immagine Fari d'Italia in affitto, 9 su 11 già assegnati: saranno resort, centri yoga e laboratori culturali
  • di Luisa Mosello
  • Martedì 5 Luglio 2016, 14:07

Fari d'Italia in affitto, 9 su 11 già assegnati: saranno resort, centri yoga e laboratori culturali

Occhi che guardano lontano, verso il futuro del turismo e della valorizzazione ambientale. Sono i fari, troppe volte abbandonati e lasciati a sé stessi e che ora come gioielli preziosi dimenticati vengono tirati a lucido e “indossati” in grande stile. Sarà possibile grazie a un’iniziativa del Demanio che ha appena assegnato la gestione di 9 sentinelle marine sulle 11 individuate lo scorso anno attraverso il bando-progetto  “Valore Paese-Fari”.

 

A occuparsi del loro pieno recupero saranno imprese locali e giovani imprenditori, società dell’industria ricettiva, associazioni di tutela ambientale e attive nel sociale, oltre ad investitori esteri.
I contratti di concessione (fino a un massimo di 50 anni) verranno stipulati nei prossimi mesi, con un investimento di circa 6 milioni di euro per riqualificare le strutture, con una ricaduta economica di circa 20 milioni di euro. E lo Stato dovrebbe incassare oltre 7 milioni di euro per tutto il periodo di affidamento.

Ma dove si trovano i premiati?
In Sicilia ci sono il Faro di Brucoli ad Augusta; quello di Murro di Porco a Siracusa, il Faro di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo –Favignana, il Faro di Punta Cavazzi ad Ustica.
In Campania: il Faro di Capo d’Orso a Maiori, sulla Costiera Amalfitana e il Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia
In Puglia:  il Faro di San Domino alle Isole Tremiti.
I quattro beni proposti dal Ministero della Difesa sono invece in Toscana (il Faro Punta del Fenaio, il Faro di Capel Rosso e il Faro Formiche di Grosseto) e in Calabria (il Faro di Capo Rizzuto a Isola di Capo Rizzuto)

E cosa diventeranno queste suggestive torri delle onde? Non solo resort e ristoranti, ma anche centri culturali, osservatori scientifici, spazi dedicati allo yoga, alla pesca, alla vela e naturalmente alle attività ambientali in collaborazioni con società private e o con il Wwf.
O Sull’isola del Giglio, il Faro di Punta Fenaio sarà un centro di valorizzazione del territorio e quello di Punta Capel Rosso un museo dinamico il secondo compatibile con gli obiettivi dell’Ente Parco
O Ad Ustica per il Faro di Punta Cavazzi  è prevista  una foresteria in cui sviluppare momenti dedicati alla formazione, allo studio e all’intrattenimento                                               
O Nell’Isola di Levanzo il Faro Capo Grosso ospiterà un resort che proporrà workshop di cucina, fotografia oltre ad escursioni e attività sportive
o Ad Augusta il Faro di Brucoli si trasformerà  in un punto di accoglienza turistica a tutto gusto con i prodotti eno-gastronomici locali
o A Siracusa il faro di Murro di Porco vedrà un modello di business articolato con ristorazione, marketing, congressi, eventi e 14 posti letto
o A Forio d’Ischia il Faro di Punta Imperatore e quello di San Domino alle isole Tremiti saranno valorizzati da una società tedesca secondo un modello di “rifugio nel faro”
o A Maiori sulla Costiera Amalfitana il Faro di Capo D’Orso avrà spazi per l’ospitalità accanto a un osservatorio marino-costiero, con un centro visite, percorsi natura e una bottega dei sapori

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