che costituiscono punti di dispersione del calore. Quindi, recandovi da un rivenditore specializzato di stufe a pellet troverete un esperto a vostra disposizione, che, dopo un attento sopralluogo presso la vostra casa, vi saprà consigliare al meglio.
In genere, i sistemi di riscaldamento adatti a raggiungere tutte le stanze di un appartamento possono essere costituiti da impianti ad aria o impianti ad acqua.
Negli impianti di riscaldamento ad aria il calore prodotto dalla stufa viene convogliato mediante apposito sistema di canalizzazione. L'aria calda dovuta alla combustione della stufa, viene spinta da ventilatori all'interno della canalizzazione e fuoriesce da bocchette predisposte in ciascuna delle stanze. Ricordate che l'aria calda è più leggera di quella fredda, pertanto, tende a salire verso l'alto. Quindi, le bocchette per la diffusione del calore vanno predisposte sempre nella parte bassa delle pareti così che l'aria calda possa attraversare tutta la stanza risalendo verso l'alto. Questo sistema di riscaldamento può riuscire a scaldare fino a 150 m² di superficie e può essere integrato ad un altro sistema eventualmente preesistente di riscaldamento, ottenendo così un grande risparmio dei consumi energetici.
Negli impianti ad acqua, invece, la stufa viene collegata all'impianto idraulico, quindi, il calore dovuto alla combustione viene trasmesso all'acqua che scorre nelle condutture, questa può essere utilizzata per riscaldare i termosifoni o circolare all'interno di un impianto radiante a pavimento o a parete. In genere, gli impianti radianti necessitano di acqua calda a temperatura inferiore rispetto a quella necessaria per riscaldare gli ambienti tramite termosifoni, pertanto, un impianto a pannelli radianti richiederebbe stufe di inferiore potenza. Con questo sistema è possibile scaldare fino a 200 m² di superficie. Con lo stesso sistema, l'acqua calda riscaldata dal calore prodotto dalla combustione all'interno della stufa può essere utilizzata pure per gli impianti sanitari. Nel caso di nuove costruzioni, questo genere di impianto si presta particolarmente, ad esempio, per essere integrato con l'uso di pannelli solari o pompe di calore, ottenendo grandi risultati in termini di risparmio energetico ed autonomia dalle reti di distribuzione di energia.

Come scegliere la stufa più adatta alle proprie esigenze: potenze riscaldanti e consumi
Come su accennato, la scelta di una stufa è dettata, principalmente, dalla potenza riscaldante necessaria in funzione dell'ambiente o delle dimensioni e caratteristiche dell'intero appartamento, se si decide di realizzare un impianto per riscaldare tutte le stanze. Recandovi da un venditore specializzato o navigando tra le offerte sul web, noterete che ciascun modello di stufa ha una propria potenza nominale/globale che indica la capacità energetica espressa in Chilowatt (Kw), inoltre troverete indicato, in maniera più semplice, quanti metri quadrati riesce a riscaldare autonomamente. Ad esempio, una stufa a pellet che abbia potenza pari a circa 6-7 Kw può riscaldare una superficie fino a 55 m² , invece, una con potenza di circa 9 Kw, autonomamente, può riscaldare un ambiente circostante di 85 m², oltre i 10 Kw si riescono a riscaldare superfici di circa 100 m². Altra indicazione, che vi permette di scegliere con accuratezza la stufa a pellet per la vostra casa, è il rendimento espresso in percentuale: più è alta più la stufa risulterà efficiente. Inoltre, trovate indicato il consumo di pellet previsto in base alla quantità in media bruciata all'ora e la capacità del serbatoio, qualora si tratti di stufe a caricamento automatico. Ovviamente, i prezzi variano in funzione di tutte queste caratteristiche accennate, ma vi è una vasta possibilità di scelta per ogni fascia di prezzo.

Pellet: un combustibile ecologico
Il pellet di legno è un prodotto dall'elevata resa energetica poiché ha un ridotto contenuto di acqua. Ciò significa che produce molto calore bruciando quantità ridotte, a differenza degli altri combustibili come la legna, ad esempio. Il pellet è prodotto da segatura di legno pressata ad elevata temperatura senza alcuna aggiunta di additivi. Si tratta, quindi, di un prodotto naturale, definibile biomassa, derivato da scarti di lavorazione del legname, le cui ceneri possono essere impiegate come fertilizzanti: una fonte energetica ecologica. I vantaggi sono, dunque, molti; oltre alla già citata elevata resa energetica, si tratta di un prodotto molto economico (rispetto agli altri combustibili), non genera polveri, risulta pratico da trasportare e immagazzinare perché non è altro che un insieme di piccoli pezzi del diametro e della lunghezza di pochi millimetri/centimetri.
La scelta del pellet va fatta in base alla potenza della stufa e alle sue caratteristiche, al fine di ottenere il massimo delle prestazioni. Infatti, si distinguono: pellet ricavato da segatura di legno di pino e abete, adatto per la maggior parte delle stufe in commercio; pellet da legno di faggio, adatto per stufe di elevata potenza (maggiori di 10 Kw) poiché necessità di bruciare ad alte temperature per raggiungere il potere calorifico indicato; infine, quello ricavato da abete è adatto per stufe di potenza inferiore ai 10 Kw e ha una resa calorifica superiore a quella prodotta da pellet di pino.

Sostituire un vecchio camino a legna
Dati i grandi vantaggi in termini di resa e risparmio energetico, potete pensare di sostituire il focolare di un vecchio camino a legna con un inserto a pellet. Si tratta di camini/stufe ad incasso adatti a occupare le cavità di precedenti camini tradizionali sfruttandone pure le preesistenti canne fumarie. Avrete, quindi, il vantaggio di ottenere un suggestivo effetto camino senza intervenire con ulteriori opere murarie, godendo di un sistema di riscaldamento molto ecologico e dai ridotti consumi. I cosiddetti termo-camini o inserti a pellet, come anche le su descritte stufe, hanno la camera di combustione chiusa da vetro ceramico resistente ad alte temperature. In tal modo, la combustione risulta più efficiente di quella di un camino a legna tradizionale perché non si ha dispersione.

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