immagine Più acquisti, balzo dei mutui: il mercato è giovane e sprint
  • di Paola Toscani
  • Lunedì 2 Luglio 2018, 07:50

Più acquisti, balzo dei mutui: il mercato è giovane e sprint

Le compravendite di case in Italia sono aumentate, nel 2017, del 4,9% rispetto al 2016. È il quarto anno consecutivo con il segno più, che segue la crescitadel 18,6% del 2016.

Capofila è Milano (+8,1%). Del 3%la crescita a Roma. I prezzi, nell’ultimo trimestre dell’anno scorso sono rimasti stabili, mentre i mutui registrano aumenti a nove cifre e le famiglie giovani che possono permettersi di accedervi son omolte di più rispetto agli anni passati.

Un mercato potenziale, quest’ultimo, che ha raggiunto livelli record rispetto agli ultimi dieci anni e più: basti considerare che dal 2016 l’indice di affordability ha invertito la rotta, tornando in territorio positivo su livelli non molto lontani dal 2004.
È la sintesi che si ricava dagli ultimi dati sul mercato immobiliare elaborati da Istat, Abi (Associazione bancaria), Agenzia delle Entrate e Banca d’Italia.

Vediamoli nel dettaglio.
In totale sono state registrate 542.480 transazioni per un valore complessivo di 89,6 miliardi di euro, 500 milioni in più rispetto al 2016. Per quasi la metà degli acquisti di abitazioni effettuati da persone fisiche (circa 260mila) si è fatto ricorso aun mutuo, con unacrescita del 7,8% rispetto al 2016. Nel 2017 è migliorato anche l’indice di affordability che raggiunge il 13,5%: un nuovo massimo storico, nove punti percentuali oltre il minimo toccato nelprimosemestredel 2012. Va bene anche il mercato delle pertinenze (+12,4%) e quello di box e posti auto (+3,8%).Le abitazioni locate sono, invece, quasi 1,4 milioni, in lieve diminuzione (-0,8%) rispetto al 2016. Aumentano, anche se debolmente, gli acquisti delle abitazioni in nuda proprietà (+1,3%).

È quanto emerge dal Rapporto immobiliare residenziale 2018, che analizza il trend del mercato della casa nel 2017, realizzato dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate in collaborazione con Abi, l’associazione bancaria italiana.
Sul fronte dei finanziamenti per l’acquisto di abitazioni nel 2017 si è toccata quota 32,7 miliardi di euro, circa 3 miliardi in più rispetto al 2016 (+9,1). In media l’ammontare del mutuo per l’acquisto di un’abitazione è stato di 126mila euro, circa due terzi della spesa di acquisto.
Il tasso medio applicato dalle banche è rimasto sostanzialmente invariato al 2,38%, come stabile è rimasta la durata del mutuo: quasi 23 anni.
Hanno pagato rate più pesanti le famiglie del Sud Italia, con interessi medi del 2,59% e quelle residenti nelle Isole (2,53%). È andata meglio nelle aree settentrionali: il tasso d’interesse applicato dalle banche non ha superato il 2,25% al Nord Est e il 2,26% al Nord Ovest. Differenze territoriali rimangono anche nel numero di acquisti finanziati: nel Nord e nel Centro più della metà delle case vengono acquistate con il mutuo, mentre al Sud e nelle Isole si ricorre al finanziamento ipotecario solo in quattro casi su dieci.

Complessivamente, in Italia, secondo Banca d’Italia, 8 case su 10 vengono acquistate col mutuo e il rapporto fra prestito e valore dell’immobile resta su valori elevati, intorno al 75%.
Ma che età ha il capofamiglia- tipo dei nuclei non proprietari di abitazioni, che tuttavia potrebbero permettersela? Uno su due è under 40, il livello più alto dal 2004. Sono un milione e 787 mila, oltre il doppio rispetto alla prima metà del 2012, all’apice della crisi, quando solo il 18% delle famiglie giovani poteva affrontare la spesa per un immobile di proprietà.Laplatea potenziale haoggi in mediaunredditopariacirca il58%di quellomedio nazionale.

L’istituto di statistica rileva dal canto suo che l’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie per fini abitativi o per investimento è aumentato, alla fine del 2017, dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, mentre è diminuito dello 0,3% se misurato con lo stesso periodo del 2016. Il lieve incremento dell’indice dei prezzi delle abitazioni registrato su base congiunturale è dovuto solo ai prezzi delle abitazioni nuove (+0,7%) mentre quelli delle abitazioni esistenti risultanostabili.
In media, nel 2017, i prezzi delle abitazioni diminuiscono dello 0,4% rispetto al 2016 (quando la variazione sul 2015 era stataparia-0,8%), sintesidiun aumento dei prezzi per le abitazioni nuove (+0,1%) e di una diminuzione per quelle esistenti(- 0,6%).
Ma la flessione dei prezzi delle abitazioni nel 2017, la sesta consecutiva,è la più contenuta degli ultimi sei anni ed è coincisacon l’aumento delle compravendite (+5,1% l’incremento registrato per il 2017 dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate peril settore residenziale).



 

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