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  • Sabato 28 Luglio 2018, 09:00

Affitto o acquisto: cosa conviene?

Quando si decide di cambiare casa, sicuramente la valutazione più importante da fare è quella relativa all’acquisto o all’affitto di un certo immobile. Si tratta di un passo importante da effettuare che sicuramente stravolgerà la vita di una persona. Ed è per questo che è necessario valutare i pro e i contro relativi all'affitto o acquisto di una casa.

Acquistare una casa per gli italiani, è considerato maggiormente una fonte di investimento, per questo sicura e migliore, rispetto all’affitto. Non si valutano però, tutti gli aspetti relativi alla tassazione fiscale, alla manutenzione dell’immobile e alle spese che ne derivano. Per questo, una delle domande più importanti da porci è: investire nel mattone è davvero la scelta giusta? Vediamo quali sono gli aspetti peculiari relativi all’acquisto e all’affitto e infine faremo una valutazione sulla questione.

È ancora attraente acquistare casa per le nuove generazioni?
Benché molti italiani ritengano sia l’arrivo ad una serenità economica non di poco conto, ciò che è emerso da una ricerca recente che prende come target i millenials, è un quadro ben diverso che va oltre ciò che si è sempre pensato riguardo agli investimenti immobiliari.
I giovani dai diciotto ai trentacinque anni al giorno d’oggi, si trovano a dover fare i conti con diverse variabili, il lavoro itinerante, l’indipendenza economica che non sempre arriva e quindi, mancando una stabilità economica, fare progetti diventa complesso. Se a questo si aggiunge un lavoro dinamico, una rete di relazioni interpersonali che va fuori dal territorio dove si risiede, il quadro cambia. Per cui, quando si arriva al punto cruciale e cioè, comprare o affittare, fare un programma a lungo termine per questi ragazzi è davvero difficile. Nonostante i prezzi degli immobili siano a ribasso e i tassi di interessi sui mutui ormai ai minimi storici, acquistare non è la scelta più oculata e succede che, optare per l’affitto è la migliore soluzione.

I giovani italiani fino ai trentacinque anni vogliono si andare via di casa, ma non possono permettersi di acquistarne una propria, sia per il denaro che spesso manca ma anche per il lavoro che non sempre è sicuro e richiede molti sacrifici. In questo caso acquistare casa sarebbe solo una rogna e un dispendio inutile di denaro.
Per questa generazione infatti, la casa sembra aver perso il fascino che aveva una volta, che la considerava come un punto di arrivo, oltre al matrimonio ma anche all’agognato posto di lavoro a tempo indeterminato o meglio detto, posto fisso.

Il report di Doxa serve a farci capire che l'acquisto non è più una priorità per la maggior parte degli italiani che fanno parte di questa fascia d’età. È vero però, che molti di questi preferiscono continuare ad investire sul mattone, considerandolo un passo necessario e importante per la vita. Molti sono i giovani che pensano a raggiungere questo traguardo, anche servendosi dell’aiuto dei genitori o delle banche, qualora si decida di optare per un mutuo. Ciò che interessa a noi però, è capire se conviene più l'affitto o l'acquisto di una casa.

Pro e i contro dell'acquisto
Chi decide di acquistare casa sa che questa sarà una sua proprietà, sulla quale potrà decidere in maniera del tutto arbitraria, budget permettendo, di effettuare qualsiasi tipo di intervento di ristrutturazione, senza dover chiedere nulla al proprietario di casa. Potrà decidere infatti, di migliorare la sua condizione e struttura in ogni momento della sua vita. Diventare proprietario di un immobile però, può presentare anche degli svantaggi dal punto di vista fiscale. Basti pensare al carico di tasse da pagare sull’acquisto, negli anni.

Una casa di proprietà permette degli interventi di ristrutturazione che vengono incentivati dallo stato. Pensiamo agli ecobonus che ogni anno vengono rinnovati e permettono a chi acquista, di effettuare interventi volti all’aumento dell’efficienza energetica. Per questo, consideriamo l’investimento in lavori di ristrutturazione dispendioso all’inizio, ma nel corso del tempo può trasformarsi in un investimento a livello di sgravi fiscali anche cospicui, a seconda dei lavori effettuati.

Chi decide di acquistare casa con un mutuo, sa anche che ora la situazione è molto cambiata. Con la crisi del mercato immobiliare, per incentivare l’acquisto di immobili, anche le banche hanno cercato un compromesso con lo Stato, onde evitare dei grossi disagi per i consumatori. Infatti, da qualche tempo è possibile portare in detrazione dalla dichiarazione dei redditi, gli interessi passivi del mutuo nonché tutti gli oneri accessori che ne derivano. Per farlo però, è necessario rispettare alcune condizioni: stipulare un mutuo tenendo mettendo un’ipoteca sull’ immobile. Il mutuo dovrà essere stipulato un anno prima o un anno dopo aver acquistato l’immobile. E questo dovrà essere adibito ad abitazione principale sin dalla data della stipula, premurandosi di mantenere la residenza fino alla fine della sua durata.
È bene dire che, chi decide di accendere un mutuo per comprare una casa da destinare ad abitazione principale, assume un impegno che potrà durare per molti anni. Benché il mutuo sia flessibile e gli interessi bassi, la rata mensile non sarà meno di cinquecento euro e al giorno d'oggi si tratta quasi della metà di uno stipendio medio. Ciò significa destinare il tutto al rimborso del prestito bancario, senza poter investire in altri prodotti finanziari che nel corso del tempo, potrebbero rivelarsi molto più remunerativi rispetto all’immobile che non produce denaro, a meno che non lo si affitti.

La casa acquistata inoltre, potrebbe non essere più adatta alle proprie esigenze personali in continuo mutamento. Infatti, se consideriamo che dalla stipula del mutuo, la vita di una persona può cambiare, sia dal punto di vista lavorativo che familiare, è sempre necessario quindi valutare attentamente la scelta perché in questo caso, l’investimento potrebbe rivelarsi sbagliato. È vero anche che, questo immobile potrebbe poi essere dato in affitto e optare per una nuova casa. Questa opzione farebbe perdere al beneficiario del mutuo tutti i vantaggi acquisiti dall’accordo con la banca e inevitabilmente il carico fiscale si alzerebbe.

Pro e contro dell’affitto
Prima di passare ad elencare i pro e i contro dell’affitto, va detto che questo tipo di contratto può risultare una soluzione vantaggiosa per chi non dispone immediatamente di una certa somma di denaro e come vedremo tra poco, anche per chi possiede il denaro e vuole investirlo in altro.
Prima di tutto definiamo cos’è un contratto di locazione, in modo da poter capire a cosa andiamo incontro, in termini giuridici. Si definisce locazione, un contratto con il quale il locatore, si obbliga a far godere al conduttore, un bene mobile o immobile, per un certo tempo, in cambio di un corrispettivo in denaro.
Quando non si dispone di una somma di denaro cospicua, optare per l’acquisto è impossibile ed è per questo che ci viene in soccorso l’affitto. Se si sceglie di affittare, il denaro guadagnato potrebbe essere usato diversamente. Molti sono gli investimenti redditizi che le banche mettono a disposizione per chi dispone di una somma. Ma non solo, si potrebbe scegliere la via del carpe diem e destinare il proprio denaro per vacanze o per altre attività piacevoli, piuttosto che pagare rate del mutuo per almeno vent’anni.
L’affitto permette una maggiore versatilità circa gli eventi della vita. Per cui, se la famiglia si allarga sarà più facile cambiare casa, cercandone una più grande. Stessa cosa vale per la propria attività lavorativa che, se richiede un trasferimento, con un affitto sarà più facile cambiare città e vita. Questa cosa che con il mutuo non si potrà fare.
Può accadere che negli anni il quartiere in cui è ubicata la casa sia caduto in degrado. Cambiare casa, per mettere al sicuro la propria famiglia, può essere una soluzione. Con un contratto di locazione sarà facile cambiare casa. Basterà infatti, dare un preavviso previsto per legge di sei mesi e cercare altrove, magari in un quartiere più sicuro.
Di contro l’affitto presenta degli svantaggi. Consideriamo che il canone di locazione mensile versato al locatore, andrebbe perso e questa non è una buona cosa, perché alla fine ci si potrebbe ritrovare con un pugno di mosche e senza una dimora sicura. Vivere in affitto significa anche questo: una situazione di precarietà prolungata nel tempo. Può accadere infatti, che il proprietario di casa a scadenza del contratto, decida di non rinnovare. Cosa succede? Bisognerà cercare un nuovo immobile da affittare e in alcune città ciò si rivela molto difficile da trovare.
Ultimo problema circa le case in affitto è relativo alla ristrutturazione. Una casa che non sia di proprietà non permette interventi di ristrutturazioni sostanziali, a gusto di chi ci abita. Per questo non viene garantita la possibilità di ristrutturare la casa a proprio piacimento ma sarà possibile solo fare interventi necessari, come la pitturazione.

Cosa fare allora?
Fare la migliore valutazione non è semplice poiché come abbiamo visto, entrambe le soluzioni potrebbero generare degli svantaggi da non sottovalutare e comunque stiamo parlando di una scelta di vita. Facendo delle valutazioni di natura economica, se decidiamo di acquistare casa dobbiamo prestare attenzione al prezzo al metro quadro, alla zona in cui si acquista e se l’immobile necessità di interventi di ristrutturazione dispendiosi. Questo potrebbe essere un metro di valutazione importante, che servirà in futuro, magari quando si deciderà di rivendere l’immobile. È bene anche pensare al prezzo dell’immobile che potrebbe risultare più basso con il passare del tempo, poiché la svalutazione non fa sconti davvero a nessuno.
Se invece si resta in affitto è necessario valutare l’aspetto relativo al canone di affitto che nel corso degli anni andrebbe perso e in mano non ci si ritroverebbe nulla. Per cui, se si decide di vivere in affitto è bene destinare una parte del proprio denaro, in investimenti di altro genere che siano remunerativi, come azioni, titoli di stato.
Se guardiamo all’aspetto finanziario, scopriremo che è più economico locare un immobile ma la valutazione in questo caso, può rivelarsi del tutto personale e opinabile. L’italiano infatti, considera la casa un bene dal valore del tutto emotivo, per cui non gli interesserà pagare di più un immobile con tutti gli oneri annessi e connessi. È importante solo avere un qualcosa da tramandare alle future generazioni della famiglia.
Noi riteniamo che decidere se conviene di più l'affitto o acquisto, è qualcosa che coinvolge solo la persona che si trova di fronte a questa scelta. Per cui, qualsiasi scelta fatta, se rende felice, è la scelta più giusta. E voi cosa avete scelto per la vostra vita? Cosa state aspettando ancora?

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