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  • Lunedì 6 Marzo 2017, 09:50

Dalla carta al digitale, fino al 15 marzo è in mostra la "dichiarazione di successione"

"Chiamati all’eredità" presso l'Archivio di Stato: la storia del tributo legato alla successione, che ora viaggia anche online

È la dichiarazione di successione, che da quest’anno viaggia anche online, il tema dell’esposizione storico-documentaria dal titolo “Chiamati all’eredità. Dalla carta al digitale. L’evoluzione della dichiarazione di successione”, inaugurata lo scorso 15 febbraio, che sarà aperta al pubblico fino al 15 marzo 2017, presso la sede dell’Archivio di Stato di Roma, nella Sala Alessandrina del Complesso di Sant'Ivo alla Sapienza. La mostra, promossa dall’Agenzia delle Entrate in collaborazione con l’Archivio di Stato di Roma e il Consiglio Nazionale del Notariato, con il patrocinio del Ministero dell’Economia e delle Finanze e del Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo, ripercorre attraverso testimonianze documentarie e testamentarie, antichi strumenti scientifici di rilevazione e filmati la lunga storia del tributo legato alla successione.
 
Al convegno inaugurale
 

Hanno partecipato il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, il direttore dell’Archivio di Stato di Roma, Paolo Buonora, il consigliere del Consiglio Nazionale del Notariato, Roberto Martino e il Presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, Maurizio Savoncelli. L’iniziativa è finalizzata a far conoscere le radici dell’imposta, che affondano, per principi e forme, fin nell’Antico Oriente, e le svariate valenze che ha assunto nel corso delle differenti epoche, dal periodo classico fino all’età contemporanea.
 
L’esposizione propone
 

Un viaggio affascinante alla scoperta del tributo che accompagna da lunghissimo tempo le vicende successorie dei contribuenti, attraverso rimandi a cultura, arte, storia e testimonianze. In particolare, l’imposta di successione viene presentata tramite un excursus che ne illustra i tratti distintivi nella storia, mentre una ricca selezione di documenti d’epoca offre una vasta panoramica del modello di dichiarazione e degli antichi testamenti di personaggi illustri del patrimonio storico-politico-culturale italiano. Il percorso è inoltre arricchito dagli strumenti scientifici di rilevazione cartografica del territorio e da due filmati sul percorso documentario e sul nuovo modello telematico di dichiarazione di successione. Sono infine presenti una serie di testamenti facenti parte della mostra ‘Io qui sottoscritto, Testamenti di grandi italiani’ realizzata dal Consiglio Nazionale del Notariato in occasione dei festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia.
 
Il Consiglio Nazionale del Notariato
 
Ha offerto il proprio contributo alla mostra attraverso un estratto del materiale contenuto nella mostra “Io qui sottoscritto. Testamenti di grandi italiani” ideata in occasione dei festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia, nel 2012 a Roma, e riproposta poi nel 2015 a Modena, in occasione del Festival della Filosofia di Modena, a Milano, in occasione del 50° Congresso Nazionale del Notariato e a Mantova nel 2016 in occasione del Festival della Letteratura.
Sono, infatti esposti le copie dei testamenti dei grandi italiani: Giuseppe Gioachino Belli
Camillo Benso Conte di Cavour; Gabriele D’Annunzio; Grazia Deledda; Enrico De Nicola; Giuseppe Garibaldi; Luigi Pirandello; Giuseppe Zanardelli.
Negli studi notarili si creano e si conservano documenti che raccontano le storie, le difficoltà, i lasciti morali, filosofici e politici di cittadini che hanno contribuito a segnare la storia degli italiani e dell’Italia. Queste memorie vengono racchiuse in un unico documento: il testamento.
La figura del notaio assume quindi il ruolo di confidente ultimo che non si limita ad essere il garante del possesso di un titolo di proprietà ma, anzi, diventa memoria storica, raccogliendo negli anni un grande patrimonio culturale.
 
Il testamento
 
Oltre ad essere in generale un atto mediante il quale una persona manifesta la propria volontà e dispone dei propri diritti per il tempo in cui avrà cessato di vivere, spesso contiene anche dichiarazioni di contenuto morale, filosofico, politico o di altra specie.
Un itinerario inedito e rivelatore perché ogni testamento racconta, del suo autore, non solo la situazione familiare ed economica, ma soprattutto l’animo, le scelte civili, le propensioni e il carattere. Ad accompagnare i visitatori, dopo alcune sessioni di formazione specifica sui contenuti della mostra, saranno 33 studenti di 5 istituti superiori del Lazio. Guide giovanissime che, oltre a rendere un servizio utile agli ospiti, potranno fare esperienza sul campo e conseguire i crediti necessari per proseguire il loro percorso scolastico, nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro.
 
 

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